ABSTRACT Le caratteristiche dei luoghi in cui viviamo influenzano il nostro comportamento individuale e sociale (Costa, 2013; Hall, 1968). Viviamo in spazi che, per motivi sia culturali che biologici, generalmente diamo per scontati ma che in realtà cambiano, spesso rapidamente, con l'introduzione di regole e oggetti che ne modificano strutturalmente il funzionamento e il ruolo sociale (Choay, 2004; Decandia, 2000, Gehl, 1996). Questi cambiamenti influenzano la trasformazione dei nostri modelli comportamentali e culturali (Zanetto, 2011; Staro, 2011; La Cecla, 1995) perfino nella più delicata fase di trasmissione culturale fra generazioni diverse, mettendo in dubbio l'auto-direzione culturale delle comunità. Il momento della festa comunitaria tradizionale (e talvolta al suo interno il momento della danza), è quello in cui vengono maggiormente modificate le strutture preesistenti con altre (dai festoni, all'allestimento di palchi e tendoni, etc), scelte dalla stessa comunità, per ospitare l'interazione sociale fra i partecipanti, in maniera da essa ritenuta più adeguata. Il confronto delle strutture e delle azioni nella festa e nei luoghi d'incontro quotidiani, può aiutare a comprendere se c'è congruenza e continuità fra quelli scelti per rimanere stabili e quelli continuamente rinnovati col passare del tempo. Considero strutture tutti gli elementi che danno forma allo spazio-tempo dell'ambiente di vita dell'uomo, influenzando il suo comportamento in qualche maniera. Quello che mi accingo a presentare è un metodo di analisi, trascrizione e descrizione dei sistemi di spazi condivisi e dei modi d’incontrarsi specifici di diverse culture (Hall, 1968; Rapoport, 1982). Esso è orientato ad identificare come le strutture (temporanee,1 durevoli2 e agite3), dell’ambiente di vita di specifiche comunità locali, influenzino la sincronizzazione4 (Bateson, 2010; Iacoboni, 2008) e relazione fra gli abitanti e con il loro territorio (Magnaghi, 2010), in un processo volto ad individuarne le analogie ed i tratti persistenti. In esso l’osservatore fa un’analisi di tipo fenomenologico (Husserl, 2009), partecipando alle attività sociali, così da poterne esplorare le sfaccettature dall’interno (Decandia, 2000). DEFINIZIONI: 1) Strutture temporanee: il set degli spazi modificabili e allestiti temporaneamente in cui agiamo rispetto alle altre persone (le bancarelle dei mercati, i palchi e gli striscioni nelle feste, etc.) La scelta della loro disposizione è influenzata dalle strutture durevoli. 2) Strutture durevoli: l'insieme e la disposizione delle caratteristiche fisiche e ambientali in cui l'essere umano agisce (spazio fisico, temperatura, luce, oggetti materiali, norme legali, etc.) e che sono difficilmente modificabili. 3) Strutture agite: lo spazio che creiamo con e fra il nostro corpo e quello degli altri, singolarmente o associati, (i passi, i percorsi e i gesti previsti in un tipo di movimento rituale, la linea che percorro quando cammino, la distanza a cui mi posiziono dalle persone, le traiettorie dell’avvicinarmi agli altri, etc.). 4) Definisco un soggetto sincronizzato rispetto al contesto quando può regolare la propria azione rispetto ad esso, in base alla ricezione e comprensione di un alto numero di feedback. Intendo dunque il processo di sincronizzazione come l’insieme di azioni e regolazioni reciproche, che consentono ai soggetti di agire fra loro e/o con l’ambiente in maniera sempre più efficace, controllata e consapevole (Bateson, 2010, parte 6; Iacoboni 2008, p.156, Goffman, 2007, p47). INGLESE: A method to analyse and compare the different types of structures that different cultures build, organise and in-act to create meeting culture and their effect on community recostitution. A system to evaluate the effect of organized environment on social synchronization that start from a parallel between local traditional dance event and daily community spaces. A tool to link tangible and intangible cultural heritage of local community.
La struttura che connette. Un punto di vista coreologico per osservare e potenziare i luoghi d'incontro delle comunità locali. The structure that connect. A choreological point of view to observe and empower meeting places of local communities.
2017
Abstract
ABSTRACT Le caratteristiche dei luoghi in cui viviamo influenzano il nostro comportamento individuale e sociale (Costa, 2013; Hall, 1968). Viviamo in spazi che, per motivi sia culturali che biologici, generalmente diamo per scontati ma che in realtà cambiano, spesso rapidamente, con l'introduzione di regole e oggetti che ne modificano strutturalmente il funzionamento e il ruolo sociale (Choay, 2004; Decandia, 2000, Gehl, 1996). Questi cambiamenti influenzano la trasformazione dei nostri modelli comportamentali e culturali (Zanetto, 2011; Staro, 2011; La Cecla, 1995) perfino nella più delicata fase di trasmissione culturale fra generazioni diverse, mettendo in dubbio l'auto-direzione culturale delle comunità. Il momento della festa comunitaria tradizionale (e talvolta al suo interno il momento della danza), è quello in cui vengono maggiormente modificate le strutture preesistenti con altre (dai festoni, all'allestimento di palchi e tendoni, etc), scelte dalla stessa comunità, per ospitare l'interazione sociale fra i partecipanti, in maniera da essa ritenuta più adeguata. Il confronto delle strutture e delle azioni nella festa e nei luoghi d'incontro quotidiani, può aiutare a comprendere se c'è congruenza e continuità fra quelli scelti per rimanere stabili e quelli continuamente rinnovati col passare del tempo. Considero strutture tutti gli elementi che danno forma allo spazio-tempo dell'ambiente di vita dell'uomo, influenzando il suo comportamento in qualche maniera. Quello che mi accingo a presentare è un metodo di analisi, trascrizione e descrizione dei sistemi di spazi condivisi e dei modi d’incontrarsi specifici di diverse culture (Hall, 1968; Rapoport, 1982). Esso è orientato ad identificare come le strutture (temporanee,1 durevoli2 e agite3), dell’ambiente di vita di specifiche comunità locali, influenzino la sincronizzazione4 (Bateson, 2010; Iacoboni, 2008) e relazione fra gli abitanti e con il loro territorio (Magnaghi, 2010), in un processo volto ad individuarne le analogie ed i tratti persistenti. In esso l’osservatore fa un’analisi di tipo fenomenologico (Husserl, 2009), partecipando alle attività sociali, così da poterne esplorare le sfaccettature dall’interno (Decandia, 2000). DEFINIZIONI: 1) Strutture temporanee: il set degli spazi modificabili e allestiti temporaneamente in cui agiamo rispetto alle altre persone (le bancarelle dei mercati, i palchi e gli striscioni nelle feste, etc.) La scelta della loro disposizione è influenzata dalle strutture durevoli. 2) Strutture durevoli: l'insieme e la disposizione delle caratteristiche fisiche e ambientali in cui l'essere umano agisce (spazio fisico, temperatura, luce, oggetti materiali, norme legali, etc.) e che sono difficilmente modificabili. 3) Strutture agite: lo spazio che creiamo con e fra il nostro corpo e quello degli altri, singolarmente o associati, (i passi, i percorsi e i gesti previsti in un tipo di movimento rituale, la linea che percorro quando cammino, la distanza a cui mi posiziono dalle persone, le traiettorie dell’avvicinarmi agli altri, etc.). 4) Definisco un soggetto sincronizzato rispetto al contesto quando può regolare la propria azione rispetto ad esso, in base alla ricezione e comprensione di un alto numero di feedback. Intendo dunque il processo di sincronizzazione come l’insieme di azioni e regolazioni reciproche, che consentono ai soggetti di agire fra loro e/o con l’ambiente in maniera sempre più efficace, controllata e consapevole (Bateson, 2010, parte 6; Iacoboni 2008, p.156, Goffman, 2007, p47). INGLESE: A method to analyse and compare the different types of structures that different cultures build, organise and in-act to create meeting culture and their effect on community recostitution. A system to evaluate the effect of organized environment on social synchronization that start from a parallel between local traditional dance event and daily community spaces. A tool to link tangible and intangible cultural heritage of local community.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/132163
URN:NBN:IT:UNIFI-132163