L'obbiettivo del progetto è stato quello di analizzare le tecniche costruttive e di conoscere il ciclo produttivo dell'edilizia in muratura nell'Alto Adriatico e in Dalmazia, nei secoli altomedievali (VIII - inizio XI secolo), attraverso il punto di vista privilegiato rappresentato dai luoghi di culto. L'area geografica si caratterizza per essere infatti un punto di contatto di tradizioni costruttive diverse, poiché cerniera tra il mondo continentale europeo e quello bizantino. Sono stati presi in esame quindici complessi architettonici o singoli edifici tra i più significativi, e per ognuno è stata proposta una rilettura della sequenza stratigrafica. Sono quindi state approfondite una serie di tematiche allargando il confronto anche ad altri contesti. I temi trattati sono stati: le geometrie e le unità di misura impiegate per tracciare la pianta; le tipologie planimetriche; le tecniche murarie; le tipologie di elementi strutturali (come volte, pilastri, contrafforti) e di elementi architettonici (porte, finestre, archeggiature cieche). Ciò ha permesso di 'entrare' virtualmente nei cantieri di costruzione e di riflettere sul bagaglio tecnologico di cui erano in possesso le maestranze. In questo modo, sono state inoltre ricostruite le dinamiche della mobilità delle maestranze nell'alto medioevo e i contatti intercorsi tra le gerarchie al potere, anche sulle lunghe distanze.
Tecniche costruttive, ciclo edilizio e spostamento di maestranze nel Medio-Alto Adriatico, nei secc. VIII-XI. L'alto medioevo visto attraverso le chiese
ZANETTO, SERENA
2016
Abstract
L'obbiettivo del progetto è stato quello di analizzare le tecniche costruttive e di conoscere il ciclo produttivo dell'edilizia in muratura nell'Alto Adriatico e in Dalmazia, nei secoli altomedievali (VIII - inizio XI secolo), attraverso il punto di vista privilegiato rappresentato dai luoghi di culto. L'area geografica si caratterizza per essere infatti un punto di contatto di tradizioni costruttive diverse, poiché cerniera tra il mondo continentale europeo e quello bizantino. Sono stati presi in esame quindici complessi architettonici o singoli edifici tra i più significativi, e per ognuno è stata proposta una rilettura della sequenza stratigrafica. Sono quindi state approfondite una serie di tematiche allargando il confronto anche ad altri contesti. I temi trattati sono stati: le geometrie e le unità di misura impiegate per tracciare la pianta; le tipologie planimetriche; le tecniche murarie; le tipologie di elementi strutturali (come volte, pilastri, contrafforti) e di elementi architettonici (porte, finestre, archeggiature cieche). Ciò ha permesso di 'entrare' virtualmente nei cantieri di costruzione e di riflettere sul bagaglio tecnologico di cui erano in possesso le maestranze. In questo modo, sono state inoltre ricostruite le dinamiche della mobilità delle maestranze nell'alto medioevo e i contatti intercorsi tra le gerarchie al potere, anche sulle lunghe distanze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/84493
URN:NBN:IT:UNIPD-84493