L’attività di ricerca si è sviluppata nel campo della geologia applicata. In particolare l’attenzione è stata concentrata sulla caratterizzazione fisica e geomeccanica degli ammassi rocciosi fratturati in tutti i suoi aspetti (dalle prove di laboratorio, ai rilievi geomeccanici, alla costruzione di modelli geologico-tecnici). L’attività si è concentrata nel settore meridionale della Calabria tirrenica, in Provincia di Reggio Calabria, nei comuni di Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara Calabra, Seminara e Palmi. Accanto ad un rilevamento geologico e geomorfologico di dettaglio dell’intera area (circa 100 km2 in scala 1:5.000), sono state condotte analisi di stabilità di versanti naturali in roccia interessati dalla presenza di diverse opere antropiche, principalmente imbocchi di gallerie autostradali. In questi settori il rilevamento geologico e geomorfologico è stato condotto in scala 1:1.000 e 1:2.000. L’acquisizione e l’elaborazione dei numerosi dati geomeccanici di sito, sia su affioramenti naturali e antropici in superficie sia su fronti di scavo in galleria, hanno inoltre consentito di classificare gli ammassi rocciosi in funzione del loro grado di fratturazione e di determinare i parametri di resistenza e i moduli di deformabilità degli stessi. In particolare è stata messa a punto una nuova procedura finalizzata a classificare gli ammassi rocciosi in funzione unicamante dei parametri quantitativi che ne descrivono il grado di fratturazione (Jv e Ib). Poiché questa classificazione si basa sulla fusione di questi due indici, il parametro finale descrittivo degli ammassi è stato denominato Indice Sintetico di Discontinuità (ISD). E’ stata quindi prodotta una cartografia geomeccanica e geologico-tecnica di dettaglio (scala 1:1.000 e 1:2.000) per ogni sito preso in esame, che ha consentito di effettuare analisi di stabilità (back-analysis) sui diversi versanti, sia con metodi all’equilibrio limite globale, sia con modellazioni alle differenze finite. Le analisi di stabilità per i tre versanti presi in esame, interessati da fenomeni gravitativi (Monte Pacì, Santa Trada e Feliciusu), restituiscono risultati estremamente confortanti circa la possibilità di applicare la procedura di classificazione messa a punto (Metodo dell’ISD), e consentono quindi di considerare validi i modelli geologico-tecnici così realizzati.

Approcci equivalenti continui nella costruzione di modelli geologico-tecnici di versanti naturali in roccia

MONTAGNA, ALFREDO
2012

Abstract

L’attività di ricerca si è sviluppata nel campo della geologia applicata. In particolare l’attenzione è stata concentrata sulla caratterizzazione fisica e geomeccanica degli ammassi rocciosi fratturati in tutti i suoi aspetti (dalle prove di laboratorio, ai rilievi geomeccanici, alla costruzione di modelli geologico-tecnici). L’attività si è concentrata nel settore meridionale della Calabria tirrenica, in Provincia di Reggio Calabria, nei comuni di Villa San Giovanni, Scilla, Bagnara Calabra, Seminara e Palmi. Accanto ad un rilevamento geologico e geomorfologico di dettaglio dell’intera area (circa 100 km2 in scala 1:5.000), sono state condotte analisi di stabilità di versanti naturali in roccia interessati dalla presenza di diverse opere antropiche, principalmente imbocchi di gallerie autostradali. In questi settori il rilevamento geologico e geomorfologico è stato condotto in scala 1:1.000 e 1:2.000. L’acquisizione e l’elaborazione dei numerosi dati geomeccanici di sito, sia su affioramenti naturali e antropici in superficie sia su fronti di scavo in galleria, hanno inoltre consentito di classificare gli ammassi rocciosi in funzione del loro grado di fratturazione e di determinare i parametri di resistenza e i moduli di deformabilità degli stessi. In particolare è stata messa a punto una nuova procedura finalizzata a classificare gli ammassi rocciosi in funzione unicamante dei parametri quantitativi che ne descrivono il grado di fratturazione (Jv e Ib). Poiché questa classificazione si basa sulla fusione di questi due indici, il parametro finale descrittivo degli ammassi è stato denominato Indice Sintetico di Discontinuità (ISD). E’ stata quindi prodotta una cartografia geomeccanica e geologico-tecnica di dettaglio (scala 1:1.000 e 1:2.000) per ogni sito preso in esame, che ha consentito di effettuare analisi di stabilità (back-analysis) sui diversi versanti, sia con metodi all’equilibrio limite globale, sia con modellazioni alle differenze finite. Le analisi di stabilità per i tre versanti presi in esame, interessati da fenomeni gravitativi (Monte Pacì, Santa Trada e Feliciusu), restituiscono risultati estremamente confortanti circa la possibilità di applicare la procedura di classificazione messa a punto (Metodo dell’ISD), e consentono quindi di considerare validi i modelli geologico-tecnici così realizzati.
24-feb-2012
Italiano
frana
BOZZANO, Francesca
MARTINO, SALVATORE
MARTINO, Salvatore
PRESTININZI, ALBERTO
CORDA, Laura
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/92807
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIROMA1-92807