La refrigerazione ad assorbimento è una tecnologia ben nota e studiata da lungo tempo. Il ciclo di refrigerazione ad assorbimento, a differenza del ciclo a compressione del vapore che usa l’elettricità, permette di utilizzare come fonte primaria di energia il calore come motore per il processo di raffreddamento. Esistono diverse tecnologie che possono essere impiegate per la costruzione di un frigo ad assorbimento, ma quelle basate su miscele di ammoniaca-acqua e acqua-bromuro di litio sono le più comuni e disponibili sul mercato. La richiesta di calore del ciclo ad assorbimento è una caratteristica che può rendere questo sistema molto efficiente se applicato a processi industriali laddove il calore di scarto è disponibile. L’obiettivo di questo progetto di ricerca è studiare la tecnologia basata sulla coppia NH3 – H2O e la sua compatibilità per applicazioni di recupero di calore. Questo progetto è inoltre incentrato sullo sviluppo di un metodo analitico di valutazione di fattibilità per stimare l’impiego della tecnologia ad assorbimento a NH3 – H2O in differenti processi industriali, in particolare considerando applicazioni di raffreddamento con temperature inferiori allo 0°C. Questo metodo è basato su un modello numerico del sistema che analizza l’influenza delle temperature nel ciclo sulla complessiva prestazione del sistema. Come fonte di calore è stato considerato un flusso di acqua calda di 90-120°C. L’analisi mostra che quando si ha una configurazione con uno scambiatore di condensazione parziale il coefficiente di prestazione (COP) è pari a 0.471. Inoltre, con questo metodo si vuole ridurre la temperatura di generazione richiesta per azionare il frigo a temperature di evaporazione fisse. Lo studio parametrico fatto a temperature di condensazione ed evaporazione costanti, mostra un marcato gradiente nel calo del COP per bassi valori di temperature di generazione. La temperatura di generazione minima ottimale è il risultato dell’equilibrio di diversi parametri che comprendono le dimensione degli scambiatori di calore e la portata della soluzione. Come ulteriore criterio di progettazione sono state considerate concentrazioni diverse di ammoniaca (tra le soluzioni ricca e povera) per stimare la fattibilità di applicazione nal caso di recupero del calore. Questo parametro influenza direttamente la progettazione del sistema in termini di dimensioni degli scambiatori di calore, della potenza della pompa installata e della prestazione del ciclo. Il punto di funzionamento è stato ottenuto considerando anche la robustezza locale per ridurre l’instabilità del sistema nel caso in cui siano presenti fluttuazioni dei parametri funzionali. Grafici per un iniziale dimensionamento del nuovo frigo sono stati sviluppati. Inoltre, un frigo ad assorbimento ammoniaca-acqua della potenza di 75kW azionato tramite calore di scarto è stato progettato e testato. Il prototipo è attivato con una soluzione di acqua e glicole ad una temperatura di circa 105°C, l’evaporazione è fissata a -3.5°C per raffreddare la soluzione acqua e glicole a 0.5°C e la temperatura di condensazione è fissata a 35°C per il periodo lavorativo estivo. Il prototipo è stato costruito per testare diverse soluzioni tecniche. Considerando che la pompa è una componente critica nei frighi ad assorbimento, per ridurre i costi e la complessità del sistema è stata installata e successivamente testata una pompa centrifuga per acqua invece di pompe a membrana che sono più complesse e costose. Scambiatori di calore a piastre sono stati utilizzati per ottenere un design compatto del sistema, invece di scambiatori di calore a fascio tubiero, che sono comunemente usati nel settore della refrigerazione industriale. I risultati riportati dal test dell’apparato confermano che il processo di progettazione e tutti le ipotesi di lavoro sono corretti. Il valore di COP ottenuto durante il test è pari a 0.421 che è in linea con i valori teorici previsti. Tutte le difficoltà riscontrare durante il processo di progettazione si possono trovare nella sezione delle conclusioni, dove sono anche enunciati suggerimenti su caratteristiche che possono essere implementate per incrementare la progettazione complessiva del frigo e le sue prestazioni.
Design of NH3-H2O absorption chiller for low grade waste heat recovery
CEFARIN, Marco
2015
Abstract
La refrigerazione ad assorbimento è una tecnologia ben nota e studiata da lungo tempo. Il ciclo di refrigerazione ad assorbimento, a differenza del ciclo a compressione del vapore che usa l’elettricità, permette di utilizzare come fonte primaria di energia il calore come motore per il processo di raffreddamento. Esistono diverse tecnologie che possono essere impiegate per la costruzione di un frigo ad assorbimento, ma quelle basate su miscele di ammoniaca-acqua e acqua-bromuro di litio sono le più comuni e disponibili sul mercato. La richiesta di calore del ciclo ad assorbimento è una caratteristica che può rendere questo sistema molto efficiente se applicato a processi industriali laddove il calore di scarto è disponibile. L’obiettivo di questo progetto di ricerca è studiare la tecnologia basata sulla coppia NH3 – H2O e la sua compatibilità per applicazioni di recupero di calore. Questo progetto è inoltre incentrato sullo sviluppo di un metodo analitico di valutazione di fattibilità per stimare l’impiego della tecnologia ad assorbimento a NH3 – H2O in differenti processi industriali, in particolare considerando applicazioni di raffreddamento con temperature inferiori allo 0°C. Questo metodo è basato su un modello numerico del sistema che analizza l’influenza delle temperature nel ciclo sulla complessiva prestazione del sistema. Come fonte di calore è stato considerato un flusso di acqua calda di 90-120°C. L’analisi mostra che quando si ha una configurazione con uno scambiatore di condensazione parziale il coefficiente di prestazione (COP) è pari a 0.471. Inoltre, con questo metodo si vuole ridurre la temperatura di generazione richiesta per azionare il frigo a temperature di evaporazione fisse. Lo studio parametrico fatto a temperature di condensazione ed evaporazione costanti, mostra un marcato gradiente nel calo del COP per bassi valori di temperature di generazione. La temperatura di generazione minima ottimale è il risultato dell’equilibrio di diversi parametri che comprendono le dimensione degli scambiatori di calore e la portata della soluzione. Come ulteriore criterio di progettazione sono state considerate concentrazioni diverse di ammoniaca (tra le soluzioni ricca e povera) per stimare la fattibilità di applicazione nal caso di recupero del calore. Questo parametro influenza direttamente la progettazione del sistema in termini di dimensioni degli scambiatori di calore, della potenza della pompa installata e della prestazione del ciclo. Il punto di funzionamento è stato ottenuto considerando anche la robustezza locale per ridurre l’instabilità del sistema nel caso in cui siano presenti fluttuazioni dei parametri funzionali. Grafici per un iniziale dimensionamento del nuovo frigo sono stati sviluppati. Inoltre, un frigo ad assorbimento ammoniaca-acqua della potenza di 75kW azionato tramite calore di scarto è stato progettato e testato. Il prototipo è attivato con una soluzione di acqua e glicole ad una temperatura di circa 105°C, l’evaporazione è fissata a -3.5°C per raffreddare la soluzione acqua e glicole a 0.5°C e la temperatura di condensazione è fissata a 35°C per il periodo lavorativo estivo. Il prototipo è stato costruito per testare diverse soluzioni tecniche. Considerando che la pompa è una componente critica nei frighi ad assorbimento, per ridurre i costi e la complessità del sistema è stata installata e successivamente testata una pompa centrifuga per acqua invece di pompe a membrana che sono più complesse e costose. Scambiatori di calore a piastre sono stati utilizzati per ottenere un design compatto del sistema, invece di scambiatori di calore a fascio tubiero, che sono comunemente usati nel settore della refrigerazione industriale. I risultati riportati dal test dell’apparato confermano che il processo di progettazione e tutti le ipotesi di lavoro sono corretti. Il valore di COP ottenuto durante il test è pari a 0.421 che è in linea con i valori teorici previsti. Tutte le difficoltà riscontrare durante il processo di progettazione si possono trovare nella sezione delle conclusioni, dove sono anche enunciati suggerimenti su caratteristiche che possono essere implementate per incrementare la progettazione complessiva del frigo e le sue prestazioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/117376
URN:NBN:IT:UNIUD-117376