Una tappa importante nell’affrontare lo studio della cultura e dell’arte contemporanea in Messico è rappresentata dal movimento muralista. Indipendentemente dalla caratterizzazione che si fa del Muralismo, esiste un consenso unanime che gli riconosce, a partire dalle sue proposte e realizzazioni, un cambio radicale di prospettiva nelle arti plastiche, in cui occupa un ruolo fondamentale la questione nazionalista. Esistono molti studi sul tema, in particolare su Orozco, Rivera e Siqueiros, ma ritengo interessante complementare e attualizzare tutte queste pubblicazioni, esaustive ma piuttosto generiche, con ricerche su aspetti concreti che permettano di considerare il Muralismo un movimento eterogeneo, articolato e complesso più di quanto possa sembrare e, nel contempo, di reinterpretarlo partendo da momenti storici precisi e da problematiche specifiche. In questa prospettiva il mio studio analizza le motivazioni estetiche e politiche che portarono alla polemica tra David Alfaro Siqueiros e Diego Rivera nel 1934-1935. I discorsi e gli usi del Muralismo fino ad oggi affrontati sono quelli che caratterizzano solo il punto intermedio nel quale si sviluppò questo movimento artistico, che ebbe sempre un vincolo costante con lo Stato e con il partito comunista messicano. Tali relazioni lo inscrivono in una problematica molto particolare e più ampia che spiega i valori, ma anche i limiti del Muralismo. Gli argomenti affrontati nella polemica da Siqueiros e Rivera mi portano a una rilettura della loro formazione e delle loro principali impostazioni, con il fine di stabilire un’interrelazione tra le varie questioni riguardanti l’arte, la storia e la politica, da cui gli stessi argomenti derivano.
La polemica Siquerios-Rivera: 1943-1935. Esercizi plastici d'arte, rivoluzione e decadenza
SILEO, Diego
2016
Abstract
Una tappa importante nell’affrontare lo studio della cultura e dell’arte contemporanea in Messico è rappresentata dal movimento muralista. Indipendentemente dalla caratterizzazione che si fa del Muralismo, esiste un consenso unanime che gli riconosce, a partire dalle sue proposte e realizzazioni, un cambio radicale di prospettiva nelle arti plastiche, in cui occupa un ruolo fondamentale la questione nazionalista. Esistono molti studi sul tema, in particolare su Orozco, Rivera e Siqueiros, ma ritengo interessante complementare e attualizzare tutte queste pubblicazioni, esaustive ma piuttosto generiche, con ricerche su aspetti concreti che permettano di considerare il Muralismo un movimento eterogeneo, articolato e complesso più di quanto possa sembrare e, nel contempo, di reinterpretarlo partendo da momenti storici precisi e da problematiche specifiche. In questa prospettiva il mio studio analizza le motivazioni estetiche e politiche che portarono alla polemica tra David Alfaro Siqueiros e Diego Rivera nel 1934-1935. I discorsi e gli usi del Muralismo fino ad oggi affrontati sono quelli che caratterizzano solo il punto intermedio nel quale si sviluppò questo movimento artistico, che ebbe sempre un vincolo costante con lo Stato e con il partito comunista messicano. Tali relazioni lo inscrivono in una problematica molto particolare e più ampia che spiega i valori, ma anche i limiti del Muralismo. Gli argomenti affrontati nella polemica da Siqueiros e Rivera mi portano a una rilettura della loro formazione e delle loro principali impostazioni, con il fine di stabilire un’interrelazione tra le varie questioni riguardanti l’arte, la storia e la politica, da cui gli stessi argomenti derivano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/117384
URN:NBN:IT:UNIUD-117384