Italy is one of the few countries of Western Europe that does not provide for legislative measures to protect immaterial cultural heritage, in spite of its accession to UNESCO Convention of 2003 for the Safeguarding of the Immaterial Cultural Heritage. In fact, the article 7-bis of the Code of Cultural Heritage and Landscape, that transposes the new dispositions introduced by the Convention, safeguards the immaterial heritage only “if represented by a tangible medium”. So, how is it possible to protect that heritage? Identifying its dimension in the Italian context is the first step to take in order to give an answer to that question. The first chapter of my thesis considers the context of the topic, framing the shifting concept of cultural heritage in Italy, in a historical reconstruction that starts from the pre-unification states, up to the present day and to the actual international scene. In the second chapter the focus is on the implications of the concept of immaterial, on its categories and on the concept of safeguarding, that has no definition in the Code. Proceeding in the third chapter to a setting of the immaterial heritage, in a comparative perspective with France and Spain, two countries that have proved to be more responsive to the new instances suggested by UNESCO, pointing out the conflicts that may arise between the safeguarding of the immaterial cultural heritage and other rights protected by the legal system. The thesis, in the fourth, and last, chapter, suggests some practical safeguard measures, and deals on the possibility to apply directly the measures detailed in the Code, and the issues that may result.

L’Italia è uno dei pochi paesi dell’Europa Occidentale a non avere delle misure legislative a tutela dei beni culturali immateriali, nonostante essa abbia aderito alla Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Difatti, l’art. 7-bis del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che recepisce le novità introdotte dalla Convenzione, tutela i beni immateriali solo “qualora siano rappresentati da testimonianze materiali”. Come è possibile, dunque, salvaguardare tale patrimonio? Per provare a dare una risposta in questa tesi, è necessario prima identificare quali siano i beni culturali immateriali che si vogliono tutelare. Per questo motivo, il primo capitolo si occupa della contestualizzazione dell’argomento, inquadrando il mutevole concetto di beni culturali nel panorama italiano, in una ricostruzione storica che parte dagli stati preunitari, fino ad arrivare ai giorni nostri e all’attuale panorama internazionale. Nel secondo capitolo l’attenzione è focalizzata sulle sfaccettature del concetto di immaterialità, sulle sue categorie e in particolare sul concetto di salvaguardia, privo di definizione nel Codice. Nel terzo capitolo si procederà a una perimetrazione di questi beni, in un’ottica comparativa con Francia e Spagna, due paesi che hanno saputo adattarsi meglio di noi alla nuova dimensione di beni culturali suggerita dall’UNESCO, mettendo in luce i conflitti che si possono ingenerare tra salvaguardia dei beni culturali immateriali e altri diritti tutelati dal nostro ordinamento. La tesi, nel quarto e ultimo capitolo, propone delle misure concrete di salvaguardia, per poi interrogarsi sulla possibilità di applicare direttamente le misure previste dal Codice, e sulle criticità che ne possono derivare.

I beni culturali immateriali

Nicola, Valenti
2023

Abstract

Italy is one of the few countries of Western Europe that does not provide for legislative measures to protect immaterial cultural heritage, in spite of its accession to UNESCO Convention of 2003 for the Safeguarding of the Immaterial Cultural Heritage. In fact, the article 7-bis of the Code of Cultural Heritage and Landscape, that transposes the new dispositions introduced by the Convention, safeguards the immaterial heritage only “if represented by a tangible medium”. So, how is it possible to protect that heritage? Identifying its dimension in the Italian context is the first step to take in order to give an answer to that question. The first chapter of my thesis considers the context of the topic, framing the shifting concept of cultural heritage in Italy, in a historical reconstruction that starts from the pre-unification states, up to the present day and to the actual international scene. In the second chapter the focus is on the implications of the concept of immaterial, on its categories and on the concept of safeguarding, that has no definition in the Code. Proceeding in the third chapter to a setting of the immaterial heritage, in a comparative perspective with France and Spain, two countries that have proved to be more responsive to the new instances suggested by UNESCO, pointing out the conflicts that may arise between the safeguarding of the immaterial cultural heritage and other rights protected by the legal system. The thesis, in the fourth, and last, chapter, suggests some practical safeguard measures, and deals on the possibility to apply directly the measures detailed in the Code, and the issues that may result.
23-ott-2023
Italiano
L’Italia è uno dei pochi paesi dell’Europa Occidentale a non avere delle misure legislative a tutela dei beni culturali immateriali, nonostante essa abbia aderito alla Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale. Difatti, l’art. 7-bis del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che recepisce le novità introdotte dalla Convenzione, tutela i beni immateriali solo “qualora siano rappresentati da testimonianze materiali”. Come è possibile, dunque, salvaguardare tale patrimonio? Per provare a dare una risposta in questa tesi, è necessario prima identificare quali siano i beni culturali immateriali che si vogliono tutelare. Per questo motivo, il primo capitolo si occupa della contestualizzazione dell’argomento, inquadrando il mutevole concetto di beni culturali nel panorama italiano, in una ricostruzione storica che parte dagli stati preunitari, fino ad arrivare ai giorni nostri e all’attuale panorama internazionale. Nel secondo capitolo l’attenzione è focalizzata sulle sfaccettature del concetto di immaterialità, sulle sue categorie e in particolare sul concetto di salvaguardia, privo di definizione nel Codice. Nel terzo capitolo si procederà a una perimetrazione di questi beni, in un’ottica comparativa con Francia e Spagna, due paesi che hanno saputo adattarsi meglio di noi alla nuova dimensione di beni culturali suggerita dall’UNESCO, mettendo in luce i conflitti che si possono ingenerare tra salvaguardia dei beni culturali immateriali e altri diritti tutelati dal nostro ordinamento. La tesi, nel quarto e ultimo capitolo, propone delle misure concrete di salvaguardia, per poi interrogarsi sulla possibilità di applicare direttamente le misure previste dal Codice, e sulle criticità che ne possono derivare.
MANGANARO, Francesco
GORASSINI, Attilio
Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
Reggio Calabria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/119937
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIRC-119937