A partire dall’analisi di un progetto di rivista letteraria italiana mai realizzata (dal titolo provvisorio Alì Babà), e del materiale d’archivio ad esso relativo, la ricerca è volta a indagare, avvalendosi degli strumenti concettuali forniti dal metodo archeologico di Michel Foucault, la formazione di un discorso sul discontinuo. Tale discorsività si costituisce e si sviluppa in Francia a partire da fonti differenti lungo tutto il XX secolo e costituisce, nella sua ricezione, la base teorica dell’idea di rivista, il cui caso particolare costituisce il punto di partenza e il banco di prova della ricerca proposta. La formazione di un discorso del/sul discontinuo può essere rilevata fondamentalmente in tre ambiti: la letteratura, la ricerca storica e la filosofia. All’interno di ciascuno dei tre ambiti si possono individuare una serie di dispositivi che mirano alla frammentazione dell’unità e univocità del Discorso logico-rappresentativo, della Storia monumentale teleologicamente orientata nel senso di progresso della razionalità, e del Soggetto moderno, considerato da un lato come coscienza trascendentale e sovrana e, dall’altro, come oggetto di discorsi e pratiche normative-normalizzanti. La sfida aperta da questi dispositivi di frammentazione delle tre istanze menzionate, è costituita dall’articolazione di strategie di svincolamento nei riguardi dei dispositivi di assoggettamento, e, nello stesso tempo, dalla manifestazione di una potenzialità creatrice in grado di contestare le pratiche e i discorsi che emanano dai rapporti di potere istituiti nella società occidentale.

Il bazar contro l’archivio : un’archeologia del discontinuo

TERSIGNI, Olivia
2020

Abstract

A partire dall’analisi di un progetto di rivista letteraria italiana mai realizzata (dal titolo provvisorio Alì Babà), e del materiale d’archivio ad esso relativo, la ricerca è volta a indagare, avvalendosi degli strumenti concettuali forniti dal metodo archeologico di Michel Foucault, la formazione di un discorso sul discontinuo. Tale discorsività si costituisce e si sviluppa in Francia a partire da fonti differenti lungo tutto il XX secolo e costituisce, nella sua ricezione, la base teorica dell’idea di rivista, il cui caso particolare costituisce il punto di partenza e il banco di prova della ricerca proposta. La formazione di un discorso del/sul discontinuo può essere rilevata fondamentalmente in tre ambiti: la letteratura, la ricerca storica e la filosofia. All’interno di ciascuno dei tre ambiti si possono individuare una serie di dispositivi che mirano alla frammentazione dell’unità e univocità del Discorso logico-rappresentativo, della Storia monumentale teleologicamente orientata nel senso di progresso della razionalità, e del Soggetto moderno, considerato da un lato come coscienza trascendentale e sovrana e, dall’altro, come oggetto di discorsi e pratiche normative-normalizzanti. La sfida aperta da questi dispositivi di frammentazione delle tre istanze menzionate, è costituita dall’articolazione di strategie di svincolamento nei riguardi dei dispositivi di assoggettamento, e, nello stesso tempo, dalla manifestazione di una potenzialità creatrice in grado di contestare le pratiche e i discorsi che emanano dai rapporti di potere istituiti nella società occidentale.
17-dic-2020
Italiano
ESPOSITO, ROBERTO
Scuola Normale Superiore
345
Esperti anonimi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/123622
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:SNS-123622