[estratto dall'intoduzione] In un percorso che si snoda parallelamente alla biografia dell’artista viene restituita la mappatura della geografia artistica di Loth, attraverso la ricostruzione della trama dei rapporti che accompagnarono le principali commissioni soddisfatte dall’artista e che connotarono i contesti di ricezione figurativa, collezionistica e storiografica delle sue opere. Sono state tracciate, pertanto, le interconnessioni fra le scelte linguistiche o stilistiche e di genere adottate da Loth nel corso della sua carriera e i diversi contesti culturali di ricezione delle medesime (Venezia e l’entroterra veneto, l’Impero austriaco, i territori germanici e Firenze). La risistemazione e la rivalutazione delle conoscenze oggettive della vicende dell’artista e delle sue opere, debitrici del minuzioso lavoro di catalogazione condotto da Ewald, nonché delle sue scoperte documentarie – le più rilevanti ancora sull’artista –, e che sono state puntigliosamente collazionate con i più recenti aggiornamenti (Fusari 2017), è stata condotta parallelamente a una disamina attenta delle principali fonti storiografiche e critiche tradizionali (Boschini e Sandrart, in primis), della letteratura periegetica, della corrispondenza fra mecenati, artisti e collezionisti, degli inventari delle raccolte o dei cataloghi a stampa e delle descrizioni letterarie. Si è provveduto, inoltre, a revisionare il materiale archivistico e documentario già pubblicato, accanto allo spoglio di ulteriori e inesplorati fondi. Una fase importante della ricerca è stata quindi dedicata ai sopralluoghi condotti presso svariate istituzioni museali o ecclesiastiche, utili sia per verificare l’attuale reperibilità del materiale menzionato nelle fonti, sia per approfondire gli aspetti della provenienza, della musealizzazione e della storia conservativa dei dipinti di Loth. [...]
Johann Carl Loth (1632-1698) : le rotte della geografia artistica di un pittore veneziano fra l'Italia e l'Europa germanofona
COLLAVIN, Alice
2019
Abstract
[estratto dall'intoduzione] In un percorso che si snoda parallelamente alla biografia dell’artista viene restituita la mappatura della geografia artistica di Loth, attraverso la ricostruzione della trama dei rapporti che accompagnarono le principali commissioni soddisfatte dall’artista e che connotarono i contesti di ricezione figurativa, collezionistica e storiografica delle sue opere. Sono state tracciate, pertanto, le interconnessioni fra le scelte linguistiche o stilistiche e di genere adottate da Loth nel corso della sua carriera e i diversi contesti culturali di ricezione delle medesime (Venezia e l’entroterra veneto, l’Impero austriaco, i territori germanici e Firenze). La risistemazione e la rivalutazione delle conoscenze oggettive della vicende dell’artista e delle sue opere, debitrici del minuzioso lavoro di catalogazione condotto da Ewald, nonché delle sue scoperte documentarie – le più rilevanti ancora sull’artista –, e che sono state puntigliosamente collazionate con i più recenti aggiornamenti (Fusari 2017), è stata condotta parallelamente a una disamina attenta delle principali fonti storiografiche e critiche tradizionali (Boschini e Sandrart, in primis), della letteratura periegetica, della corrispondenza fra mecenati, artisti e collezionisti, degli inventari delle raccolte o dei cataloghi a stampa e delle descrizioni letterarie. Si è provveduto, inoltre, a revisionare il materiale archivistico e documentario già pubblicato, accanto allo spoglio di ulteriori e inesplorati fondi. Una fase importante della ricerca è stata quindi dedicata ai sopralluoghi condotti presso svariate istituzioni museali o ecclesiastiche, utili sia per verificare l’attuale reperibilità del materiale menzionato nelle fonti, sia per approfondire gli aspetti della provenienza, della musealizzazione e della storia conservativa dei dipinti di Loth. [...]File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/123715
URN:NBN:IT:SNS-123715