L'uomo non patisce solo la fame, il freddo e la malattia, ma anche l'ingiustizia, laddove l ingiustizia si traduce nella lesione di un interesse giuridico protetto è possibile, di regola, rimediare il torto subito mediante forme di tutela etero-giustiziali ad opera di soggetti predeterminati e diversi da quelli che vantano la titolarità dell interesse leso. Forme di tutela auto-giustiziali costituiscono, invece, l'espressione di un potere eccezionale in forza del quale è possibile soddisfare da se il proprio interesse senza il ricorso ad alcuna autorità giurisdizionale. Quando l'ingiustizia deriva dalla illegittimità o infondatezza dell'imposizione il nostro ordinamento garantisce la possibilità di sottoporre al vaglio di un giudice la validità dell'atto impositivo salvo che questo non sia divenuto definitivo. Oggetto di studio del presente lavoro è dunque il potere della Pubblica Amministrazione in generale e di quella Finanziaria in particolare di riesaminare i propri atti con finalità di sanatoria e/o di rimozione totale o parziale dei medesimi che, secondo l opinione maggioritaria, è espressione del potere di autotutela decisoria e si concreta in una attività di secondo grado con esiti che possono essere demolitori, confermativi o conservativi dell atto scrutinato. Ancora più nello specifico si intende indagare la natura della posizione giuridica dei soggetti coinvolti nel rapporto d imposta in presenza di atti impositivi i quali, ancorché resisi definitivi, manifestano una pretesa insussistente e, di conseguenza, la eventuale sindacabilità, in sede giurisdizionale, del diniego di annullamento in autotutela da parte dell Amministrazione Finanziaria.

L'impugnabilità del diniego di autotutela

MARTELLINO, CALOGERO
2011

Abstract

L'uomo non patisce solo la fame, il freddo e la malattia, ma anche l'ingiustizia, laddove l ingiustizia si traduce nella lesione di un interesse giuridico protetto è possibile, di regola, rimediare il torto subito mediante forme di tutela etero-giustiziali ad opera di soggetti predeterminati e diversi da quelli che vantano la titolarità dell interesse leso. Forme di tutela auto-giustiziali costituiscono, invece, l'espressione di un potere eccezionale in forza del quale è possibile soddisfare da se il proprio interesse senza il ricorso ad alcuna autorità giurisdizionale. Quando l'ingiustizia deriva dalla illegittimità o infondatezza dell'imposizione il nostro ordinamento garantisce la possibilità di sottoporre al vaglio di un giudice la validità dell'atto impositivo salvo che questo non sia divenuto definitivo. Oggetto di studio del presente lavoro è dunque il potere della Pubblica Amministrazione in generale e di quella Finanziaria in particolare di riesaminare i propri atti con finalità di sanatoria e/o di rimozione totale o parziale dei medesimi che, secondo l opinione maggioritaria, è espressione del potere di autotutela decisoria e si concreta in una attività di secondo grado con esiti che possono essere demolitori, confermativi o conservativi dell atto scrutinato. Ancora più nello specifico si intende indagare la natura della posizione giuridica dei soggetti coinvolti nel rapporto d imposta in presenza di atti impositivi i quali, ancorché resisi definitivi, manifestano una pretesa insussistente e, di conseguenza, la eventuale sindacabilità, in sede giurisdizionale, del diniego di annullamento in autotutela da parte dell Amministrazione Finanziaria.
9-dic-2011
Italiano
PROF. SALVATORE MUSCARA'
MUSCARA', Salvatore
SCIUTO, Gaetano
Università degli studi di Catania
Catania
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNICT-124070