The work from the title L edizione dei due trattati di mascalcia in volgare siciliano del codice 2934 of the Riccardiana Library of Florence (century XV) sets up himself, under a point of general view, as a contribution to the rebuilding of a segment of history of the veterinary medicine; in the perspective of the studies on the Sicilian vernacular allows the access to a text typology that after the contributions of De Gregorio (1904), De Gregorio (1905) and the degree thesis of La Rosa (2000) and of Di Costa (2001), has been of fact neglected. The thesis is divided in two parts: in the first introductory part, after outlining the informative preliminaries on two veterinary treatises relating to horses, provides a short survey on the texts practise scientific in Sicilian vernacular documenting the ambits of production and fruition, and analysing the role of remarkable importance which cover the treaties of mascalcia inside this text typology, how testifies their presence into the private libraries too. Depending on the edition of the two treatises of the Riccardiano manuscript, the approach carried out has been to highlight their relationships with the Latin tradition (and, indirectly, also Greek ) and with other treatises of mascalcia in Sicilian vulgar, taken into consideration for the first time. The bibliography updating and a careful investigation on the models has highlighted the singular and composite nature of the first treatise of a contaminatio between heterogeneous sources, as those of Jordan Ruffo, the translation of Bartholomew from Messina of the De curatione equorum ad Bassum by Ierocle , with a distribution inside the corresponding text to three cores or blocks: initial (Ruffo), plant (Bartholomew from Messina), conclusion (Ruffo). The systematic comparison between the second treatise and the Ruffo text has confirmed that we are in front of a vernacularization of Calabrian nobleman s work at Frederic s court. To conclusion of this first introductory part the ways of the translation of the anonymous translator into the vernacular and the linguistic characters of the two mascalcia treatises have been examined. On the escort of this investigation we can affirm that it is not certainly a passive translation, which is limited to recodify the original text in the arrival tongue. The second thesis part is dedicated to the text edition. The critical text is equipped by a device divided into two strips. The editions of two vernaculatizations are followed by notes to the texts with news on the code his codicological description, the studies on the same one, the copy quality, the cultural consciousness of the translator/copyist and the presentation of the adopted publishing criterions.

Il lavoro dal titolo L edizione dei due trattati di mascalcia in volgare siciliano del codice 2934 della Biblioteca Riccardiana di Firenze (XV secolo) si configura, da un punto di vista generale, come un contributo alla ricostruzione di un segmento di storia della medicina veterinaria; nella prospettiva degli studi sul volgare siciliano, consente l accesso a una tipologia di testi che, dopo i contributi di De Gregorio (1904), De Gregorio (1905), e le tesi di laurea di La Rosa (2000) e Di Costa (2001), è stata di fatto negletta. La tesi si articola in due parti: nella prima parte introduttiva il candidato, dopo aver accennato ai preliminari informativi sulle due mascalcie editate, fornisce una breve panoramica sui testi pratico scientifici in volgare siciliano, documentando gli ambiti di produzione e fruizione, e analizzando il ruolo di notevole importanza che ricoprono i trattati di mascalcia all interno di questa tipologia di testi, come testimonia anche la loro presenza in biblioteche private. In funzione dell edizione dei due trattati del ms. Riccardiano, l approccio esperito è stato quello di evidenziare i loro rapporti con la tradizione latina (e, indirettamente, anche greca) e con altri trattati di mascalcia in volgare siciliano, presi in considerazione per la prima volta. L aggiornamento della bibliografia e un indagine accurata sui modelli ha evidenziato la natura singolare e composita del primo trattato, frutto di una contaminatio tra fonti eterogenee, quali Giordano Ruffo, la traduzione di Bartolomeo da Messina del De curatione equorum ad Bassum di Ierocle, con una distribuzione all interno del testo corrispondente a tre nuclei o blocchi: iniziale (Ruffo), centrale (Bartolomeo da Messina), finale (Ruffo). Il confronto sistematico tra il secondo trattato e il testo di Ruffo ha confermato che siamo di fronte a un volgarizzamento dell opera del nobile calabrese della corte federiciana. A conclusione di questa prima parte introduttiva si sono esaminati i modi della traduzione dell anonimo volgarizzatore e i caratteri linguistici dei due trattati di mascalcia. Sulla scorta di questa indagine possiamo affermare che non si tratta certamente di una traduzione passiva, che si limita a ricodificare il testo originario nella lingua d arrivo. La seconda parte della tesi è dedicata all edizione dei testi. Il testo critico è corredato da un apparato suddiviso in due fasce. Le edizioni dei due volgarizzamenti sono seguite da Note ai testi con notizie sul codice, la sua descrizione codicologica, gli studi sullo stesso, la qualità della copia, la consapevolezza culturale del volgarizzatore/copista e la presentazione dei criteri editoriali adottati.

L'edizione di due trattati di mascalcia in volgare siciliano del ms. 2934 della Biblioteca Riccardiana di Firenze

FICHERA, ALDO
2014

Abstract

The work from the title L edizione dei due trattati di mascalcia in volgare siciliano del codice 2934 of the Riccardiana Library of Florence (century XV) sets up himself, under a point of general view, as a contribution to the rebuilding of a segment of history of the veterinary medicine; in the perspective of the studies on the Sicilian vernacular allows the access to a text typology that after the contributions of De Gregorio (1904), De Gregorio (1905) and the degree thesis of La Rosa (2000) and of Di Costa (2001), has been of fact neglected. The thesis is divided in two parts: in the first introductory part, after outlining the informative preliminaries on two veterinary treatises relating to horses, provides a short survey on the texts practise scientific in Sicilian vernacular documenting the ambits of production and fruition, and analysing the role of remarkable importance which cover the treaties of mascalcia inside this text typology, how testifies their presence into the private libraries too. Depending on the edition of the two treatises of the Riccardiano manuscript, the approach carried out has been to highlight their relationships with the Latin tradition (and, indirectly, also Greek ) and with other treatises of mascalcia in Sicilian vulgar, taken into consideration for the first time. The bibliography updating and a careful investigation on the models has highlighted the singular and composite nature of the first treatise of a contaminatio between heterogeneous sources, as those of Jordan Ruffo, the translation of Bartholomew from Messina of the De curatione equorum ad Bassum by Ierocle , with a distribution inside the corresponding text to three cores or blocks: initial (Ruffo), plant (Bartholomew from Messina), conclusion (Ruffo). The systematic comparison between the second treatise and the Ruffo text has confirmed that we are in front of a vernacularization of Calabrian nobleman s work at Frederic s court. To conclusion of this first introductory part the ways of the translation of the anonymous translator into the vernacular and the linguistic characters of the two mascalcia treatises have been examined. On the escort of this investigation we can affirm that it is not certainly a passive translation, which is limited to recodify the original text in the arrival tongue. The second thesis part is dedicated to the text edition. The critical text is equipped by a device divided into two strips. The editions of two vernaculatizations are followed by notes to the texts with news on the code his codicological description, the studies on the same one, the copy quality, the cultural consciousness of the translator/copyist and the presentation of the adopted publishing criterions.
10-dic-2014
Italiano
Il lavoro dal titolo L edizione dei due trattati di mascalcia in volgare siciliano del codice 2934 della Biblioteca Riccardiana di Firenze (XV secolo) si configura, da un punto di vista generale, come un contributo alla ricostruzione di un segmento di storia della medicina veterinaria; nella prospettiva degli studi sul volgare siciliano, consente l accesso a una tipologia di testi che, dopo i contributi di De Gregorio (1904), De Gregorio (1905), e le tesi di laurea di La Rosa (2000) e Di Costa (2001), è stata di fatto negletta. La tesi si articola in due parti: nella prima parte introduttiva il candidato, dopo aver accennato ai preliminari informativi sulle due mascalcie editate, fornisce una breve panoramica sui testi pratico scientifici in volgare siciliano, documentando gli ambiti di produzione e fruizione, e analizzando il ruolo di notevole importanza che ricoprono i trattati di mascalcia all interno di questa tipologia di testi, come testimonia anche la loro presenza in biblioteche private. In funzione dell edizione dei due trattati del ms. Riccardiano, l approccio esperito è stato quello di evidenziare i loro rapporti con la tradizione latina (e, indirettamente, anche greca) e con altri trattati di mascalcia in volgare siciliano, presi in considerazione per la prima volta. L aggiornamento della bibliografia e un indagine accurata sui modelli ha evidenziato la natura singolare e composita del primo trattato, frutto di una contaminatio tra fonti eterogenee, quali Giordano Ruffo, la traduzione di Bartolomeo da Messina del De curatione equorum ad Bassum di Ierocle, con una distribuzione all interno del testo corrispondente a tre nuclei o blocchi: iniziale (Ruffo), centrale (Bartolomeo da Messina), finale (Ruffo). Il confronto sistematico tra il secondo trattato e il testo di Ruffo ha confermato che siamo di fronte a un volgarizzamento dell opera del nobile calabrese della corte federiciana. A conclusione di questa prima parte introduttiva si sono esaminati i modi della traduzione dell anonimo volgarizzatore e i caratteri linguistici dei due trattati di mascalcia. Sulla scorta di questa indagine possiamo affermare che non si tratta certamente di una traduzione passiva, che si limita a ricodificare il testo originario nella lingua d arrivo. La seconda parte della tesi è dedicata all edizione dei testi. Il testo critico è corredato da un apparato suddiviso in due fasce. Le edizioni dei due volgarizzamenti sono seguite da Note ai testi con notizie sul codice, la sua descrizione codicologica, gli studi sullo stesso, la qualità della copia, la consapevolezza culturale del volgarizzatore/copista e la presentazione dei criteri editoriali adottati.
PAGANO, Mario
DI GRADO, Antonio
Università degli studi di Catania
Catania
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/124557
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNICT-124557