L’arte video nel suo insieme pone come centrale la questione della soggettività. Ma proprio il frequente ricorso a contenuti autobiografici e le specifiche condizioni di produzione (l’autore video spesso realizza interamente da solo l’opera) è all’origine di una sorta di paradosso: una presenza autoriale così smaccata e manifesta sembra aver fatto apparire superfluo un approccio teorico che indagasse le specifiche forme con cui si manifesta nell’opera lo sguardo dell’artista. All’interno di un’area di produzioni che può essere individuata dalla categoria di “video di creazione” ho scelto di focalizzare l’attenzione su lavori di due artisti, Irit Batsry e Robert Cahen, che sono anche delle riflessioni, metadiscorso, saggi sulla natura delle opere video. Una parte significativa della ricerca ha riguardato l’individuazione di concetti e proposte terminologiche, di strumenti per la scomposizione del testo, da un lato, e, dall’altro, l’elaborazione di un apparato costituito da schemi e grafici – posti in gran parte nel volume allegato, per una migliore fruibilità - che, visualizzando le caratteristiche formali delle opere, consentissero di sottoporre a verifica le ipotesi interpretative così come di dare sostanza all’idea-guida, sul piano teorico, della ricerca: una lettura del video come forma espressiva fondata, al pari del linguaggio poetico, sull’ambiguità e sull’evocazione.
Video! Io vedo. L’arte elettronica come “scrittura” dello sguardo: esempi e ipotesi teoriche
PAOLETTI BARSOTTI, GIANLUCA
2008
Abstract
L’arte video nel suo insieme pone come centrale la questione della soggettività. Ma proprio il frequente ricorso a contenuti autobiografici e le specifiche condizioni di produzione (l’autore video spesso realizza interamente da solo l’opera) è all’origine di una sorta di paradosso: una presenza autoriale così smaccata e manifesta sembra aver fatto apparire superfluo un approccio teorico che indagasse le specifiche forme con cui si manifesta nell’opera lo sguardo dell’artista. All’interno di un’area di produzioni che può essere individuata dalla categoria di “video di creazione” ho scelto di focalizzare l’attenzione su lavori di due artisti, Irit Batsry e Robert Cahen, che sono anche delle riflessioni, metadiscorso, saggi sulla natura delle opere video. Una parte significativa della ricerca ha riguardato l’individuazione di concetti e proposte terminologiche, di strumenti per la scomposizione del testo, da un lato, e, dall’altro, l’elaborazione di un apparato costituito da schemi e grafici – posti in gran parte nel volume allegato, per una migliore fruibilità - che, visualizzando le caratteristiche formali delle opere, consentissero di sottoporre a verifica le ipotesi interpretative così come di dare sostanza all’idea-guida, sul piano teorico, della ricerca: una lettura del video come forma espressiva fondata, al pari del linguaggio poetico, sull’ambiguità e sull’evocazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/127603
URN:NBN:IT:UNIPI-127603