Introduzione Le migliori tecniche di misurazione delle ulcere cutanee croniche sono quelle accurate, sensibili e al tempo stesso semplici da eseguire. Devono essere economiche in termini di tempo e materiali, con un basso rischio associato al paziente, devono cioè essere tecniche non invasive. Devono inoltre essere standardizzate in modo da consentire un’analisi dell’ulcera giorno per giorno e settimana per settimana. I metodi addottati da sempre possono essere divisi in due grandi gruppi: • misure di Area, due dimensioni: wound surface area (WSA); • misure di Volume, tre dimensioni: volume measurement (VM). Sono state adottate nel corso degli anni tecniche sempre più specifiche e precise di misurazione: Scanner tridimensionale laser Questa tecnica di misurazione delle ulcere fa parte delle tecniche che non prevedono contatto tra apparecchiatura medica e lesione ulcerativa. I modelli a luce laser sono dunque particolarmente utili nell’acquisizione delle forme e dei colori delle ulcere: inoltre la precisione diagnostica di questa procedura è fuori discussione, dato che l’errore del calcolo del perimetro è sempre inferiore ai 2 cm, l’errore nel calcolo di area minore del 3%, l’errore nel calcolo di volume minore del 5%. Ricordiamo che l’intero processo comprensivo della acquisizione dell’immagine e della sua elaborazione dura n tutto 5 minuti per ogni ulcera. Obiettivo L’obiettivo del nostro studio è stato quello di dimostrare l’efficacia delle tecniche misurative tridimensionali effettuate con laser scanner, di testare se le potenzialità diagnostiche di questo strumento siano di reale aiuto nella pratica clinica, cioè se riescano a fornire previsioni più precise sulla guarigione rispetto alle altre metodologie misurative Materiali e Metodi Per valutare la precisione del dispositivo di misurazione tridimensionale a scansione laser abbiamo analizzato un gruppo di studio costituito da 18 pazienti affetti da ulcere venose croniche degli arti inferiori (14 donne e 4 maschi), di età compresa tra i 41 e 78 anni. Sono state misurate le dimensioni delle lesioni in termini di area, perimetro, profondità media ed il volume al T1, T2 (dopo 2 settimane) ed al T3 ( dopo 24 settimane). Le variabili utilizzate per l’analisi statistica nell’intervallo di tempo T1-T2 per fare una previsione di guarigione al tempo T3 sono stati: la percentuale di riduzione dell’area, la percentuale di riduzione del perimetro, la percentuale di riduzione del volume, la percentuale di riduzione della profondità, il Delta volume diviso il Delta perimetro, il Delta Volume diviso il Delta Area. Risultati Il risultato più importante che ci ha fornito il nostro studio è la precisione con cui il laser tridimensionale è in grado di definire il volume della lesione. Purtroppo il dispositivo non ci ha fornito dei parametri di guarigione più efficaci per la valutazione della guarigione a sei mesi: l’analisi statistica ha infatti fallito nel dimostrare che c’è una correlazione tra i parametri valutati e guarigione alla 24° settimana. L’unico parametro cha ha dimostrato di essere un indice prognostico promettente è stato il Delta Volume/Delta Perimetro

Sviluppo di un prototipo per l’analisi digitalizzata, tridimensionale e colorimetrica della riparazione tessutale

2009

Abstract

Introduzione Le migliori tecniche di misurazione delle ulcere cutanee croniche sono quelle accurate, sensibili e al tempo stesso semplici da eseguire. Devono essere economiche in termini di tempo e materiali, con un basso rischio associato al paziente, devono cioè essere tecniche non invasive. Devono inoltre essere standardizzate in modo da consentire un’analisi dell’ulcera giorno per giorno e settimana per settimana. I metodi addottati da sempre possono essere divisi in due grandi gruppi: • misure di Area, due dimensioni: wound surface area (WSA); • misure di Volume, tre dimensioni: volume measurement (VM). Sono state adottate nel corso degli anni tecniche sempre più specifiche e precise di misurazione: Scanner tridimensionale laser Questa tecnica di misurazione delle ulcere fa parte delle tecniche che non prevedono contatto tra apparecchiatura medica e lesione ulcerativa. I modelli a luce laser sono dunque particolarmente utili nell’acquisizione delle forme e dei colori delle ulcere: inoltre la precisione diagnostica di questa procedura è fuori discussione, dato che l’errore del calcolo del perimetro è sempre inferiore ai 2 cm, l’errore nel calcolo di area minore del 3%, l’errore nel calcolo di volume minore del 5%. Ricordiamo che l’intero processo comprensivo della acquisizione dell’immagine e della sua elaborazione dura n tutto 5 minuti per ogni ulcera. Obiettivo L’obiettivo del nostro studio è stato quello di dimostrare l’efficacia delle tecniche misurative tridimensionali effettuate con laser scanner, di testare se le potenzialità diagnostiche di questo strumento siano di reale aiuto nella pratica clinica, cioè se riescano a fornire previsioni più precise sulla guarigione rispetto alle altre metodologie misurative Materiali e Metodi Per valutare la precisione del dispositivo di misurazione tridimensionale a scansione laser abbiamo analizzato un gruppo di studio costituito da 18 pazienti affetti da ulcere venose croniche degli arti inferiori (14 donne e 4 maschi), di età compresa tra i 41 e 78 anni. Sono state misurate le dimensioni delle lesioni in termini di area, perimetro, profondità media ed il volume al T1, T2 (dopo 2 settimane) ed al T3 ( dopo 24 settimane). Le variabili utilizzate per l’analisi statistica nell’intervallo di tempo T1-T2 per fare una previsione di guarigione al tempo T3 sono stati: la percentuale di riduzione dell’area, la percentuale di riduzione del perimetro, la percentuale di riduzione del volume, la percentuale di riduzione della profondità, il Delta volume diviso il Delta perimetro, il Delta Volume diviso il Delta Area. Risultati Il risultato più importante che ci ha fornito il nostro studio è la precisione con cui il laser tridimensionale è in grado di definire il volume della lesione. Purtroppo il dispositivo non ci ha fornito dei parametri di guarigione più efficaci per la valutazione della guarigione a sei mesi: l’analisi statistica ha infatti fallito nel dimostrare che c’è una correlazione tra i parametri valutati e guarigione alla 24° settimana. L’unico parametro cha ha dimostrato di essere un indice prognostico promettente è stato il Delta Volume/Delta Perimetro
28-nov-2009
Italiano
Romanelli, Marco
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/127771
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-127771