INTRODUZIONE: negli ultimi anni si è assistito ad una graduale applicazione della laparoscopia nella chirurgia de pancreas. Il sistema robotico Da Vinci Surgical System® (DSS) potrebbe rivelarsi un valido strumento per migliorare i risultati della chirurgia miniinvasiva in questo settore, soprattutto nei casi di dissezioni difficili o di interventi che prevedano delicate fasi ricostruttive. SCOPO DELLO STUDIO: valutare la fattibilità e la sicurezza delle pancreasectomie robotiche. MATERIALI E METODI: Dall'Ottobre 2008 all'Ottobre 2009, presso la Divisione di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico della Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, sono state eseguite 27 pancreasectomie robotiche consecutive utilizzando il sistema robotico da Vinci©. Otto di questi pazienti erano maschi (29,6%) e 19 erano femmine (70,4%). L’età media dei pazienti are di 60,5 anni (range 29-80 anni). Il BMI medio di 25,7. Undici pazienti (40,7%) sono stati sottoposti a pancreasectomia distale. Di questi 8 (29,6%) sono stati sottoposti a pancreasectomia sinistra con conservazione della milza e dei vasi splenici. Dieci pazienti (37,1%) sono stati sottoposti a duodenocefalopancreasectomia (DCP), tre pazienti (11,1%) a pancreasectomia intermedia, due pazienti (7,4%) a enucleazione e un paziente (3,7%) a pancreasectomia totale RISULTATI: L’esame istologico sul pezzo operatorio ha posto diagnosi di IPMN in 7 (27,9%), di tumore neuroendocrino in 4 (14,8%), di tumore ampollare in 3 (11,1%), di cistoadenoma sieroso in 3 (11,1%), di adenocarcinoma duttale in 2 (7,4%), di cistoadenoma mucinoso in 2 (7,4%), di pancreatite cronica, cistoadenocarcinoma mucinoso, tumore solido pseudopapillare, carcinoma del coledoco, carcinoma del duodeno e cisti pancreatica, in un caso (3,7%). Nella nostra serie nessun paziente è deceduto nel periodo post-operatorio. Quattordici pazienti (51,8%) hanno avuto una o più complicanze nel decorso post-operatorio. In un solo paziente (3,7%) è stato necessario un nuovo intervento chirurgico. La degenza media in terapia intensiva post-operatoria è stata di 0,8 giorni. Quella invece in reparto è stata di 13,7 giorni (range 6-32). CONCLUSIONI: La nostra esperienza dimostra che le pancreasectomie robotiche sono interventi fattibili in sicurezza. Il valore di questa metodica e il rapporto costo beneficio potranno essere indagati attraverso studi prospettici randomizzati e con un maggior numero di pazienti.

UTILIZZO DEL SISTEMA ROBOTICO “DA VINCI” NELLA CHIRURGIA RESETTIVA DEL PANCREAS: risultati preliminari

2010

Abstract

INTRODUZIONE: negli ultimi anni si è assistito ad una graduale applicazione della laparoscopia nella chirurgia de pancreas. Il sistema robotico Da Vinci Surgical System® (DSS) potrebbe rivelarsi un valido strumento per migliorare i risultati della chirurgia miniinvasiva in questo settore, soprattutto nei casi di dissezioni difficili o di interventi che prevedano delicate fasi ricostruttive. SCOPO DELLO STUDIO: valutare la fattibilità e la sicurezza delle pancreasectomie robotiche. MATERIALI E METODI: Dall'Ottobre 2008 all'Ottobre 2009, presso la Divisione di Chirurgia Generale e Trapianti nell’Uremico e nel Diabetico della Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, sono state eseguite 27 pancreasectomie robotiche consecutive utilizzando il sistema robotico da Vinci©. Otto di questi pazienti erano maschi (29,6%) e 19 erano femmine (70,4%). L’età media dei pazienti are di 60,5 anni (range 29-80 anni). Il BMI medio di 25,7. Undici pazienti (40,7%) sono stati sottoposti a pancreasectomia distale. Di questi 8 (29,6%) sono stati sottoposti a pancreasectomia sinistra con conservazione della milza e dei vasi splenici. Dieci pazienti (37,1%) sono stati sottoposti a duodenocefalopancreasectomia (DCP), tre pazienti (11,1%) a pancreasectomia intermedia, due pazienti (7,4%) a enucleazione e un paziente (3,7%) a pancreasectomia totale RISULTATI: L’esame istologico sul pezzo operatorio ha posto diagnosi di IPMN in 7 (27,9%), di tumore neuroendocrino in 4 (14,8%), di tumore ampollare in 3 (11,1%), di cistoadenoma sieroso in 3 (11,1%), di adenocarcinoma duttale in 2 (7,4%), di cistoadenoma mucinoso in 2 (7,4%), di pancreatite cronica, cistoadenocarcinoma mucinoso, tumore solido pseudopapillare, carcinoma del coledoco, carcinoma del duodeno e cisti pancreatica, in un caso (3,7%). Nella nostra serie nessun paziente è deceduto nel periodo post-operatorio. Quattordici pazienti (51,8%) hanno avuto una o più complicanze nel decorso post-operatorio. In un solo paziente (3,7%) è stato necessario un nuovo intervento chirurgico. La degenza media in terapia intensiva post-operatoria è stata di 0,8 giorni. Quella invece in reparto è stata di 13,7 giorni (range 6-32). CONCLUSIONI: La nostra esperienza dimostra che le pancreasectomie robotiche sono interventi fattibili in sicurezza. Il valore di questa metodica e il rapporto costo beneficio potranno essere indagati attraverso studi prospettici randomizzati e con un maggior numero di pazienti.
9-feb-2010
Italiano
Boggi, Ugo
Università degli Studi di Pisa
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
MarcoDelChiaro.pdf

embargo fino al 27/02/2050

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 810.19 kB
Formato Adobe PDF
810.19 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/128191
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-128191