Il lavoro si propone di individuare le trasformazioni intervenute nella poetica di Botho Strauss a partire dagli anni Novanta. L'attenzione è rivolta in particolare a quei luoghi della sua produzione saggistica e teatrale nei quali emerge un rinnovato interesse per la componente antropologica del processo di produzione e ricezione dell’opera d’arte celato nelle forme di quella visione sacrale e, in certa misura, mistica dell’arte, propugnata negli ultimi venti anni della sua attività letteraria.
„Als Fulgurist glaube ich an den Blitz, der uns irgendwann dazwischenfährt, das heilig Unvorhersehbare“ Autonomia ed eteronomia dell’arte nella drammaturgia recente di Botho Strauß
2011
Abstract
Il lavoro si propone di individuare le trasformazioni intervenute nella poetica di Botho Strauss a partire dagli anni Novanta. L'attenzione è rivolta in particolare a quei luoghi della sua produzione saggistica e teatrale nei quali emerge un rinnovato interesse per la componente antropologica del processo di produzione e ricezione dell’opera d’arte celato nelle forme di quella visione sacrale e, in certa misura, mistica dell’arte, propugnata negli ultimi venti anni della sua attività letteraria.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/128417
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URN:NBN:IT:UNIPI-128417