Torquetenovirus (TTV) è il prototipo di una vasta gamma di agenti virali con caratteristiche genomiche simili che vengono continuamente isolati nell’uomo e negli animali e attualmente sono classificati nel genere Anellovirus. Questi virus sono caratterizzati dalle piccole dimensioni della particella virale, da un genoma a DNA circolare a polarità negativa di circa 3,8 kb e da un’elevata variabilità genetica. Sebbene siano stati svolti numerosi studi per comprendere il ruolo patogenetico del virus, attualmente non siamo in grado di associare TTV ad una specifica patologia (Bendinelli e Maggi, 2005). Le modalità adottate per la replicazione del genoma dagli anellovirus rimangono al momento da chiarire; il rilevamento di intermedi replicativi e di trascritti virali in molti tessuti evidenzia una probabile capacità del virus di replicarsi in molti dei tessuti e organi che infetta (Okamoto et al., 2001). In particolare, studi in vitro hanno dimostrato che TTV è in grado di replicarsi nei linfo-monociti solo quando questi ultimi sono opportunamente stimolati. (Maggi et al., 2001; Mariscal et al., 2002) ma ad oggi non è stato ancora dimostrato con certezza se esista una sottopopolazione linfocitaria nella quale il virus si replichi e/o persista preferenzialmente. Al fine di approfondire tale aspetto, in questo lavoro di tesi i livelli di TTV sono stati misurati nel plasma di 8 pazienti affetti da varie forme di leucemia e sottoposti a intensi o moderati regimi di condizionamento mieloablativi prima di ricevere il trapianto di midollo osseo. I livelli di TTV plasmatici sono stati inoltre determinati in altri 23 pazienti: 5 erano stati sottoposti a trapianto di midollo osseo dopo aver ricevuto un regime di condizionamento non mieloablativo (gruppo di controllo), gli altri 18 pazienti erano affetti da artrite reumatoide ed erano stati trattati con il farmaco Rituximab, un anticorpo monoclonale chimerico umanizzato che riconosce la molecola CD20 espressa dai linfociti B. I risultati ottenuti in questo studio forniscono una chiara evidenza dell’importante ruolo svolto dalle cellule del sistema ematopoietico nel mantenimento della viremia di TTV.

Studio del ruolo delle cellule ematopoietiche nella replicazione di TTV

2012

Abstract

Torquetenovirus (TTV) è il prototipo di una vasta gamma di agenti virali con caratteristiche genomiche simili che vengono continuamente isolati nell’uomo e negli animali e attualmente sono classificati nel genere Anellovirus. Questi virus sono caratterizzati dalle piccole dimensioni della particella virale, da un genoma a DNA circolare a polarità negativa di circa 3,8 kb e da un’elevata variabilità genetica. Sebbene siano stati svolti numerosi studi per comprendere il ruolo patogenetico del virus, attualmente non siamo in grado di associare TTV ad una specifica patologia (Bendinelli e Maggi, 2005). Le modalità adottate per la replicazione del genoma dagli anellovirus rimangono al momento da chiarire; il rilevamento di intermedi replicativi e di trascritti virali in molti tessuti evidenzia una probabile capacità del virus di replicarsi in molti dei tessuti e organi che infetta (Okamoto et al., 2001). In particolare, studi in vitro hanno dimostrato che TTV è in grado di replicarsi nei linfo-monociti solo quando questi ultimi sono opportunamente stimolati. (Maggi et al., 2001; Mariscal et al., 2002) ma ad oggi non è stato ancora dimostrato con certezza se esista una sottopopolazione linfocitaria nella quale il virus si replichi e/o persista preferenzialmente. Al fine di approfondire tale aspetto, in questo lavoro di tesi i livelli di TTV sono stati misurati nel plasma di 8 pazienti affetti da varie forme di leucemia e sottoposti a intensi o moderati regimi di condizionamento mieloablativi prima di ricevere il trapianto di midollo osseo. I livelli di TTV plasmatici sono stati inoltre determinati in altri 23 pazienti: 5 erano stati sottoposti a trapianto di midollo osseo dopo aver ricevuto un regime di condizionamento non mieloablativo (gruppo di controllo), gli altri 18 pazienti erano affetti da artrite reumatoide ed erano stati trattati con il farmaco Rituximab, un anticorpo monoclonale chimerico umanizzato che riconosce la molecola CD20 espressa dai linfociti B. I risultati ottenuti in questo studio forniscono una chiara evidenza dell’importante ruolo svolto dalle cellule del sistema ematopoietico nel mantenimento della viremia di TTV.
30-gen-2012
Italiano
Ceccherini Nelli, Luca
Maggi, Fabrizio
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/129318
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-129318