Il presente lavoro di tesi è il risultato di tre anni di studio realizzato in collaborazione con l’Osservatorio regionale energia della Regione Emilia-Romagna. Il progetto di ricerca è nato dalla necessità di indagare le motivazioni che hanno portato al picco dei consumi energetici, tre anni prima della crisi economica che ha colpito le economie globali. Lo studio, incentrato sull’analisi delle relazioni tra indicatori energetici ed economici, ha dapprima analizzato la principale letteratura sull’argomento. Tale analisi ha messo in luce come dai primi studi risalenti agli anni ‘70, le metodologie statistiche ed econometriche che tentavano di individuare una direzione di causalità tra consumi energetici e crescita economica siano diventate sempre più complesse. Tali studi però non hanno fornito risultati univoci. Sono stati quindi messi a punto gli strumenti utili per l’analisi di queste relazioni, a partire dai bilanci energetici e dalle matrici di contabilità ambientale (NAMEA) a scala regionale. I primi forniscono i principali indicatori energetici, le seconde gli indici economici integrati con diversi indicatori di sviluppo sostenibile. Dopo l'analisi delle intensità energetiche a diversa scala territoriale (europea, nazionale e regionale), ci si è concentrati sulla valutazione del disaccoppiamento tra indicatori di consumo ed indicatori economici. Infine si sono messe a punto metodologie semplificate di previsione dei consumi, focalizzandosi sul settore industriale della Regione Emilia-Romagna. I risultati delle modellistiche applicate provano come in Emilia-Romagna dopo due forti fasi recessive, il settore industriale rappresenti il motore dell’economia regionale. Le analisi per la previsione dei consumi a breve termine mostrano una ripresa dei consumi industriali ed in particolare dei consumi di gas naturale e dei consumi di elettricità. Le analisi di disaccoppiamento hanno evidenziato come il settore industriale Emiliano-Romagnolo abbia risposto in modo positivo alle politiche di efficienza energetica poste in essere dal settore manifatturiero, soprattutto dal 2007 in poi.
Analisi delle correlazioni possibili tra consumi di energia ed indicatori economici
2020
Abstract
Il presente lavoro di tesi è il risultato di tre anni di studio realizzato in collaborazione con l’Osservatorio regionale energia della Regione Emilia-Romagna. Il progetto di ricerca è nato dalla necessità di indagare le motivazioni che hanno portato al picco dei consumi energetici, tre anni prima della crisi economica che ha colpito le economie globali. Lo studio, incentrato sull’analisi delle relazioni tra indicatori energetici ed economici, ha dapprima analizzato la principale letteratura sull’argomento. Tale analisi ha messo in luce come dai primi studi risalenti agli anni ‘70, le metodologie statistiche ed econometriche che tentavano di individuare una direzione di causalità tra consumi energetici e crescita economica siano diventate sempre più complesse. Tali studi però non hanno fornito risultati univoci. Sono stati quindi messi a punto gli strumenti utili per l’analisi di queste relazioni, a partire dai bilanci energetici e dalle matrici di contabilità ambientale (NAMEA) a scala regionale. I primi forniscono i principali indicatori energetici, le seconde gli indici economici integrati con diversi indicatori di sviluppo sostenibile. Dopo l'analisi delle intensità energetiche a diversa scala territoriale (europea, nazionale e regionale), ci si è concentrati sulla valutazione del disaccoppiamento tra indicatori di consumo ed indicatori economici. Infine si sono messe a punto metodologie semplificate di previsione dei consumi, focalizzandosi sul settore industriale della Regione Emilia-Romagna. I risultati delle modellistiche applicate provano come in Emilia-Romagna dopo due forti fasi recessive, il settore industriale rappresenti il motore dell’economia regionale. Le analisi per la previsione dei consumi a breve termine mostrano una ripresa dei consumi industriali ed in particolare dei consumi di gas naturale e dei consumi di elettricità. Le analisi di disaccoppiamento hanno evidenziato come il settore industriale Emiliano-Romagnolo abbia risposto in modo positivo alle politiche di efficienza energetica poste in essere dal settore manifatturiero, soprattutto dal 2007 in poi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/129805
URN:NBN:IT:UNIBO-129805