La tesi focalizza l'attenzione sui racconti del periodo che va dalla disfatta di Egospotami alla restaurazione democratica, un biennio che vede una serie di eventi funesti nella storia ateniese (dalla sconfitta nella guerra del Peloponneso alla caduta dell’impero marittimo e della democrazia fino alla guerra civile), destinata ad incidere in modo duraturo sulla città di Atene. La rielaborazione di eventi catastrofici per la comunità in testi destinati ad una fruizione pubblica è quindi al centro dell’indagine, nella convinzione che nei testi si intreccino strettamente due livelli, uno inerente alla causa e ai ruoli processuali ricoperti in essa dall’oratore e dal suo avversario, ed un altro che non necessariamente coincide sempre con il primo e che fa riferimento a come la giuria composta da centinaia di persone comuni aveva vissuto quelle esperienze e continuava a ricordarle. Non che della memoria collettiva degli eventi Lisia sia un portavoce passivo, anzi; si argomenta che la sua abilità è tale da costruire un racconto degli eventi in grado di dare un senso al recente e turbolento passato della città forgiando potenti schemi interpretativi ancora capaci di condizionare l’approccio degli studiosi di storia antica, e nel contempo di contribuire a far sì che la comunità “voltasse pagina” rispetto a quei traumi senza peraltro dimenticarli del tutto (impresa del resto impossibile).
Dalla disfatta di Egospotami alla restaurazione democratica. Strategie giudiziarie e racconto del passato in Lisia
2009
Abstract
La tesi focalizza l'attenzione sui racconti del periodo che va dalla disfatta di Egospotami alla restaurazione democratica, un biennio che vede una serie di eventi funesti nella storia ateniese (dalla sconfitta nella guerra del Peloponneso alla caduta dell’impero marittimo e della democrazia fino alla guerra civile), destinata ad incidere in modo duraturo sulla città di Atene. La rielaborazione di eventi catastrofici per la comunità in testi destinati ad una fruizione pubblica è quindi al centro dell’indagine, nella convinzione che nei testi si intreccino strettamente due livelli, uno inerente alla causa e ai ruoli processuali ricoperti in essa dall’oratore e dal suo avversario, ed un altro che non necessariamente coincide sempre con il primo e che fa riferimento a come la giuria composta da centinaia di persone comuni aveva vissuto quelle esperienze e continuava a ricordarle. Non che della memoria collettiva degli eventi Lisia sia un portavoce passivo, anzi; si argomenta che la sua abilità è tale da costruire un racconto degli eventi in grado di dare un senso al recente e turbolento passato della città forgiando potenti schemi interpretativi ancora capaci di condizionare l’approccio degli studiosi di storia antica, e nel contempo di contribuire a far sì che la comunità “voltasse pagina” rispetto a quei traumi senza peraltro dimenticarli del tutto (impresa del resto impossibile).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Piovan_Tesifinale.pdf
embargo fino al 04/04/2049
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.35 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/130031
URN:NBN:IT:UNIPI-130031