Backgroud. L'infiammazione cronica, fattore di rischio cardiovascolare, dipende da fattori non correlati alla dialisi e correlati, come la biocompatibilità della membrana e la permeabilità alle medie molecole (citochine infiammatorie). L'uremia determina una disfunzione immunitaria con tendenza alle infezioni. Questo studio valuta l'effetto immunomodulatorio della singola sessione di dialisi e confronta tre diverse membrane ad alto flusso. Metodi. Sono stati arruolati 35 pazienti in emodialisi cronica trisettimanale e 10 volontari sani. Per due settimane i gruppi A e C sono stati sottoposti a emodialisi con Filtryzer-BGU 1.6 e THERANOVA, il gruppo B a emofiltrazione con HFR17. Cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC) sono state raccolte all'inizio (T0) e alla fine (T1) della 5a sessione e all'inizio della 6a (T2) per eseguire citofluorimetria e saggi di proliferazione cellulare e apoptosi. Risultati. Nei pazienti in dialisi i linfociti CD3+, B e T si riducono, per aumento dell'apoptosi. NK, CD8+CD57+ senescenti e Th17 aumentano. Durante la seduta CD3+ subiscono un calo significativo secondario all'apoptosi, per incrementare, non significativamente, in T2. In T1 CD4+ aumentano per proliferazione, così come il rapporto Treg/Th17 e cala alla sessione successiva. CD8+ diminuiscono in T1 e T2, contestualmente ad una riduzione della produzione di IFN-γ. Il rapporto CD4+/CD8+ aumenta in T1 per diminuire nell'intervallo interdialitico. CD8+CD57+ e la produzione di IFN-γ diminuiscono durante il trattamento. NK e monociti diminuiscono durante la sessione per aumentare nell'intervallo interdialitico. Confrontando i filtri non sono state registrate variazioni statisticamente significative. Conclusioni. L’emodialisi rappresenta un trigger infiammatorio in un sistema immunitario iperattivo e disfunzionale, come testimoniato dall’incremento di sottopopolazioni linfocitarie ad elevato potenziale citotossico ed infiammatorio. Il singolo trattamento tende a correggere questo stato rimovendo mediatori dell’infiammazione, con progressivo ripristino delle condizioni basali nel corso dell’intervallo interdialitico. L’impiego di diverse membrane non influenza le sottopopolazioni linfocitarie né dal punto di visa numerico né funzionale.
Azione immunomodulatoria del trattamento extracorporeo emodialitico e studio comparativo di diverse membrane high flux
2020
Abstract
Backgroud. L'infiammazione cronica, fattore di rischio cardiovascolare, dipende da fattori non correlati alla dialisi e correlati, come la biocompatibilità della membrana e la permeabilità alle medie molecole (citochine infiammatorie). L'uremia determina una disfunzione immunitaria con tendenza alle infezioni. Questo studio valuta l'effetto immunomodulatorio della singola sessione di dialisi e confronta tre diverse membrane ad alto flusso. Metodi. Sono stati arruolati 35 pazienti in emodialisi cronica trisettimanale e 10 volontari sani. Per due settimane i gruppi A e C sono stati sottoposti a emodialisi con Filtryzer-BGU 1.6 e THERANOVA, il gruppo B a emofiltrazione con HFR17. Cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC) sono state raccolte all'inizio (T0) e alla fine (T1) della 5a sessione e all'inizio della 6a (T2) per eseguire citofluorimetria e saggi di proliferazione cellulare e apoptosi. Risultati. Nei pazienti in dialisi i linfociti CD3+, B e T si riducono, per aumento dell'apoptosi. NK, CD8+CD57+ senescenti e Th17 aumentano. Durante la seduta CD3+ subiscono un calo significativo secondario all'apoptosi, per incrementare, non significativamente, in T2. In T1 CD4+ aumentano per proliferazione, così come il rapporto Treg/Th17 e cala alla sessione successiva. CD8+ diminuiscono in T1 e T2, contestualmente ad una riduzione della produzione di IFN-γ. Il rapporto CD4+/CD8+ aumenta in T1 per diminuire nell'intervallo interdialitico. CD8+CD57+ e la produzione di IFN-γ diminuiscono durante il trattamento. NK e monociti diminuiscono durante la sessione per aumentare nell'intervallo interdialitico. Confrontando i filtri non sono state registrate variazioni statisticamente significative. Conclusioni. L’emodialisi rappresenta un trigger infiammatorio in un sistema immunitario iperattivo e disfunzionale, come testimoniato dall’incremento di sottopopolazioni linfocitarie ad elevato potenziale citotossico ed infiammatorio. Il singolo trattamento tende a correggere questo stato rimovendo mediatori dell’infiammazione, con progressivo ripristino delle condizioni basali nel corso dell’intervallo interdialitico. L’impiego di diverse membrane non influenza le sottopopolazioni linfocitarie né dal punto di visa numerico né funzionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/132344
URN:NBN:IT:UNIBO-132344