ABSTRACT (Italiano) Lo studio analizza i processi sottesi alla costruzione identitaria nelle ragazze con background migratorio; quei soggetti in cui il periodo adolescenziale si intreccia con il vissuto dell’esperienza migratoria e delle dinamiche identitarie. Assumendo il genere come chiave analitica e interpretativa, la ricerca approfondisce il percorso individuale e identitario delle giovani che si trovano a dover affrontare in prima linea il confronto tra diversi mondi in una fase delicata come quella adolescenziale. L’elaborato di tesi presenta i risultati di una ricerca qualitativa condotta in prospettiva interdisciplinare su un campione di 26 giovani ragazze adolescenti, figlie di immigrati, di età compresa tra i 13 e i 20 anni che vivono a Firenze e a Madrid. La ricerca ha utilizzato la Grounded Theory come metodo d’indagine e l'intervista semi-strutturata di tipo narrativo come strumento di rilevazione. Dalle voci delle intervistate è emerso che la loro situazione è doppiamente complessa a causa del loro status di “migranti”, di “adolescenti” e anche di “ragazze”. La ricerca dimostra inoltre che, nonostante le difficoltà aggiuntive connesse al fatto di essere giovani ragazze con background migratorio esse intendono progettare il proprio futuro, basandosi sui loro differenti contesti di riferimento, mediando, filtrando, adoperando una sintesi virtuosa tra le richieste delle loro molteplici appartenenze. Le ragazze lo fanno perseguendo proprie scelte e proprie prospettive che differiscono sia dall'ambito familiare sia dall'ambiente circostante ma che, proprio per questo, le garantiscono un’unicità che intendono difendere, tutelare, mantenere, affermare. Il loro è un “crederci nonostante” tutto. ABSTRACT (English) The investigation analyzes the processes underlying identity building in girls with a migration background: namely, those subjects in which the adolescent period intertwines with the migration experience, and with the process of identity building. Assuming gender as an analytical and interpretative key, the research explores the individual and identity path of young girls who must face the confrontation between different worlds in a delicate phase such as adolescence. The thesis summarizes the outcomes of a qualitative research conducted with a sample of 26 adolescent girls, daughters of immigrants, aged 13-20 living in Florence and Madrid, in an interdisciplinary perspective, using Grounded Theory as a method of investigation, and a semi-structured interview as a data collection tool. Respondents reported that their situation is doubly complex, due to their status as “migrants” and as adolescents, and as girls as well. The research also shows that, despite the additional difficulties associated with being young girls with migration background, they intend to plan their own future, basing themselves on their different contexts of reference, mediating, filtering, using a virtuous synthesis between the requests of their multiple belongings. The girls do it by pursuing their own choices and perspectives that differ both from the family environment and from the surrounding environment but that precisely for this reason guarantee them a uniqueness that they intend to defend, protect, maintain, affirm. They “believe in it despite” everything.
L’identità delle giovani “migranti”. Il ruolo della pedagogia nella costruzione di un senso di appartenenza plurale
2020
Abstract
ABSTRACT (Italiano) Lo studio analizza i processi sottesi alla costruzione identitaria nelle ragazze con background migratorio; quei soggetti in cui il periodo adolescenziale si intreccia con il vissuto dell’esperienza migratoria e delle dinamiche identitarie. Assumendo il genere come chiave analitica e interpretativa, la ricerca approfondisce il percorso individuale e identitario delle giovani che si trovano a dover affrontare in prima linea il confronto tra diversi mondi in una fase delicata come quella adolescenziale. L’elaborato di tesi presenta i risultati di una ricerca qualitativa condotta in prospettiva interdisciplinare su un campione di 26 giovani ragazze adolescenti, figlie di immigrati, di età compresa tra i 13 e i 20 anni che vivono a Firenze e a Madrid. La ricerca ha utilizzato la Grounded Theory come metodo d’indagine e l'intervista semi-strutturata di tipo narrativo come strumento di rilevazione. Dalle voci delle intervistate è emerso che la loro situazione è doppiamente complessa a causa del loro status di “migranti”, di “adolescenti” e anche di “ragazze”. La ricerca dimostra inoltre che, nonostante le difficoltà aggiuntive connesse al fatto di essere giovani ragazze con background migratorio esse intendono progettare il proprio futuro, basandosi sui loro differenti contesti di riferimento, mediando, filtrando, adoperando una sintesi virtuosa tra le richieste delle loro molteplici appartenenze. Le ragazze lo fanno perseguendo proprie scelte e proprie prospettive che differiscono sia dall'ambito familiare sia dall'ambiente circostante ma che, proprio per questo, le garantiscono un’unicità che intendono difendere, tutelare, mantenere, affermare. Il loro è un “crederci nonostante” tutto. ABSTRACT (English) The investigation analyzes the processes underlying identity building in girls with a migration background: namely, those subjects in which the adolescent period intertwines with the migration experience, and with the process of identity building. Assuming gender as an analytical and interpretative key, the research explores the individual and identity path of young girls who must face the confrontation between different worlds in a delicate phase such as adolescence. The thesis summarizes the outcomes of a qualitative research conducted with a sample of 26 adolescent girls, daughters of immigrants, aged 13-20 living in Florence and Madrid, in an interdisciplinary perspective, using Grounded Theory as a method of investigation, and a semi-structured interview as a data collection tool. Respondents reported that their situation is doubly complex, due to their status as “migrants” and as adolescents, and as girls as well. The research also shows that, despite the additional difficulties associated with being young girls with migration background, they intend to plan their own future, basing themselves on their different contexts of reference, mediating, filtering, using a virtuous synthesis between the requests of their multiple belongings. The girls do it by pursuing their own choices and perspectives that differ both from the family environment and from the surrounding environment but that precisely for this reason guarantee them a uniqueness that they intend to defend, protect, maintain, affirm. They “believe in it despite” everything.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/132386
URN:NBN:IT:UNIFI-132386