Nella dottrina italiana, in seguito all’affermarsi della concezione sistemica dell’azienda, il controllo è considerato un elemento all’interno del sistema del management, strettamene legato alla pianificazione e all'organizzazione. Nella presente trattazione, si fa riferimento all’accezione di “controllo guida”, tradizionalmente deducibile dalla definizione di Anthony, che concepisce il controllo quale processo mediante il quale i dirigenti si assicurano che le risorse siano ottenute ed usate efficacemente ed efficientemente per il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. Il presento lavoro è dedicato alla definizione del controllo finanziario che, a parere della scrivente, costituisce un tema di rilevante interesse. Se, infatti, il tema del controllo è stato ampiamente trattato per quanto concerne gli aspetti di natura economica, meno approfonditi risultano, invece, gli studi dedicati alla “dimensione finanziaria” del controllo , che si pone l’obiettivo fondamentale di garantire, sviluppare, mantenere o, talvolta, ripristinare, gli equilibri finanziario e monetario. Il problema finanziario, come noto, non riguarda soltanto il reperimento dei mezzi finanziari nei mercati dei capitali, ma investe nel contempo il conveniente impiego degli stessi mezzi nell’attività di impresa per il perseguimento dell’obiettivo di redditività. Da ciò si evince che il governo dell’equilibrio finanziario deve essere guidato da criteri che permettano di mantenere e sviluppare anche l’equilibrio economico e quello patrimoniale. Come evidenziato da alcuni rilevanti contributi, la cui analisi rappresenta i presupposti teorici del presente lavoro,i controlli non possono non tener conto dei vincoli di complementarità che legano l’aspetto finanziario della gestione all’aspetto economico della stessa e, di conseguenza, l’oggetto del controllo finanziario non può essere relegato alla sola area della struttura e situazione finanziaria . In sintesi, dunque, controllare finanziariamente la gestione significa: - mantenere o conseguire l’equilibrio tra liquidità (situazione finanziaria) e redditività (situazione economica); - prevenire o contenere squilibri economico-finanziari, garantendo un equilibrio strutturale fra fonti ed impieghi .

Il controllo finanziario: uno schema interpretativo

2010

Abstract

Nella dottrina italiana, in seguito all’affermarsi della concezione sistemica dell’azienda, il controllo è considerato un elemento all’interno del sistema del management, strettamene legato alla pianificazione e all'organizzazione. Nella presente trattazione, si fa riferimento all’accezione di “controllo guida”, tradizionalmente deducibile dalla definizione di Anthony, che concepisce il controllo quale processo mediante il quale i dirigenti si assicurano che le risorse siano ottenute ed usate efficacemente ed efficientemente per il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione. Il presento lavoro è dedicato alla definizione del controllo finanziario che, a parere della scrivente, costituisce un tema di rilevante interesse. Se, infatti, il tema del controllo è stato ampiamente trattato per quanto concerne gli aspetti di natura economica, meno approfonditi risultano, invece, gli studi dedicati alla “dimensione finanziaria” del controllo , che si pone l’obiettivo fondamentale di garantire, sviluppare, mantenere o, talvolta, ripristinare, gli equilibri finanziario e monetario. Il problema finanziario, come noto, non riguarda soltanto il reperimento dei mezzi finanziari nei mercati dei capitali, ma investe nel contempo il conveniente impiego degli stessi mezzi nell’attività di impresa per il perseguimento dell’obiettivo di redditività. Da ciò si evince che il governo dell’equilibrio finanziario deve essere guidato da criteri che permettano di mantenere e sviluppare anche l’equilibrio economico e quello patrimoniale. Come evidenziato da alcuni rilevanti contributi, la cui analisi rappresenta i presupposti teorici del presente lavoro,i controlli non possono non tener conto dei vincoli di complementarità che legano l’aspetto finanziario della gestione all’aspetto economico della stessa e, di conseguenza, l’oggetto del controllo finanziario non può essere relegato alla sola area della struttura e situazione finanziaria . In sintesi, dunque, controllare finanziariamente la gestione significa: - mantenere o conseguire l’equilibrio tra liquidità (situazione finanziaria) e redditività (situazione economica); - prevenire o contenere squilibri economico-finanziari, garantendo un equilibrio strutturale fra fonti ed impieghi .
26-feb-2010
Italiano
Marchi, Luciano
Università degli Studi di Pisa
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Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-133127