Obiettivo di questa ricerca è indagare il profilo di apprendimento e neuropsicologico di bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) o Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) e Dislessia Evolutiva (DE) e verificare se esistono aree di compromissioni comuni che possano spiegare l’elevata comorbilità tra i due disturbi (15-30% di bambini con DE sono diagnosticati come ADHD, 25-30% di bambini con ADHD hanno anche DE - Semrud-Clikeman et al., 1992; Willcutt & Pennington, 2000). Come emerge anche dalla letteratura, da alcuni anni viene vagliata l’ipotesi secondo la quale i due disturbi condividerebbero un deficit comune a livello della Working Memory (Denckla, 1996, Tiffin-Richards et al., 2007). La presenza di un deficit comune potrebbe parzialmente spiegare l’alto grado di co-occorenza tra ADHD e DE. I risultati di questo filone di ricerche appaiono ancora contrastanti, tuttavia contribuire alla definizione delle caratteristiche cognitive e neuropsicologiche appare importante sia da un punto di vista clinico, per poter definire procedure di assessment mirate che permettano di identificare eventuali aree di forza e di debolezza di ogni soggetto, sia per programmare conseguentemente trattamenti mirati in relazione al tipo di disturbo.
Profili neuropsicologici e dell'apprendimento in un campione di bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e Dislessia Evolutiva. Il ruolo della Working Memory nella diagnosi e nella riabilitazione.
2010
Abstract
Obiettivo di questa ricerca è indagare il profilo di apprendimento e neuropsicologico di bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) o Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) e Dislessia Evolutiva (DE) e verificare se esistono aree di compromissioni comuni che possano spiegare l’elevata comorbilità tra i due disturbi (15-30% di bambini con DE sono diagnosticati come ADHD, 25-30% di bambini con ADHD hanno anche DE - Semrud-Clikeman et al., 1992; Willcutt & Pennington, 2000). Come emerge anche dalla letteratura, da alcuni anni viene vagliata l’ipotesi secondo la quale i due disturbi condividerebbero un deficit comune a livello della Working Memory (Denckla, 1996, Tiffin-Richards et al., 2007). La presenza di un deficit comune potrebbe parzialmente spiegare l’alto grado di co-occorenza tra ADHD e DE. I risultati di questo filone di ricerche appaiono ancora contrastanti, tuttavia contribuire alla definizione delle caratteristiche cognitive e neuropsicologiche appare importante sia da un punto di vista clinico, per poter definire procedure di assessment mirate che permettano di identificare eventuali aree di forza e di debolezza di ogni soggetto, sia per programmare conseguentemente trattamenti mirati in relazione al tipo di disturbo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/133709
URN:NBN:IT:UNIPI-133709