Questa tesi è uno studio monografico della prosa di Antonio Moresco. L’analisi si concentra soprattutto sul ciclo dei suoi romanzi maggiori: Gli esordi, Canti del caos e Gli increati. Le opere prese in esame sono state scritte nell’arco degli ultimi trent’anni e costituiscono un quadro unitario, strutturato nella sequenza dei tre volumi. I primi tre capitoli hanno come argomento centrale Gli esordi, analizzato sia come unità retorica e narrativa indipendente, sia alla luce della rete di relazioni che intrattiene con gli altri testi dello stesso autore e soprattutto con i Canti. La fase successiva del lavoro si concentra sullo studio di questo secondo libro, analizzando le modalità della voce e l’elaborazione autoriale, per introdurre, di seguito, la categoria epica. Il settimo e l’ottavo capitolo provano ad affrontare tali questioni e definire le procedure attraverso le quali epica e romanzo vengono integrati dal discorso di Moresco. Si esplorano, in questo senso, sia le fasi in cui si ricostruisce l’oggetto dell’epica come sostanza del mondo e totalità in sé completa, sia gli ordini retorico-stilistici attraverso i quali ciò si realizza all’interno di un contesto costituito dall’assemblaggio prosastico. Il capitolo successivo, il nono, prova a fare chiarezza a proposito del più complesso e probabilmente importante oggetto della diegesi moreschiana, il processo di de-individuazione e attualizzazione paradossale di enti ed eventi che l’autore chiama “increazione”. Le fasi di redazione di questo studio hanno coinciso con i passaggi conclusivi della composizione e della pubblicazione degli Increati, a cui è dedicato il decimo e ultimo capitolo.
LA MACCHINA DELL'INCREAZIONE - metodo e stile nella prosa di Antonio Moresco
2015
Abstract
Questa tesi è uno studio monografico della prosa di Antonio Moresco. L’analisi si concentra soprattutto sul ciclo dei suoi romanzi maggiori: Gli esordi, Canti del caos e Gli increati. Le opere prese in esame sono state scritte nell’arco degli ultimi trent’anni e costituiscono un quadro unitario, strutturato nella sequenza dei tre volumi. I primi tre capitoli hanno come argomento centrale Gli esordi, analizzato sia come unità retorica e narrativa indipendente, sia alla luce della rete di relazioni che intrattiene con gli altri testi dello stesso autore e soprattutto con i Canti. La fase successiva del lavoro si concentra sullo studio di questo secondo libro, analizzando le modalità della voce e l’elaborazione autoriale, per introdurre, di seguito, la categoria epica. Il settimo e l’ottavo capitolo provano ad affrontare tali questioni e definire le procedure attraverso le quali epica e romanzo vengono integrati dal discorso di Moresco. Si esplorano, in questo senso, sia le fasi in cui si ricostruisce l’oggetto dell’epica come sostanza del mondo e totalità in sé completa, sia gli ordini retorico-stilistici attraverso i quali ciò si realizza all’interno di un contesto costituito dall’assemblaggio prosastico. Il capitolo successivo, il nono, prova a fare chiarezza a proposito del più complesso e probabilmente importante oggetto della diegesi moreschiana, il processo di de-individuazione e attualizzazione paradossale di enti ed eventi che l’autore chiama “increazione”. Le fasi di redazione di questo studio hanno coinciso con i passaggi conclusivi della composizione e della pubblicazione degli Increati, a cui è dedicato il decimo e ultimo capitolo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/133729
URN:NBN:IT:UNIPI-133729