L’ipertiroidismo e la malattia renale cronica (MRC) sono due delle patologie più comuni nel gatto anziano. A causa dell’aumento della velocità di filtrazione glomerulare (GFR) e della diminuzione della massa muscolare, l’ipertiroidismo porta ad una diminuzione della creatinina sierica (sCr). Questo può mascherare una eventuale MRC concomitante, che può manifestarsi in seguito all’inizio della terapia. La dimetilarginina simmetrica (SDMA) è un nuovo biomarker renale precoce, indipendente dalla massa muscolare, che potrebbe quindi risultare utile per diagnosticare una malattia renale in corso di ipertiroidismo. L’obiettivo di questo studio era di valutare se l’SDMA fosse influenzata dall’ipertiroidismo e se la sua concentrazione variasse in seguito a terapia con metimazolo. Si voleva inoltre valutare se l’SDMA potesse essere un biomarker valido per individuare precocemente i pazienti che avrebbero sviluppato MRC iperazotemica dopo la terapia con metimazolo. Sono stati inclusi 24 gatti ipertiroidei [tiroxina totale sierica (T4) > 40 mmol/L] con sCr normale (<1.8 mg/dL). Diciotto gatti sani, di età superiore a 7 anni, con T4 normale e sCr >1.8 mg/dL sono stati reclutati come gruppo di controllo. Sono stati analizzati i dati relativi a esame fisico, esame emocromocitometrico, biochimica sierica e concentrazioni di T4. L’SDMA è stata misurata sul siero avanzato dalle analisi precedenti stoccato a -20°C fino al momento della misurazione. Le misurazioni dell’SDMA sono state eseguite su campioni di siero prelevati al momento della diagnosi di ipertiroidismo e in seguito al trattamento con metimazolo, dai 14 giorni ai 3 mesi dopo l’inizio della terapia; è stato ottenuto un follow-up per 10/24 gatti ipertiroidei. L’SDMA è stata misurata mediante un metodica immunoenzimatica validata (IDEXX SDMA test). I gatti ipertiroidei sono risultati più anziani (p=0.001) e con un peso corporeo inferiore (p<0.0001) rispetto ai gatti del gruppo di controllo. Nei gatti ipertiroidei la sCr è risultata correlata positivamente con l’SDMA, sia alla diagnosi che dopo il trattamento, sebbene la correlazione sia risultata più forte dopo il trattamento (r=0.49, p=0.01 vs r=0.82, p=0.005). Non è stata individuata nessuna correlazione tra SDMA e T4 alla diagnosi (r=-0.32, p=0.12). Nei gatti ipertiroidei, il peso corporeo non è risultato correlato con la sCr né con l’SDMA. La sCr non è risultata differente tra il gruppo ipertiroidei alla diagnosi e il gruppo controllo (p=0.3). La creatinina sierica (p=0.006) e il peso corporeo (p=0.015) sono aumentati in seguito al terapia. Non sono state individuate differenze tra l’SDMA nei gatti ipertiroidei e nei gatti di controllo sia alla diagnosi (p=0.11) che dopo il trattamento (p=0.28); tuttavia, l’SDMA è diminuita in 7/10 gatti in seguito alla terapia. Sei gatti ipertiroidei avevano SDMA superiore all’intervallo di riferimento alla diagnosi. In questi 6 gatti il follow-up dopo il trattamento era disponibile solo per 2; in entrambi, alla normalizzazione dello stato tiroideo, la sCr è lievemente aumentata e l’SDMA è diminuita. Secondo i risultati di questo studio l’ipertiroidismo felino non sembra influenzare indipendentemente la concentrazione di SDMA. La correlazione tra SDMA e creatinina è stata confermata anche nella popolazione di gatti ipertiroidei. Sono necessari ulteriori studi per definire con maggior precisione il ruolo dell’SDMA come biomarker di MRC nei gatti ipertiroidei.
Hyperthyroidism and chronic kidney disease (CKD) are two of the most common disease in old-aged cat population. Hyperthyroidism leads to a decrease in serum creatinine (sCr) by increasing glomerular filtration rate (GFR) and decreasing body muscle mass. This can mask a concurrent CKD that might become evident after the onset of treatment. Symmetric dimethylarginine (SDMA) is a novel, early, renal biomarker independent of body muscle mass, therefore it might be a useful marker of renal disease in hyperthyroid cats. The aim of this study was to evaluate if SDMA was affected by hyperthyroidism and if it would change after methimazole treatment. Moreover, the aim was also to evaluate if SDMA could be a valuable biomarker for the early detection of patients that would develop CKD after methimazole treatment. Twenty-four hyperthyroid cats [serum total thyroxin (T4) >40 mmol/L] with normal sCr (<1.8 mg/dL) were included. Eighteen healthy cats, older than 7 years, with normal T4 and sCr <1.8 mg/dL were enrolled as control group. Data about physical exam, emogram, serum biochemistry and T4 concentrations were evaluated. SDMA was measured on the left over serum from previous analyzes and stored at -20°C. SDMA measurement was performed on serum samples collected at the time of diagnosis of hyperthyroidism and after methimazole treatment between 14 days to 3 months days after start of treatment; follow-up was available for 10/24 hyperthyroid cats. SDMA was measured using a validated immunoassay (IDEXX SDMA test). Hyperthyroid cats were older (p=0.001) and had a lower body weight (BW) (p<0.0001) than control cats. In hyperthyroid cats sCr was positively correlated with SDMA both at diagnosis and after treatment, but correlation was stronger after treatment (r=0.49, p=0.01 vs r=0.82, p=0.005). No correlation was found between SDMA and T4 at diagnosis (r=-0.32; p=0.12). In hyperthyroid cats BW was not correlated with sCr, nor with SDMA. There was no difference for sCr between hyperthyroid cats and controls at diagnosis (p=0.3). Creatinine (p=0.006) and BW (p=0.015) significantly increased after treatment. No difference was found when comparing SDMA in hyperthyroid and control cats both at diagnosis (p=0.11) and after treatment (p=0.28); however, SDMA decrease in 7/10 cats after treatment. Six hyperthyroid cats had SDMA value higher than reference range at diagnosis. In these cats follow-up after treatment was available for 2/6 only; in both these 2 cats when T4 was normal sCr was slightly increased and SDMA was decreased. Based on this study results feline hyperthyroidism seems not to influence SDMA concentration by itself. Correlation between SDMA and creatinine was confirmed also in hyperthyroid population. Further studies are needed to better define the role of SDMA as biomarker of CKD in hyperthyroid cats.
Dimetilarginina simmetrica (SDMA) nei gatti ipertiroidei
2019
Abstract
L’ipertiroidismo e la malattia renale cronica (MRC) sono due delle patologie più comuni nel gatto anziano. A causa dell’aumento della velocità di filtrazione glomerulare (GFR) e della diminuzione della massa muscolare, l’ipertiroidismo porta ad una diminuzione della creatinina sierica (sCr). Questo può mascherare una eventuale MRC concomitante, che può manifestarsi in seguito all’inizio della terapia. La dimetilarginina simmetrica (SDMA) è un nuovo biomarker renale precoce, indipendente dalla massa muscolare, che potrebbe quindi risultare utile per diagnosticare una malattia renale in corso di ipertiroidismo. L’obiettivo di questo studio era di valutare se l’SDMA fosse influenzata dall’ipertiroidismo e se la sua concentrazione variasse in seguito a terapia con metimazolo. Si voleva inoltre valutare se l’SDMA potesse essere un biomarker valido per individuare precocemente i pazienti che avrebbero sviluppato MRC iperazotemica dopo la terapia con metimazolo. Sono stati inclusi 24 gatti ipertiroidei [tiroxina totale sierica (T4) > 40 mmol/L] con sCr normale (<1.8 mg/dL). Diciotto gatti sani, di età superiore a 7 anni, con T4 normale e sCr >1.8 mg/dL sono stati reclutati come gruppo di controllo. Sono stati analizzati i dati relativi a esame fisico, esame emocromocitometrico, biochimica sierica e concentrazioni di T4. L’SDMA è stata misurata sul siero avanzato dalle analisi precedenti stoccato a -20°C fino al momento della misurazione. Le misurazioni dell’SDMA sono state eseguite su campioni di siero prelevati al momento della diagnosi di ipertiroidismo e in seguito al trattamento con metimazolo, dai 14 giorni ai 3 mesi dopo l’inizio della terapia; è stato ottenuto un follow-up per 10/24 gatti ipertiroidei. L’SDMA è stata misurata mediante un metodica immunoenzimatica validata (IDEXX SDMA test). I gatti ipertiroidei sono risultati più anziani (p=0.001) e con un peso corporeo inferiore (p<0.0001) rispetto ai gatti del gruppo di controllo. Nei gatti ipertiroidei la sCr è risultata correlata positivamente con l’SDMA, sia alla diagnosi che dopo il trattamento, sebbene la correlazione sia risultata più forte dopo il trattamento (r=0.49, p=0.01 vs r=0.82, p=0.005). Non è stata individuata nessuna correlazione tra SDMA e T4 alla diagnosi (r=-0.32, p=0.12). Nei gatti ipertiroidei, il peso corporeo non è risultato correlato con la sCr né con l’SDMA. La sCr non è risultata differente tra il gruppo ipertiroidei alla diagnosi e il gruppo controllo (p=0.3). La creatinina sierica (p=0.006) e il peso corporeo (p=0.015) sono aumentati in seguito al terapia. Non sono state individuate differenze tra l’SDMA nei gatti ipertiroidei e nei gatti di controllo sia alla diagnosi (p=0.11) che dopo il trattamento (p=0.28); tuttavia, l’SDMA è diminuita in 7/10 gatti in seguito alla terapia. Sei gatti ipertiroidei avevano SDMA superiore all’intervallo di riferimento alla diagnosi. In questi 6 gatti il follow-up dopo il trattamento era disponibile solo per 2; in entrambi, alla normalizzazione dello stato tiroideo, la sCr è lievemente aumentata e l’SDMA è diminuita. Secondo i risultati di questo studio l’ipertiroidismo felino non sembra influenzare indipendentemente la concentrazione di SDMA. La correlazione tra SDMA e creatinina è stata confermata anche nella popolazione di gatti ipertiroidei. Sono necessari ulteriori studi per definire con maggior precisione il ruolo dell’SDMA come biomarker di MRC nei gatti ipertiroidei.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/134249
URN:NBN:IT:UNIPR-134249