La ricerca si caratterizza per l’uso di strumenti e tecniche di strutturazione dei problemi a supporto del processo di piano nell’ambito della ricerca di soluzioni ad un problema di carattere generale, il rischio sismico. Il lavoro è strutturato in tre parti distinte. La prima parte della tesi è dedicata ad una breve argomentazione relativa alla visione del processo di piano come un processo di decisione a cui prendono parte diversi stakeholders ed in cui è fondamentale la fase iniziale di strutturazione del problema decisionale. Viene presentata una overview sulle tecniche di strutturazione del problema più utilizzate, con particolare riferimento alla Strategic Option Development Analysis, adottata anche nell’applicazione presentata. La seconda parte affronta i caratteri generali di un tema intorno al quale negli ultimi anni si sta discutendo in diversi domini di ricerca, il tema della resilienza delle città. La letteratura analizzata evidenzia come il governo dei sistemi urbani e territoriali debba tenere in conto i caratteri resilienti degli stessi, individuando per essi strategie di rafforzamento, in quanto vengono riconosciuti come la chiave di volta per lo sviluppo del territorio, sia in senso generale e legato alle dinamiche di sviluppo economico che a fronte della necessità di convivere con i rischi naturali. La terza parte della tesi è infine dedicata alla sperimentazione di una tecnica di strutturazione dei problemi, la Strategic Option Development Analysis già citata, rispetto al problema decisionale della mitigazione del Rischio Sismico in un contesto territoriale di riferimento, la Val d’Agri, sistema di piccoli insediamenti dell’Appennino Meridionale. Tale ultima parte si suddivide in tre macro-capitoli: il primo legato ad una presentazione del contesto territoriale di riferimento, il secondo al processo partecipativo sviluppato per applicare la SODA, il terzo dedicato allo sviluppo della strategia di risoluzione della problematica individuata con gli strumenti della SODA. Il lavoro di ricerca così strutturato persegue l’obiettivo di testare una tra le possibili tecniche di strutturazione dei problemi all’interno di un processo decisionale collettivo, relativo ad un tema di carattere pubblico, come sono generalmente i processi di piano. Il risultato raggiunto è sintetizzato nella definizione di una strategia di risoluzione del problema strutturato durante il processo. Tale strategia, come si riprenderà nelle conclusioni, viene definita una strategia di governance del problema, in quanto essa non fa strettamente riferimento ad uno strumento di attuazione delle sue linee di intervento, ma rappresenta piuttosto un modo di concepire il rischio sismico e, per conviverci, adottare comportamenti di mitigazione dello stesso nell’intero ciclo di gestione del rischio ed in diversi campi della vita collettiva; in tal senso, la governance del problema viene definita per il piano, ma si colloca non solo al suo interno: va oltre, diventando leit motif di una azione multi-attore, in cui ciascun decisore può e deve trovare la forma ed il modo in cui declinare tale strategia all’interno dei suoi strumenti. Infine, l’attore principe al cuore del meccanismo che muove il processo è la collettività stessa, collettività che deve prendere consapevolezza del problema ed imparare a confrontarsi con esso per poterlo fronteggiare.

Metodologie di strutturazione del problema: applicazione alla prevenzione del Rischio Sismico nei piccoli centri dell'Appennino Meridionale

2013

Abstract

La ricerca si caratterizza per l’uso di strumenti e tecniche di strutturazione dei problemi a supporto del processo di piano nell’ambito della ricerca di soluzioni ad un problema di carattere generale, il rischio sismico. Il lavoro è strutturato in tre parti distinte. La prima parte della tesi è dedicata ad una breve argomentazione relativa alla visione del processo di piano come un processo di decisione a cui prendono parte diversi stakeholders ed in cui è fondamentale la fase iniziale di strutturazione del problema decisionale. Viene presentata una overview sulle tecniche di strutturazione del problema più utilizzate, con particolare riferimento alla Strategic Option Development Analysis, adottata anche nell’applicazione presentata. La seconda parte affronta i caratteri generali di un tema intorno al quale negli ultimi anni si sta discutendo in diversi domini di ricerca, il tema della resilienza delle città. La letteratura analizzata evidenzia come il governo dei sistemi urbani e territoriali debba tenere in conto i caratteri resilienti degli stessi, individuando per essi strategie di rafforzamento, in quanto vengono riconosciuti come la chiave di volta per lo sviluppo del territorio, sia in senso generale e legato alle dinamiche di sviluppo economico che a fronte della necessità di convivere con i rischi naturali. La terza parte della tesi è infine dedicata alla sperimentazione di una tecnica di strutturazione dei problemi, la Strategic Option Development Analysis già citata, rispetto al problema decisionale della mitigazione del Rischio Sismico in un contesto territoriale di riferimento, la Val d’Agri, sistema di piccoli insediamenti dell’Appennino Meridionale. Tale ultima parte si suddivide in tre macro-capitoli: il primo legato ad una presentazione del contesto territoriale di riferimento, il secondo al processo partecipativo sviluppato per applicare la SODA, il terzo dedicato allo sviluppo della strategia di risoluzione della problematica individuata con gli strumenti della SODA. Il lavoro di ricerca così strutturato persegue l’obiettivo di testare una tra le possibili tecniche di strutturazione dei problemi all’interno di un processo decisionale collettivo, relativo ad un tema di carattere pubblico, come sono generalmente i processi di piano. Il risultato raggiunto è sintetizzato nella definizione di una strategia di risoluzione del problema strutturato durante il processo. Tale strategia, come si riprenderà nelle conclusioni, viene definita una strategia di governance del problema, in quanto essa non fa strettamente riferimento ad uno strumento di attuazione delle sue linee di intervento, ma rappresenta piuttosto un modo di concepire il rischio sismico e, per conviverci, adottare comportamenti di mitigazione dello stesso nell’intero ciclo di gestione del rischio ed in diversi campi della vita collettiva; in tal senso, la governance del problema viene definita per il piano, ma si colloca non solo al suo interno: va oltre, diventando leit motif di una azione multi-attore, in cui ciascun decisore può e deve trovare la forma ed il modo in cui declinare tale strategia all’interno dei suoi strumenti. Infine, l’attore principe al cuore del meccanismo che muove il processo è la collettività stessa, collettività che deve prendere consapevolezza del problema ed imparare a confrontarsi con esso per poterlo fronteggiare.
19-mag-2013
Italiano
Las Casas, Giuseppe B.
Murgante, Beniamino
Paolillo, Pier Luigi
Santini, Luisa
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/134377
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-134377