L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio della nostra ricerca era quello di esplorare le più recenti ibridazioni fra “l’immagine manipolata” e la “documentazione del vero” e, in senso lato, fra cinema “artefatto” e cinema “dal vero”. La ricerca svolta è stata quindi impostata come un’indagine sulla modificazione della costruzione e della percezione dell’immagine in atto anche alla luce delle nuove tecnologie digitali. In questo ho preferito un’azione di osservazione di fatti e prodotti in mutazione nel loro svolgersi a un taglio tendente a stabilire una teoria del documentario animato. Abbiamo potuto seguire così diverse sfaccettature di un innovato rapporto fra reale e realtà virtuale nella narrazione filmica. A questo fine abbiamo svolto un’indagine sulle produzioni cinematografiche emblematiche del rapporto vero/artefatto in una ricerca sulle nuove frontiere al riguardo dell’ibridazione fra documentario e cinema d’animazione. Partecipando a convegni e festival, esaminando diversi film, interagendo con i realizzatori di film mediante interviste e incontri ho potuto toccare con mano ed entrare in un fatto cinematografico in evoluzione. Cerchiamo quindi qui di affrontare la ricostruzione e la creazione in modi piu' o meno veritieri, secondo i fini e l’inclinazione del documentarista, mediante le tecniche del cinema d’animazione. Nell'epoca delle creazioni iperrealistiche di immagini virtuali, potrebbe essere atto quasi meno adulterato il disegnare o generare artificialmente le immagini, e persino manifestare una propria interpretazione soggettiva di una questione contemporanea reale. Da questo punto di vista ci concentriamo qui soprattutto sui motivi che possono indurre un regista a ricorrere alle tecniche e ai linguaggi del cinema d’animazione per documentare eventi reali. Prendiamo quindi in considerazione qualche caso esemplare di documentario animato.
DOCUMENTAZIONE ANIMATA DELLA REALTÀ - Motivazioni di espressione e modalità di percezione. Case studies.
2010
Abstract
L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio della nostra ricerca era quello di esplorare le più recenti ibridazioni fra “l’immagine manipolata” e la “documentazione del vero” e, in senso lato, fra cinema “artefatto” e cinema “dal vero”. La ricerca svolta è stata quindi impostata come un’indagine sulla modificazione della costruzione e della percezione dell’immagine in atto anche alla luce delle nuove tecnologie digitali. In questo ho preferito un’azione di osservazione di fatti e prodotti in mutazione nel loro svolgersi a un taglio tendente a stabilire una teoria del documentario animato. Abbiamo potuto seguire così diverse sfaccettature di un innovato rapporto fra reale e realtà virtuale nella narrazione filmica. A questo fine abbiamo svolto un’indagine sulle produzioni cinematografiche emblematiche del rapporto vero/artefatto in una ricerca sulle nuove frontiere al riguardo dell’ibridazione fra documentario e cinema d’animazione. Partecipando a convegni e festival, esaminando diversi film, interagendo con i realizzatori di film mediante interviste e incontri ho potuto toccare con mano ed entrare in un fatto cinematografico in evoluzione. Cerchiamo quindi qui di affrontare la ricostruzione e la creazione in modi piu' o meno veritieri, secondo i fini e l’inclinazione del documentarista, mediante le tecniche del cinema d’animazione. Nell'epoca delle creazioni iperrealistiche di immagini virtuali, potrebbe essere atto quasi meno adulterato il disegnare o generare artificialmente le immagini, e persino manifestare una propria interpretazione soggettiva di una questione contemporanea reale. Da questo punto di vista ci concentriamo qui soprattutto sui motivi che possono indurre un regista a ricorrere alle tecniche e ai linguaggi del cinema d’animazione per documentare eventi reali. Prendiamo quindi in considerazione qualche caso esemplare di documentario animato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/135871
URN:NBN:IT:UNIPI-135871