Il rapporto tra impianti produttivi e paesaggio è complesso e spesso conflittuale. Considerando l’accezione di paesaggio promossa dalla Convenzione europea del paesaggio, le interferenze con il contesto coinvolgono sia la dimensione ambientale, sia la sfera estetico-percettiva, generando ricadute anche sulla sfera sociale. Quello dell’industria agroalimentare è uno dei settori dove si registrano le interferenze più acute con il paesaggio, per questioni localizzative, funzionali e di coerenza tra l’immagine della fabbrica e i valori aziendali. In particolare, l’analisi è condotta in Emilia-Romagna, dove il comparto svolge un ruolo rilevante in termini economici, sociali e “percettivi”. Dall’indagine della letteratura emerge che gli strumenti disponibili per valutare e migliorare la compatibilità paesaggistica degli impianti produttivi sono ancora limitati, settoriali e focalizzati su singole problematiche. Quindi lo studio tenta di coniugare in un unico strumento la valutazione degli impatti ambientali, estetico-percettivi e sociali delle fabbriche sul paesaggio. Applicabile sia agli impianti esistenti che a quelli di nuova costruzione, la metodica sviluppata: individua gli impatti ricorrenti dei siti industriali sulle diverse componenti del paesaggio; poi, adottando le procedure tipiche dei protocolli di certificazione della sostenibilità degli edifici, determina un sistema di crediti utili a misurare gli impatti nel loro complesso. Parallelamente viene realizzato un repertorio di buone pratiche, selezionando insediamenti produttivi considerati virtuosi per l’applicazione di strategie di mitigazione paesaggistica; questo alimenta una libreria di tattiche generali di mitigazione. Infine, combinando il Sistema di crediti e il Repertorio di buone pratiche, viene sviluppato un protocollo operativo, testato sugli edifici dell’azienda Orogel. Il principale risultato della ricerca è un protocollo per valutare e proporre azioni di miglioramento della compatibilità paesaggistica dei siti produttivi, in grado di assistere le aziende nella definizione di specifiche strategie progettuali in base alle proprie preferenze di immagine, disponibilità economiche ed esigenze funzionali, coerentemente con i valori di cui si fanno portatrici.

La compatibilità paesaggistica degli insediamenti produttivi. Strategie di mitigazione degli impatti per l'agroalimentare in Emilia-Romagna

2020

Abstract

Il rapporto tra impianti produttivi e paesaggio è complesso e spesso conflittuale. Considerando l’accezione di paesaggio promossa dalla Convenzione europea del paesaggio, le interferenze con il contesto coinvolgono sia la dimensione ambientale, sia la sfera estetico-percettiva, generando ricadute anche sulla sfera sociale. Quello dell’industria agroalimentare è uno dei settori dove si registrano le interferenze più acute con il paesaggio, per questioni localizzative, funzionali e di coerenza tra l’immagine della fabbrica e i valori aziendali. In particolare, l’analisi è condotta in Emilia-Romagna, dove il comparto svolge un ruolo rilevante in termini economici, sociali e “percettivi”. Dall’indagine della letteratura emerge che gli strumenti disponibili per valutare e migliorare la compatibilità paesaggistica degli impianti produttivi sono ancora limitati, settoriali e focalizzati su singole problematiche. Quindi lo studio tenta di coniugare in un unico strumento la valutazione degli impatti ambientali, estetico-percettivi e sociali delle fabbriche sul paesaggio. Applicabile sia agli impianti esistenti che a quelli di nuova costruzione, la metodica sviluppata: individua gli impatti ricorrenti dei siti industriali sulle diverse componenti del paesaggio; poi, adottando le procedure tipiche dei protocolli di certificazione della sostenibilità degli edifici, determina un sistema di crediti utili a misurare gli impatti nel loro complesso. Parallelamente viene realizzato un repertorio di buone pratiche, selezionando insediamenti produttivi considerati virtuosi per l’applicazione di strategie di mitigazione paesaggistica; questo alimenta una libreria di tattiche generali di mitigazione. Infine, combinando il Sistema di crediti e il Repertorio di buone pratiche, viene sviluppato un protocollo operativo, testato sugli edifici dell’azienda Orogel. Il principale risultato della ricerca è un protocollo per valutare e proporre azioni di miglioramento della compatibilità paesaggistica dei siti produttivi, in grado di assistere le aziende nella definizione di specifiche strategie progettuali in base alle proprie preferenze di immagine, disponibilità economiche ed esigenze funzionali, coerentemente con i valori di cui si fanno portatrici.
30-mar-2020
Università degli Studi di Bologna
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