La tesi è composta di due parti. La prima (“Questioni”) affronta le questioni teoriche e storico-critiche legate alla forma collettiva, così come essa si è sviluppata nel teatro europeo novecentesco e contemporaneo. Un’attenzione particolare è rivolta al panorama italiano, dove la forma-gruppo costituisce una persistenza a partire dagli anni Sessanta del Novecento, con la nascita e il consolidamento del teatro di ricerca e sperimentazione. La seconda parte (“Esperienze”) consta di tre capitoli monografici, dedicati ad altrettante formazioni di gruppo italiane nate a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, e tuttora attive: la Socìetas Raffaello Sanzio (Cesena), in particolare in riferimento al ciclo produttivo della Tragedia Endogonidia; il Teatro delle Albe (Ravenna), con un’attenzione specifica al lavoro sul territorio e alla pedagogia teatrale; la Compagnia Sud Costa Occidentale diretta da Emma Dante (Palermo), rispetto agli spettacoli della “Trilogia palermitana”. La Conclusione raccoglie quindi gli spunti critici emersi dal dialogo con la biliografia esistente e dallo studio delle tre realtà esaminate, per proporre una griglia di lettura del teatro italiano contemporaneo che, attraverso il riferimento alle esperienze collettive, formula in maniera nuova alcune questioni storiografiche fondamentali, a partire dalla definizione di regia e di sistema teatrale.
LIBERTA’ E DURATA. SPAZI COLLETTIVI DI RICERCA NEL TEATRO ITALIANO CONTEMPORANEO
2006
Abstract
La tesi è composta di due parti. La prima (“Questioni”) affronta le questioni teoriche e storico-critiche legate alla forma collettiva, così come essa si è sviluppata nel teatro europeo novecentesco e contemporaneo. Un’attenzione particolare è rivolta al panorama italiano, dove la forma-gruppo costituisce una persistenza a partire dagli anni Sessanta del Novecento, con la nascita e il consolidamento del teatro di ricerca e sperimentazione. La seconda parte (“Esperienze”) consta di tre capitoli monografici, dedicati ad altrettante formazioni di gruppo italiane nate a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, e tuttora attive: la Socìetas Raffaello Sanzio (Cesena), in particolare in riferimento al ciclo produttivo della Tragedia Endogonidia; il Teatro delle Albe (Ravenna), con un’attenzione specifica al lavoro sul territorio e alla pedagogia teatrale; la Compagnia Sud Costa Occidentale diretta da Emma Dante (Palermo), rispetto agli spettacoli della “Trilogia palermitana”. La Conclusione raccoglie quindi gli spunti critici emersi dal dialogo con la biliografia esistente e dallo studio delle tre realtà esaminate, per proporre una griglia di lettura del teatro italiano contemporaneo che, attraverso il riferimento alle esperienze collettive, formula in maniera nuova alcune questioni storiografiche fondamentali, a partire dalla definizione di regia e di sistema teatrale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/136865
URN:NBN:IT:UNIPI-136865