Lateres Signati Graeci è un progetto editoriale di carattere archeologico, topografico ed epigrafico che ha come obiettivo la realizzazione di un corpus di tutte le iscrizioni (impressioni, graffiti, dipinti) in greco e latino su materiale laterizio o opus doliare (mattoni, tegole, coppi, terrecotte architettoniche – antefisse, cornici, lastre campana –, tubi fittili, grandi contenitori – pithoi/dolia, pelves, mortaria – e sarcofagi) raccolte nella Grecia insulare e peninsulare, in un arco temporale compreso tra l’età tardo-arcaica e la tarda antichità. I bolli laterizi costituiscono un importante indicatore cronologico e topografico soprattutto se considerati nel loro contesto di rinvenimento. Possono fornire informazioni sulla natura pubblica e/o privata degli edifici in cui erano posti in opera, sullo status dei proprietari/produttori dei quali riportano il nome, sul processo produttivo dei laterizi in fabbrica e sulla loro distribuzione nei mercati. In linea generale, tra i risultati raggiunti attraverso lo studio sistematico dei bolli laterizi del Peloponneso, si distinguono: 1) una ricostruzione storica per fasi della pratica della bollatura dalla sua introduzione nelle officine del Peloponneso alla diffusione nello spazio e nel tempo; 2) il riconoscimento di funzioni e significati dei timbri del mondo greco continentale, ad oggi ancora poco chiari; 3) la realizzazione di una prosopografia degli agenti economici – proprietari, gestori delle fabbriche, imprenditori, operai e committenti – operanti nel Peloponneso, in particolare a Corinto e a Sparta in età ellenistica e romana, che erano coinvolti nel processo di produzione, vendita e distribuzione dei laterizi, attraverso la ricostruzione del loro status giuridico, degli investimenti, e dei loro contatti commerciali; 4) una maggiore comprensione delle relazioni economico-giuridiche che intercorrevano tra lo Stato e il produttore, e tra il produttore e la committenza, espresse dalle possibili formule contrattuali indicate sui bolli (ad es. locatio-conductio operis); 5) una ricostruzione delle reti commerciali, nelle quali erano inseriti i prodotti laterizi, della destinazione di questi ultimi nei cantieri edilizi, con particolare attenzione ai centri urbani di Sparta per l’età classica ed ellenistica e di Corinto per l’età imperiale e tardoantica; 6) un’analisi dei singoli complessi edilizi, attraverso la lettura delle diverse fasi costruttive – dalla realizzazione ex novo agli interventi di consolidamento/restauro sistematici o occasionali di strutture già esistenti –, capace di integrare la documentazione archeologica nota; 7) un accrescimento conoscitivo sulla fisionomia architettonica e monumentale delle poleis peloponnesiache, derivante dalla menzione sui bolli di edifici non noti dalle fonti letterarie o archeologiche. 8) più in generale, la ricostruzione della filiera economica dei cantieri legata ai laterizi e documentabile attraverso i bolli. Il presente lavoro viene proposto come nuovo strumento di ricerca destinato agli studiosi di antichità, di archeologia e topografia, di storia ed epigrafia, realizzato secondo un’aggiornata metodologia di catalogazione, di analisi e presentazione dei dati. Il corpus dei bolli del Peloponneso viene sotto forma di un indice ragionato delle attestazioni, raccolte secondo un criterio regionale e distribuite in ordine alfabetico: Acaia, Arcadia, Argolide, Corinzia, Elide, Laconia e Messenia. A ognuna delle serie documentate corrisponde lo scioglimento delle attestazioni, il contesto di rinvenimento e, ove possibile, la cronologia. Questo lavoro presenta, in particolare, lo studio analitico e comparativo di due grandi contesti del Peloponneso, Corinto e Sparta, dei quali sono analizzati tutti i bolli disponibili, editi e inediti. Le sezioni dedicate allo studio delle due poleis, Corinto prima, Sparta poi, sono speculari e si possono distinguere in quattro parti. 1) Il Catalogo dei bolli raccoglie sotto forma di corpus i dati relativi alle attestazioni, sia dal punto di vista archeologico del supporto sia da quello epigrafico e paleografico del bollo. 2) La Prosopografia dei bolli è una sezione in cui vengono presi in esame le serie, i tipi e le varianti documentate dallo spoglio o dallo studio di archivio e/o magazzino, e nella quale viene analizzate la natura pubblica e/o privata delle matrici, dal punto di vista epigrafico e prosopografico. 3) Nella Distribuzione dei bolli laterizi viene presentata dal punto di vista archeologico e topografico la disposizione dei laterizi nello spazio urbano ed extraurbano di Corinto e Sparta. I bolli sono discussi per contesto di rinvenimento, e le serie individuate sono messe in relazione con le fasi costruttive degli edifici di provenienza, e nel tentativo di attribuire la destinazione delle produzioni che essi contrassegnavano a determinati complessi edilizi. 4) L’Analisi delle produzioni si configura come una sezione di sintesi, nella quale vengono raccolte alcune considerazioni sulle categorie individuate. Si fornisce, dunque, un quadro generale del sistema di produzione, vendita, distribuzione e posa in opera a Corinto e Sparta, tra età classica ellenistica e romana. Seguono a conclusione di ognuna delle sezioni urbane esaminate un Indice generale delle attestazioni, che sintetizza i dati raccolti in catalogo, un Indice delle parole greche, latine e degli emblemi e delle Tavole sinottiche con lo spolvero vettoriale delle serie, dei tipi e delle varianti documentate. Infine, viene dedicato spazio al corpus completo dei bolli laterizi del Peloponneso, cui seguono delle note conclusive, nelle quali viene fornita una panoramica completa delle attestazioni.

Lateres signati graeci. Per un corpus dei bolli su opus doliare del Peloponneso dall'età arcaica all'età tardoantica.

2020

Abstract

Lateres Signati Graeci è un progetto editoriale di carattere archeologico, topografico ed epigrafico che ha come obiettivo la realizzazione di un corpus di tutte le iscrizioni (impressioni, graffiti, dipinti) in greco e latino su materiale laterizio o opus doliare (mattoni, tegole, coppi, terrecotte architettoniche – antefisse, cornici, lastre campana –, tubi fittili, grandi contenitori – pithoi/dolia, pelves, mortaria – e sarcofagi) raccolte nella Grecia insulare e peninsulare, in un arco temporale compreso tra l’età tardo-arcaica e la tarda antichità. I bolli laterizi costituiscono un importante indicatore cronologico e topografico soprattutto se considerati nel loro contesto di rinvenimento. Possono fornire informazioni sulla natura pubblica e/o privata degli edifici in cui erano posti in opera, sullo status dei proprietari/produttori dei quali riportano il nome, sul processo produttivo dei laterizi in fabbrica e sulla loro distribuzione nei mercati. In linea generale, tra i risultati raggiunti attraverso lo studio sistematico dei bolli laterizi del Peloponneso, si distinguono: 1) una ricostruzione storica per fasi della pratica della bollatura dalla sua introduzione nelle officine del Peloponneso alla diffusione nello spazio e nel tempo; 2) il riconoscimento di funzioni e significati dei timbri del mondo greco continentale, ad oggi ancora poco chiari; 3) la realizzazione di una prosopografia degli agenti economici – proprietari, gestori delle fabbriche, imprenditori, operai e committenti – operanti nel Peloponneso, in particolare a Corinto e a Sparta in età ellenistica e romana, che erano coinvolti nel processo di produzione, vendita e distribuzione dei laterizi, attraverso la ricostruzione del loro status giuridico, degli investimenti, e dei loro contatti commerciali; 4) una maggiore comprensione delle relazioni economico-giuridiche che intercorrevano tra lo Stato e il produttore, e tra il produttore e la committenza, espresse dalle possibili formule contrattuali indicate sui bolli (ad es. locatio-conductio operis); 5) una ricostruzione delle reti commerciali, nelle quali erano inseriti i prodotti laterizi, della destinazione di questi ultimi nei cantieri edilizi, con particolare attenzione ai centri urbani di Sparta per l’età classica ed ellenistica e di Corinto per l’età imperiale e tardoantica; 6) un’analisi dei singoli complessi edilizi, attraverso la lettura delle diverse fasi costruttive – dalla realizzazione ex novo agli interventi di consolidamento/restauro sistematici o occasionali di strutture già esistenti –, capace di integrare la documentazione archeologica nota; 7) un accrescimento conoscitivo sulla fisionomia architettonica e monumentale delle poleis peloponnesiache, derivante dalla menzione sui bolli di edifici non noti dalle fonti letterarie o archeologiche. 8) più in generale, la ricostruzione della filiera economica dei cantieri legata ai laterizi e documentabile attraverso i bolli. Il presente lavoro viene proposto come nuovo strumento di ricerca destinato agli studiosi di antichità, di archeologia e topografia, di storia ed epigrafia, realizzato secondo un’aggiornata metodologia di catalogazione, di analisi e presentazione dei dati. Il corpus dei bolli del Peloponneso viene sotto forma di un indice ragionato delle attestazioni, raccolte secondo un criterio regionale e distribuite in ordine alfabetico: Acaia, Arcadia, Argolide, Corinzia, Elide, Laconia e Messenia. A ognuna delle serie documentate corrisponde lo scioglimento delle attestazioni, il contesto di rinvenimento e, ove possibile, la cronologia. Questo lavoro presenta, in particolare, lo studio analitico e comparativo di due grandi contesti del Peloponneso, Corinto e Sparta, dei quali sono analizzati tutti i bolli disponibili, editi e inediti. Le sezioni dedicate allo studio delle due poleis, Corinto prima, Sparta poi, sono speculari e si possono distinguere in quattro parti. 1) Il Catalogo dei bolli raccoglie sotto forma di corpus i dati relativi alle attestazioni, sia dal punto di vista archeologico del supporto sia da quello epigrafico e paleografico del bollo. 2) La Prosopografia dei bolli è una sezione in cui vengono presi in esame le serie, i tipi e le varianti documentate dallo spoglio o dallo studio di archivio e/o magazzino, e nella quale viene analizzate la natura pubblica e/o privata delle matrici, dal punto di vista epigrafico e prosopografico. 3) Nella Distribuzione dei bolli laterizi viene presentata dal punto di vista archeologico e topografico la disposizione dei laterizi nello spazio urbano ed extraurbano di Corinto e Sparta. I bolli sono discussi per contesto di rinvenimento, e le serie individuate sono messe in relazione con le fasi costruttive degli edifici di provenienza, e nel tentativo di attribuire la destinazione delle produzioni che essi contrassegnavano a determinati complessi edilizi. 4) L’Analisi delle produzioni si configura come una sezione di sintesi, nella quale vengono raccolte alcune considerazioni sulle categorie individuate. Si fornisce, dunque, un quadro generale del sistema di produzione, vendita, distribuzione e posa in opera a Corinto e Sparta, tra età classica ellenistica e romana. Seguono a conclusione di ognuna delle sezioni urbane esaminate un Indice generale delle attestazioni, che sintetizza i dati raccolti in catalogo, un Indice delle parole greche, latine e degli emblemi e delle Tavole sinottiche con lo spolvero vettoriale delle serie, dei tipi e delle varianti documentate. Infine, viene dedicato spazio al corpus completo dei bolli laterizi del Peloponneso, cui seguono delle note conclusive, nelle quali viene fornita una panoramica completa delle attestazioni.
12-giu-2020
Italiano
Papi, Emanuele
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/137725
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-137725