La tesi si propone, tramite l'analisi delle versioni francesi (sottotitolate e doppiate) di 11 film italiani, di stabilire l'importanza della dimensione pragmatica nel dialogo filmico e la sua resa nel processo traduttivo audiovisivo. In particolare, i fenomeni presi in considerazione sono le strategie di politesse (Brown e Levinson), i relationèmes (Kerbrat-Orecchioni), gli atti linguistici (Austin e Searle) e i fenomeni di mitigazione, negoziazione e inasprimento degli scambi verbali. Gli aspetti linguistici analizzati sono: gli appellativi, le formule di cortesia, i petits mots, alcune strutture sintattiche e gli elementi dialettali. L'analisi mette in luce una serie di tendenze delle versioni di arrivo, alcune delle quali altre sono da attribuire ai limiti pratici del doppiaggio e del sottotitolaggio (riduzione), altre sono dovute a differenze a livello sociolinguistico e contrastivo tra l'italiano e il francese (riduzione degli appellativi, standardizzazione delle varietà diatopiche o sostituzione con varietà diastratiche, etc.), altre ancora a tendenze tipiche del processo traduttivo (esplicitazione, aumento dell'auto-implicazione del soggetto parlante). In generale, spesso le versioni francesi tendono all'aumento della conflittualità dell'originale e della distanza tra gli interlocutori, cosa che rischia di compromettere il senso degli scambi linguistici interessati. L'attenzione verso gli aspetti pragmatici dei dialoghi filmici sembra quindi essere indispensabile per la corretta traduzione degli stessi.
La dimension pragmatique du discours dans la traduction filmique
2007
Abstract
La tesi si propone, tramite l'analisi delle versioni francesi (sottotitolate e doppiate) di 11 film italiani, di stabilire l'importanza della dimensione pragmatica nel dialogo filmico e la sua resa nel processo traduttivo audiovisivo. In particolare, i fenomeni presi in considerazione sono le strategie di politesse (Brown e Levinson), i relationèmes (Kerbrat-Orecchioni), gli atti linguistici (Austin e Searle) e i fenomeni di mitigazione, negoziazione e inasprimento degli scambi verbali. Gli aspetti linguistici analizzati sono: gli appellativi, le formule di cortesia, i petits mots, alcune strutture sintattiche e gli elementi dialettali. L'analisi mette in luce una serie di tendenze delle versioni di arrivo, alcune delle quali altre sono da attribuire ai limiti pratici del doppiaggio e del sottotitolaggio (riduzione), altre sono dovute a differenze a livello sociolinguistico e contrastivo tra l'italiano e il francese (riduzione degli appellativi, standardizzazione delle varietà diatopiche o sostituzione con varietà diastratiche, etc.), altre ancora a tendenze tipiche del processo traduttivo (esplicitazione, aumento dell'auto-implicazione del soggetto parlante). In generale, spesso le versioni francesi tendono all'aumento della conflittualità dell'originale e della distanza tra gli interlocutori, cosa che rischia di compromettere il senso degli scambi linguistici interessati. L'attenzione verso gli aspetti pragmatici dei dialoghi filmici sembra quindi essere indispensabile per la corretta traduzione degli stessi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/138006
URN:NBN:IT:UNIPI-138006