La tesi percorre i fascicoli della rivista «Il Politecnico», diretta da Elio Vittorini dal 1945 al 1947, adottando come lente di ingrandimento gli aspetti che manifestano una significativa apertura all immagine; si scopre così che l articolato contesto fotogiornalistico italiano e americano che fa da sfondo ai fogli del periodico, l ampio apparato illustrativo (e fotografico in particolare), l originale apporto del grafico Albe Steiner possono essere assunti come i poli di riferimento per la lettura di un attivismo vittoriniano che, pur nella apparente distanza dalla produzione narrativa dell autore, mostra non pochi punti di contatto con i tratti distintivi della sua poetica e con le sue più moderne e feconde intuizioni.
«Il Politecnico»: progetto e storia di una narrazione visiva
2019
Abstract
La tesi percorre i fascicoli della rivista «Il Politecnico», diretta da Elio Vittorini dal 1945 al 1947, adottando come lente di ingrandimento gli aspetti che manifestano una significativa apertura all immagine; si scopre così che l articolato contesto fotogiornalistico italiano e americano che fa da sfondo ai fogli del periodico, l ampio apparato illustrativo (e fotografico in particolare), l originale apporto del grafico Albe Steiner possono essere assunti come i poli di riferimento per la lettura di un attivismo vittoriniano che, pur nella apparente distanza dalla produzione narrativa dell autore, mostra non pochi punti di contatto con i tratti distintivi della sua poetica e con le sue più moderne e feconde intuizioni.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/138587
URN:NBN:IT:UNICT-138587