La recente disponibilità di nuovi cristalli scintillanti basati sul Bromuro di Lantanio, che presentano, rispetto agli altri, un'intensa luce di scintillazione, congiuntamente ai progressi nella realizzazione dei fotomoltiplicatori sensibili alla posizione, permettono di realizzare delle gamma camere di nuova concezione. Grazie infatti alle caratteristiche del cristallo e dei fotomoltiplicatori, è possibile ottenere una risoluzione spaziale paragonabile a dispositivi più complessi e costosi, come quelli basati sulle matrici di cristalli. Dalla loro prima realizzazione le gamma camere sono state utilizzate insieme ad un'elettronica che, con un approccio efficace consente di ottenere l'informazione circa la posizione dell'interazione primaria del $\gamma$ emesso dal radiofarmaco sommando tutti i contributi dei singoli anodi. Sebbene questo sia un'approccio che rende il sistema di lettura relativamente semplice, viene preclusa la possibilità di analizzare ed intervenire sulle differenze di guadagno del tubo e sulla ricostruzione della posizione dell'interazione con tecniche diverse da quella del baricentro. In questo studio dottorale ho approfondito il problema e realizzato un'elettronica basata su integrati facilmente reperibili sul mercato che consente non solo di adattarsi ai diversi radioisotopi, che presentano differenti energie di emissione, ma elabora i segnali degli anodi in modo distinto, utilizzando dei componenti discreti. Ho posto quindi una particolare cura nella loro selezione e nella realizzazione dei PCB, al fine di ottimizzarne le prestazioni. La possibilità di accedere a tutta l'informazione fornita dalla gamma camera, consente non solo l'analisi dei fattori che influenzano le caratteristiche finali, ma getta le basi per una rivisitazione delle tecniche finora utilizzate per la ricostruzione delle immagini.
Sistemi di lettura per fotomoltiplicatori multi-anodo
2009
Abstract
La recente disponibilità di nuovi cristalli scintillanti basati sul Bromuro di Lantanio, che presentano, rispetto agli altri, un'intensa luce di scintillazione, congiuntamente ai progressi nella realizzazione dei fotomoltiplicatori sensibili alla posizione, permettono di realizzare delle gamma camere di nuova concezione. Grazie infatti alle caratteristiche del cristallo e dei fotomoltiplicatori, è possibile ottenere una risoluzione spaziale paragonabile a dispositivi più complessi e costosi, come quelli basati sulle matrici di cristalli. Dalla loro prima realizzazione le gamma camere sono state utilizzate insieme ad un'elettronica che, con un approccio efficace consente di ottenere l'informazione circa la posizione dell'interazione primaria del $\gamma$ emesso dal radiofarmaco sommando tutti i contributi dei singoli anodi. Sebbene questo sia un'approccio che rende il sistema di lettura relativamente semplice, viene preclusa la possibilità di analizzare ed intervenire sulle differenze di guadagno del tubo e sulla ricostruzione della posizione dell'interazione con tecniche diverse da quella del baricentro. In questo studio dottorale ho approfondito il problema e realizzato un'elettronica basata su integrati facilmente reperibili sul mercato che consente non solo di adattarsi ai diversi radioisotopi, che presentano differenti energie di emissione, ma elabora i segnali degli anodi in modo distinto, utilizzando dei componenti discreti. Ho posto quindi una particolare cura nella loro selezione e nella realizzazione dei PCB, al fine di ottimizzarne le prestazioni. La possibilità di accedere a tutta l'informazione fornita dalla gamma camera, consente non solo l'analisi dei fattori che influenzano le caratteristiche finali, ma getta le basi per una rivisitazione delle tecniche finora utilizzate per la ricostruzione delle immagini.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/139140
URN:NBN:IT:UNIROMA3-139140