Presso Palazzo Schifanoia, storica sede dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, è conservata un’inedita collezione egizia che rientra nel quadro dell’egittomania ottocentesca diffusasi in Europa dopo le prime spedizioni scientifiche in Egitto. La raccolta deve la sua formazione alle donazioni arrivate intorno alla metà del XIX secolo da cittadini ferraresi che avevano scelto la Valle del Nilo come luogo dove risiedere o come semplice meta esotica di un viaggio. I reperti, tutti provenienti dal mercato antiquario, presentano quindi una grande eterogeneità di contesti – funerari, cultuali e domestici – e di datazione, andando dal Predinastico al periodo greco-romano. L’ elaborato si compone di cinque sezioni. La prima prevede due capitoli introduttivi in cui si raccontano la storia della formazione dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara e le biografie dei sei donatori individuati della collezione egizia. La seconda parte comprende lo studio di tutti i documenti d’archivio inediti inerenti l’acquisizione dei reperti egizi e ogni vicenda relativa alla loro successiva vita ferrarese. Poi, prima del catalogo degli oggetti che occupa la porzione più vasta del lavoro, il capitolo 4 presenta considerazioni conclusive che, da un lato, inquadrano la raccolta di Palazzo Schifanoia nel contesto del collezionismo italiano ed europeo del XIX secolo, individuandone peculiarità e caratteristiche comuni; dall’altro, propone soluzioni di musealizzazione e valorizzazione del museo. Infine, un apparato accessorio di tavole illustra in maniera più schematica alcune informazioni fornite nel corpo della tesi.
La collezione egizia di Palazzo Schifanoia a Ferrara
2020
Abstract
Presso Palazzo Schifanoia, storica sede dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara, è conservata un’inedita collezione egizia che rientra nel quadro dell’egittomania ottocentesca diffusasi in Europa dopo le prime spedizioni scientifiche in Egitto. La raccolta deve la sua formazione alle donazioni arrivate intorno alla metà del XIX secolo da cittadini ferraresi che avevano scelto la Valle del Nilo come luogo dove risiedere o come semplice meta esotica di un viaggio. I reperti, tutti provenienti dal mercato antiquario, presentano quindi una grande eterogeneità di contesti – funerari, cultuali e domestici – e di datazione, andando dal Predinastico al periodo greco-romano. L’ elaborato si compone di cinque sezioni. La prima prevede due capitoli introduttivi in cui si raccontano la storia della formazione dei Musei Civici di Arte Antica di Ferrara e le biografie dei sei donatori individuati della collezione egizia. La seconda parte comprende lo studio di tutti i documenti d’archivio inediti inerenti l’acquisizione dei reperti egizi e ogni vicenda relativa alla loro successiva vita ferrarese. Poi, prima del catalogo degli oggetti che occupa la porzione più vasta del lavoro, il capitolo 4 presenta considerazioni conclusive che, da un lato, inquadrano la raccolta di Palazzo Schifanoia nel contesto del collezionismo italiano ed europeo del XIX secolo, individuandone peculiarità e caratteristiche comuni; dall’altro, propone soluzioni di musealizzazione e valorizzazione del museo. Infine, un apparato accessorio di tavole illustra in maniera più schematica alcune informazioni fornite nel corpo della tesi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
relazione_attivita_svolte_pubblicazioni_mancini.pdf
embargo fino al 31/07/2060
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
604.61 kB
Formato
Adobe PDF
|
604.61 kB | Adobe PDF | |
Tesi_Mancini.pdf
embargo fino al 31/07/2060
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
54.65 MB
Formato
Adobe PDF
|
54.65 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/139473
URN:NBN:IT:UNIPI-139473