La tesi consiste in uno studio di tipo storico, critico e stilistico del Rifacimento dell’Innamoramento de’ Orlando di Francesco Berni. Il primo capitolo esamina le diverse fasi della tormentata vicenda editoriale che hanno portato a una prima pubblicazione di un testo in parte manomesso, a Milano nel 1542, e successivamente alla stampa dell’edizione veneziana del 1545 contenente il restauro delle prime 82 ottave del I canto. La ricostruzione degli avvenimenti e delle personalità coinvolte nella pubblicazione offre una lettura in parte inedita rispetto alle ipotesi finora proposte. Particolare attenzione viene dedicata al ruolo di primo piano svolto nella travagliata vicenda editoriale del poema da Pietro Aretino, nel periodo dal 1539 al 1545, cioè negli anni dei preparativi e della stampa del Rifacimento. Il secondo capitolo analizza la funzione del proemio del romanzo cavalleresco, a partire dai predecessori dell’Inamoramento fino a Berni. Confrontandosi in particolare con l’Orlando furioso, momento decisivo per la trasformazione del prologo, il Narratore del Rifacimento utilizza lo spazio degli esordi dei singoli canti per stravolgere il contenuto ideologico e morale del poema boiardesco. In questo modo Berni dimostra di aver recepito la novità strutturale del personaggio-Narratore del Furioso con singolare precocità rispetto al successivo dibattito intorno al romanzo cavalleresco e al processo di canonizzazione del capolavoro di Ariosto. La trasformazione in chiave moralistica dei valori e degli ideali cortesi dei quali l’Inamoramento è espressione prevede una sostanziale alterazione dell’argomento principale del poema: l’innamoramento del paladino Orlando per Angelica. Il trattamento che nella riscrittura viene riservato alla tematica amorosa e alle sue connessioni con la sfera del femminile è argomento del terzo capitolo, il quale si propone di confrontare la posizione berniana su alcuni temi centrali del dibattito contemporaneo (la natura di Amore, il ruolo della donna, ecc.) con quella espressa da autori come Castiglione, Bembo, Vida e lo stesso Ariosto. In questo caso, come in quello dei proemi che trattano questioni di morale, appare determinante l’influenza esercitata su Berni dall’ideologia religiosa di Gian Matteo Giberti. All’esame dei cambiamenti stilistici e retorici, nonché all’indagine sui modi di impiego dei classici nella riscrittura, è dedicato un paragrafo della Nota al testo. Questa discute inoltre le molteplici problematiche da risolvere al fine di una futura edizione integrale e commentata del poema, tra le quali si segnalano, per la loro rilevanza: la scelta dell’edizione del Rifacimento da mettere a testo, le questioni relative alla stampa dell’Inamoramento utilizzato da Berni e la disposizione dell’ipotesto boiardesco nello specchio della pagina, la complessa vicenda delle ottave interpolate da Gian Alberto Albicante. Il saggio di commento del I canto verifica i diversi livelli del testo sui quali Berni agisce per riscrivere il poema: particolare attenzione viene posta alle componenti intertestuali, stilistiche e retoriche della riscrittura, non adeguatamente scrutate nei precedenti tentativi di edizione.
«La santita comincia dalle mani»: il Rifacimento dell'Inamoramento de Orlando di Francesco Berni
2020
Abstract
La tesi consiste in uno studio di tipo storico, critico e stilistico del Rifacimento dell’Innamoramento de’ Orlando di Francesco Berni. Il primo capitolo esamina le diverse fasi della tormentata vicenda editoriale che hanno portato a una prima pubblicazione di un testo in parte manomesso, a Milano nel 1542, e successivamente alla stampa dell’edizione veneziana del 1545 contenente il restauro delle prime 82 ottave del I canto. La ricostruzione degli avvenimenti e delle personalità coinvolte nella pubblicazione offre una lettura in parte inedita rispetto alle ipotesi finora proposte. Particolare attenzione viene dedicata al ruolo di primo piano svolto nella travagliata vicenda editoriale del poema da Pietro Aretino, nel periodo dal 1539 al 1545, cioè negli anni dei preparativi e della stampa del Rifacimento. Il secondo capitolo analizza la funzione del proemio del romanzo cavalleresco, a partire dai predecessori dell’Inamoramento fino a Berni. Confrontandosi in particolare con l’Orlando furioso, momento decisivo per la trasformazione del prologo, il Narratore del Rifacimento utilizza lo spazio degli esordi dei singoli canti per stravolgere il contenuto ideologico e morale del poema boiardesco. In questo modo Berni dimostra di aver recepito la novità strutturale del personaggio-Narratore del Furioso con singolare precocità rispetto al successivo dibattito intorno al romanzo cavalleresco e al processo di canonizzazione del capolavoro di Ariosto. La trasformazione in chiave moralistica dei valori e degli ideali cortesi dei quali l’Inamoramento è espressione prevede una sostanziale alterazione dell’argomento principale del poema: l’innamoramento del paladino Orlando per Angelica. Il trattamento che nella riscrittura viene riservato alla tematica amorosa e alle sue connessioni con la sfera del femminile è argomento del terzo capitolo, il quale si propone di confrontare la posizione berniana su alcuni temi centrali del dibattito contemporaneo (la natura di Amore, il ruolo della donna, ecc.) con quella espressa da autori come Castiglione, Bembo, Vida e lo stesso Ariosto. In questo caso, come in quello dei proemi che trattano questioni di morale, appare determinante l’influenza esercitata su Berni dall’ideologia religiosa di Gian Matteo Giberti. All’esame dei cambiamenti stilistici e retorici, nonché all’indagine sui modi di impiego dei classici nella riscrittura, è dedicato un paragrafo della Nota al testo. Questa discute inoltre le molteplici problematiche da risolvere al fine di una futura edizione integrale e commentata del poema, tra le quali si segnalano, per la loro rilevanza: la scelta dell’edizione del Rifacimento da mettere a testo, le questioni relative alla stampa dell’Inamoramento utilizzato da Berni e la disposizione dell’ipotesto boiardesco nello specchio della pagina, la complessa vicenda delle ottave interpolate da Gian Alberto Albicante. Il saggio di commento del I canto verifica i diversi livelli del testo sui quali Berni agisce per riscrivere il poema: particolare attenzione viene posta alle componenti intertestuali, stilistiche e retoriche della riscrittura, non adeguatamente scrutate nei precedenti tentativi di edizione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/139527
URN:NBN:IT:UNIPI-139527