Gli esiti dell’indagine si discostano di molto dai più diffusi stereotipi. Acquisite e analizzate le preferenze espresse da 1000 individui, risultano ribaltati i paradigmi socio-culturali dominanti. La trasferibilità del brand Unesco è scemata.Se, da un lato, è stato ed è rilevante vettore di immagine e di visibilità positiva del Territorio, dall’altro le misure attuate e comunque ritenute necessarie a mantenere e migliorare le condizioni di eccellenza del sito sono state e restano circoscritte all’alveo delle tutele, senza produrre effettive ricadute economiche. Sicchè, il riconoscimento UNESCO non ha inciso sullo sviluppo produttivo dell’Area geografica interessata e tale circostanza si traduce in una perdita di valore economico del Paesaggio. E’ poi emersa l’inadeguatezza dell’attuale disposto normativo in tema di imposta di soggiorno: per la destinazione dei relativi proventi, sono differenti gli ambiti, di certo più aderenti alle dinamiche territoriali, che sono invocati dai cittadini a dispetto di quel che prevede la legislazione corrente e delle determinazioni assunte dai decisori pubblici. Altresì, il Paesaggio agrario della Costa d’Amalfi è assolutamente e indissolubilmente ancorato ai monoteismi colturali. Limone e vite concentrano l’attenzione e l’enfasi della totalità degli intervistati e, nel contempo, la popolazione si mostra refrattaria alla considerazione di sforzi pubblici e privati eventualmente diretti a produzioni diverse da quelle identitarie. Affiora così il divario tra filosofia locale e sovranazionale, atteso che l’Europa chiede a gran voce la diversificazione colturale quale pratica agricola benefica per l’ambiente, da premiare economicamente. Ma, in siffatta disparità di credo, ecco rivelarsi il Terrazzamento, sistema di difesa agroambientale e architrave paesaggistico che modella il volto della Costiera, quale fattore di congiunzione glocale, capace di allineare le ragioni e le istanze della comunità locale alle logiche di governo sovrastatale.

Tutela del territorio e valutazione d’impatto dei sistemi agricoli sostenibili nella Costiera Amalfitana

2017

Abstract

Gli esiti dell’indagine si discostano di molto dai più diffusi stereotipi. Acquisite e analizzate le preferenze espresse da 1000 individui, risultano ribaltati i paradigmi socio-culturali dominanti. La trasferibilità del brand Unesco è scemata.Se, da un lato, è stato ed è rilevante vettore di immagine e di visibilità positiva del Territorio, dall’altro le misure attuate e comunque ritenute necessarie a mantenere e migliorare le condizioni di eccellenza del sito sono state e restano circoscritte all’alveo delle tutele, senza produrre effettive ricadute economiche. Sicchè, il riconoscimento UNESCO non ha inciso sullo sviluppo produttivo dell’Area geografica interessata e tale circostanza si traduce in una perdita di valore economico del Paesaggio. E’ poi emersa l’inadeguatezza dell’attuale disposto normativo in tema di imposta di soggiorno: per la destinazione dei relativi proventi, sono differenti gli ambiti, di certo più aderenti alle dinamiche territoriali, che sono invocati dai cittadini a dispetto di quel che prevede la legislazione corrente e delle determinazioni assunte dai decisori pubblici. Altresì, il Paesaggio agrario della Costa d’Amalfi è assolutamente e indissolubilmente ancorato ai monoteismi colturali. Limone e vite concentrano l’attenzione e l’enfasi della totalità degli intervistati e, nel contempo, la popolazione si mostra refrattaria alla considerazione di sforzi pubblici e privati eventualmente diretti a produzioni diverse da quelle identitarie. Affiora così il divario tra filosofia locale e sovranazionale, atteso che l’Europa chiede a gran voce la diversificazione colturale quale pratica agricola benefica per l’ambiente, da premiare economicamente. Ma, in siffatta disparità di credo, ecco rivelarsi il Terrazzamento, sistema di difesa agroambientale e architrave paesaggistico che modella il volto della Costiera, quale fattore di congiunzione glocale, capace di allineare le ragioni e le istanze della comunità locale alle logiche di governo sovrastatale.
6-dic-2017
Italiano
Università degli Studi di Napoli Federico II
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
CERCIELLO_RENNA_TESI_DOTTORATO_XXX_CICLO.pdf

accesso solo da BNCF e BNCR

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.78 MB
Formato Adobe PDF
1.78 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/140426
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNINA-140426