Il presente lavoro costituisce un contributo allo studio della necropoli di c.da Mossa di Fermo, un contesto marchigiano dell'età del Ferro, quasi del tutto inedito. Si propone una classificazione tipologica dell'intero patrimonio di reperti archeologici, frutto delle campagne di scavo condotte tra il 1968 e il 2000. Segue un inquadramento cronologico e culturale del contesto attraverso una scansione in fasi dell'intero periodo d'utilizzo del sepolcreto, dai decenni centrali dell'VIII a tutto il VI sec. a.C. Viene presa in esame la prassi funeraria attraverso l'analisi del rito, la definizione di categorie di corredo e la loro distribuzione topografica. Sono, inoltre, prese in esame le dinamiche sociali del gruppo fermano derivanti dallo studio incrociato della documentazione di scavo e della stratigrafia orizzontale del sepolcreto. Tutti i reperti sono documentati graficamente e sono descritti in un apposito catalogo. Tale contributo ha permesso, in primo luogo, di ottenere una sequenza crono-tipologica per ciò che concerne le fasi recenti dell'età del Ferro che può rappresentare un valido caposaldo per l’area medio-adriatica. È stato, altresì, possibile gettare nuova luce su uno dei problemi più dibattuti in seno alla comunità scientifica: quello degli esiti culturali di Fermo alla fine dell'VIII sec. a.C., permettendo di smentire l'idea, ormai consolidatasi in letteratura, di un totale riassorbimento dell'elemento villanoviano nel locale sostrato piceno. Lo studio del contesto ha permesso, infatti, di riconoscere uno sviluppo autonomo di Fermo nelle fasi recenti dell'età del Ferro, che seleziona e accoglie determinati influssi da parte dell'ambiente adriatico, pur restando tenacemente ancorato alle proprie tradizioni di chiara ascendenza villanoviana.
Fermo (FM). La necropoli di c.da Mossa.
2018
Abstract
Il presente lavoro costituisce un contributo allo studio della necropoli di c.da Mossa di Fermo, un contesto marchigiano dell'età del Ferro, quasi del tutto inedito. Si propone una classificazione tipologica dell'intero patrimonio di reperti archeologici, frutto delle campagne di scavo condotte tra il 1968 e il 2000. Segue un inquadramento cronologico e culturale del contesto attraverso una scansione in fasi dell'intero periodo d'utilizzo del sepolcreto, dai decenni centrali dell'VIII a tutto il VI sec. a.C. Viene presa in esame la prassi funeraria attraverso l'analisi del rito, la definizione di categorie di corredo e la loro distribuzione topografica. Sono, inoltre, prese in esame le dinamiche sociali del gruppo fermano derivanti dallo studio incrociato della documentazione di scavo e della stratigrafia orizzontale del sepolcreto. Tutti i reperti sono documentati graficamente e sono descritti in un apposito catalogo. Tale contributo ha permesso, in primo luogo, di ottenere una sequenza crono-tipologica per ciò che concerne le fasi recenti dell'età del Ferro che può rappresentare un valido caposaldo per l’area medio-adriatica. È stato, altresì, possibile gettare nuova luce su uno dei problemi più dibattuti in seno alla comunità scientifica: quello degli esiti culturali di Fermo alla fine dell'VIII sec. a.C., permettendo di smentire l'idea, ormai consolidatasi in letteratura, di un totale riassorbimento dell'elemento villanoviano nel locale sostrato piceno. Lo studio del contesto ha permesso, infatti, di riconoscere uno sviluppo autonomo di Fermo nelle fasi recenti dell'età del Ferro, che seleziona e accoglie determinati influssi da parte dell'ambiente adriatico, pur restando tenacemente ancorato alle proprie tradizioni di chiara ascendenza villanoviana.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/142832
URN:NBN:IT:UNINA-142832