I principi di liberalizzazione e tutela della concorrenza delineati dai Trattati dell’Unione Europea hanno imposto per i singoli stati membri l’avvio di un processo di privatizzazione delle imprese nazionali. In un periodo di crisi finanziaria e di ingresso di nuove tipologie di investitori (i.e. Fondi sovrani), l’abbandono del controllo dell’azionariato pubblico in imprese strategiche, ha comportato la necessità, da parte dei singoli paesi membri, di emanare normative a protezione dei propri “campioni nazionali”. Tuttavia, tali normative mal si conciliano con i principi imposti dai Trattati UE, tanto da essere, in numerosi casi, oggetto di procedure di infrazione della Corte di Giustizia. Il presente elaborato tenta di ricostruire questo processo, attraverso l’analisi delle varie normative varate dal Governo, per ultima quella introdotta con dl 21 del 2012, tese all’adozione di poteri speciali dello Stato nella governance di imprese strategiche, valutando la loro compatibilità con i principi comunitari. Infine si valuta se gli ultimi provvedimenti varati in materia contribuiscano a riconoscere allo Stato un suo nuovo ruolo di regolatore del mercato.

I poteri speciali dello Stato nella crisi finanziaria

2016

Abstract

I principi di liberalizzazione e tutela della concorrenza delineati dai Trattati dell’Unione Europea hanno imposto per i singoli stati membri l’avvio di un processo di privatizzazione delle imprese nazionali. In un periodo di crisi finanziaria e di ingresso di nuove tipologie di investitori (i.e. Fondi sovrani), l’abbandono del controllo dell’azionariato pubblico in imprese strategiche, ha comportato la necessità, da parte dei singoli paesi membri, di emanare normative a protezione dei propri “campioni nazionali”. Tuttavia, tali normative mal si conciliano con i principi imposti dai Trattati UE, tanto da essere, in numerosi casi, oggetto di procedure di infrazione della Corte di Giustizia. Il presente elaborato tenta di ricostruire questo processo, attraverso l’analisi delle varie normative varate dal Governo, per ultima quella introdotta con dl 21 del 2012, tese all’adozione di poteri speciali dello Stato nella governance di imprese strategiche, valutando la loro compatibilità con i principi comunitari. Infine si valuta se gli ultimi provvedimenti varati in materia contribuiscano a riconoscere allo Stato un suo nuovo ruolo di regolatore del mercato.
13-lug-2016
Italiano
Bani, Elisabetta
Della Cananea, Giacinto
Ammannati, Laura
Pizzanelli, Giovanna
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/142917
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-142917