In questo studio abbiamo analizzato da un punto di vista matematico il metodo per la valutazione dell’età dentaria proposto da Demirjian et al. evidenziandone alcune significative ed importanti incongruenze. Come rilevato dalla nostra discussione, le principali contraddizioni nell’uso di questo sistema sono rappresentate dall'evoluzione temporale paradossale di alcuni elementi dentari per quanto riguarda le epoche della loro maturazione, nonché l'eccessiva discretizzazione degli stadi maturativi (causando notevoli differenze medie) e la scarsa affidabilità dei punteggi medi proposti. Pertanto, a causa dell'imprecisione risultante dall'applicazione del metodo di DEM, l'errore condotto dal valutatore, anche se esperto nella stima dell'età, conduce a una significativa sovrastima o sottostima se confrontato con l'età reale. Inoltre, poiché i metodi basati sugli esami radiologici della crescita scheletrica adottano intervalli di classe di età che non sono coerenti con le età determinate con il metodo di Demirjian per la maturazione dentale, dovrebbe essere considerato con attenzione l'adozione congiunta di tali metodiche sia nelle procedure di asilo che in quelle forensi. In conclusione, i nostri risultati suggeriscono che la metodologia proposta da Demirjian non è raccomandabile in particolare nel contesto forense, anche quando integrato con altri metodi come raggi X del polso e della clavicola. Data l'emergenza correlata agli arrivi massivi di migranti, vi è un urgente bisogno di definire standard internazionali nonché protocolli di valutazione condivisi nel modo più accurato possibile al fine di rispettare le soglie per la determinazione dell'età. Tenendo presente come prima regola il rispetto della dignità della persona e la tutela del minore; un obiettivo primario è l'istituzione di protocolli standardizzati su una rigorosa e affidabile base scientifica tale da ridurre il margine di variazione in tutti quei i casi in cui l'età riguarda i minori.

Su alcune discrepanze biocronologiche del metodo di Demirjian ai fini dell’imputabilità nei “grandi minori”

2016

Abstract

In questo studio abbiamo analizzato da un punto di vista matematico il metodo per la valutazione dell’età dentaria proposto da Demirjian et al. evidenziandone alcune significative ed importanti incongruenze. Come rilevato dalla nostra discussione, le principali contraddizioni nell’uso di questo sistema sono rappresentate dall'evoluzione temporale paradossale di alcuni elementi dentari per quanto riguarda le epoche della loro maturazione, nonché l'eccessiva discretizzazione degli stadi maturativi (causando notevoli differenze medie) e la scarsa affidabilità dei punteggi medi proposti. Pertanto, a causa dell'imprecisione risultante dall'applicazione del metodo di DEM, l'errore condotto dal valutatore, anche se esperto nella stima dell'età, conduce a una significativa sovrastima o sottostima se confrontato con l'età reale. Inoltre, poiché i metodi basati sugli esami radiologici della crescita scheletrica adottano intervalli di classe di età che non sono coerenti con le età determinate con il metodo di Demirjian per la maturazione dentale, dovrebbe essere considerato con attenzione l'adozione congiunta di tali metodiche sia nelle procedure di asilo che in quelle forensi. In conclusione, i nostri risultati suggeriscono che la metodologia proposta da Demirjian non è raccomandabile in particolare nel contesto forense, anche quando integrato con altri metodi come raggi X del polso e della clavicola. Data l'emergenza correlata agli arrivi massivi di migranti, vi è un urgente bisogno di definire standard internazionali nonché protocolli di valutazione condivisi nel modo più accurato possibile al fine di rispettare le soglie per la determinazione dell'età. Tenendo presente come prima regola il rispetto della dignità della persona e la tutela del minore; un obiettivo primario è l'istituzione di protocolli standardizzati su una rigorosa e affidabile base scientifica tale da ridurre il margine di variazione in tutti quei i casi in cui l'età riguarda i minori.
30-mar-2016
Italiano
Università degli Studi di Napoli Federico II
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