Lo scopo della tesi è analizzare l’organizzazione militare della repubblica di Siena nel periodo compreso tra la cacciata del “tiranno” Fabio Petrucci nel 1524, e la conquista della città da parte delle forze asburgo-medicee nel 1555. La storiografia ha da sempre presentato la repubblica di Siena come un caso rilevante di second-rank state che, rovinandosi finanziariamente con un ambizioso programma di costruzione di fortificazioni “alla moderna”, avrebbe contribuito alla propria fine. Un altro punto che gli studiosi hanno messo in evidenza è l’arretratezza dell’esercito senese e l’incapacità del governo di aggiornarlo secondo i nuovi modelli d’Oltralpe. A dispetto delle tesi dominanti nella storiografia, la ricerca dimostra che la repubblica di Siena non perse la guerra a causa dell’ambizioso programma edilizio promosso all’inizio degli anni Cinquanta del XVI secolo, e che il suo esercito non fosse affatto arretrato. Consapevole di non poter affrontare una guerra contro una grande potenza, il governo senese aveva creato un’organizzazione militare commisurata ai propri bisogni e capace di affrontare prevalentemente scontri di confine con gli Stati vicini.

L’organizzazione militare della repubblica di Siena, 1524-1555

2017

Abstract

Lo scopo della tesi è analizzare l’organizzazione militare della repubblica di Siena nel periodo compreso tra la cacciata del “tiranno” Fabio Petrucci nel 1524, e la conquista della città da parte delle forze asburgo-medicee nel 1555. La storiografia ha da sempre presentato la repubblica di Siena come un caso rilevante di second-rank state che, rovinandosi finanziariamente con un ambizioso programma di costruzione di fortificazioni “alla moderna”, avrebbe contribuito alla propria fine. Un altro punto che gli studiosi hanno messo in evidenza è l’arretratezza dell’esercito senese e l’incapacità del governo di aggiornarlo secondo i nuovi modelli d’Oltralpe. A dispetto delle tesi dominanti nella storiografia, la ricerca dimostra che la repubblica di Siena non perse la guerra a causa dell’ambizioso programma edilizio promosso all’inizio degli anni Cinquanta del XVI secolo, e che il suo esercito non fosse affatto arretrato. Consapevole di non poter affrontare una guerra contro una grande potenza, il governo senese aveva creato un’organizzazione militare commisurata ai propri bisogni e capace di affrontare prevalentemente scontri di confine con gli Stati vicini.
18-ago-2017
Italiano
Pacini, Arturo
Angiolini, Franco
Università degli Studi di Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/143258
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPI-143258