La ricerca si è sviluppata intorno al tema del rapporto tra il Partito comunista italiano e il processo d’integrazione europea. La scelta di indagare tale questione è nata dall’esigenza di ricercare un punto di osservazione originale che permettesse di studiare l’identità del partito da una prospettiva ben precisa, quella della sua relazione con il processo d’integrazione. L’analisi è stata condotta focalizzandosi su tutti quegli elementi che hanno contribuito alla formazione di un “discorso” sull’Europa da parte del partito, prima in senso nettamente antieuropeo e poi in una direzione pienamente europeista. Così, ampio spazio è stato dato agli atti ufficiali del partito, ai discorsi e alla memorialistica dei leader e degli intellettuali d’area che nel corso degli anni si sono resi protagonisti delle varie tappe del processo. Attraverso tale analisi si è potuto verificare come l’Europa si presentasse, al tempo stesso, come un elemento di legittimazione, ma anche di “spersonalizzazione” per il partito stesso. La ricerca – condotta su fonti archivistiche e documenti del partito, sugli atti parlamentari, sulla stampa, oltre che sulla letteratura esistente, tanto in ambito storiografico, quanto in quello della scienza politica e della storia del pensiero politico – ha consentito di offrire una sistematizzazione in una prospettiva di longue durée del rapporto oggetto della nostra analisi. Questo ha reso possibile individuare alcuni spunti interpretativi, almeno in parte, originali. La “scoperta” dell’Europa, da parte del partito, ha permesso un’articolazione dei suoi fini, attraverso un processo di path shaping che però non è riuscito, giunti sul finire degli anni ’80, a “salvare” il partito, se non rendendolo “altro da esso”. Il Pci, che per anni aveva rivendicato con orgoglio la propria diversità, doveva, abbandonando ogni proposito di terza via, accettare di“omologarsi” ai cugini socialdemocratici e l’Europa sarebbe stata il luogo di tale incontro.

La sinistra italiana e il processo d’integrazione europea: la transizione del Pci attraverso il suo discorso sull’Europa

2012

Abstract

La ricerca si è sviluppata intorno al tema del rapporto tra il Partito comunista italiano e il processo d’integrazione europea. La scelta di indagare tale questione è nata dall’esigenza di ricercare un punto di osservazione originale che permettesse di studiare l’identità del partito da una prospettiva ben precisa, quella della sua relazione con il processo d’integrazione. L’analisi è stata condotta focalizzandosi su tutti quegli elementi che hanno contribuito alla formazione di un “discorso” sull’Europa da parte del partito, prima in senso nettamente antieuropeo e poi in una direzione pienamente europeista. Così, ampio spazio è stato dato agli atti ufficiali del partito, ai discorsi e alla memorialistica dei leader e degli intellettuali d’area che nel corso degli anni si sono resi protagonisti delle varie tappe del processo. Attraverso tale analisi si è potuto verificare come l’Europa si presentasse, al tempo stesso, come un elemento di legittimazione, ma anche di “spersonalizzazione” per il partito stesso. La ricerca – condotta su fonti archivistiche e documenti del partito, sugli atti parlamentari, sulla stampa, oltre che sulla letteratura esistente, tanto in ambito storiografico, quanto in quello della scienza politica e della storia del pensiero politico – ha consentito di offrire una sistematizzazione in una prospettiva di longue durée del rapporto oggetto della nostra analisi. Questo ha reso possibile individuare alcuni spunti interpretativi, almeno in parte, originali. La “scoperta” dell’Europa, da parte del partito, ha permesso un’articolazione dei suoi fini, attraverso un processo di path shaping che però non è riuscito, giunti sul finire degli anni ’80, a “salvare” il partito, se non rendendolo “altro da esso”. Il Pci, che per anni aveva rivendicato con orgoglio la propria diversità, doveva, abbandonando ogni proposito di terza via, accettare di“omologarsi” ai cugini socialdemocratici e l’Europa sarebbe stata il luogo di tale incontro.
dic-2012
Italiano
JA Political science (General)
Schmidt, Prof. Vivien A.
Scuola IMT Alti Studi di Lucca
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Cirulli_phdthesis.pdf

accesso aperto

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.42 MB
Formato Adobe PDF
1.42 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/144787
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:IMTLUCCA-144787