La presente ricerca è stata incentrata sulla validazione dell’uso del pesce annuale Africano Nothobranchius furzeri come nuovo modello vertebrato per gli studi sull’invecchiamento, e nella sua applicazione in specifiche manipolazioni sperimentali in grado di modulare l’aspettativa di vita e la manifestazione dei tipici processi connessi al fenotipo senescente. A tale scopo abbiamo dimostrato che l’abbassamento della temperatura nell’ambiente di allevamento e la somministrazione per via orale di Resveratrolo (sostanza di origine vegetale nota per le sue proprietà antiossidanti) sono in grado di allungare significativamente l’aspettativa di vita e prevenire tanto il deterioramento istologico, quanto il declino cognitivo e la riduzione dell’efficienza motoria età-dipendente del nostro modello. Infine abbiamo dimostrato l’esistenza in natura di popolazioni distinte (“isolati”) di N. furzeri con diversa aspettativa di vita, da cui poter trarre informazioni importanti per successivi studi di genetica quantitativa, volti a identificare geni o gruppi di essi direttamente coinvolti nella modulazione dell’ aspettativa di vita del nostro modello vertebrato
Study of brain aging and life extension in a short-lived vertebrate
2007
Abstract
La presente ricerca è stata incentrata sulla validazione dell’uso del pesce annuale Africano Nothobranchius furzeri come nuovo modello vertebrato per gli studi sull’invecchiamento, e nella sua applicazione in specifiche manipolazioni sperimentali in grado di modulare l’aspettativa di vita e la manifestazione dei tipici processi connessi al fenotipo senescente. A tale scopo abbiamo dimostrato che l’abbassamento della temperatura nell’ambiente di allevamento e la somministrazione per via orale di Resveratrolo (sostanza di origine vegetale nota per le sue proprietà antiossidanti) sono in grado di allungare significativamente l’aspettativa di vita e prevenire tanto il deterioramento istologico, quanto il declino cognitivo e la riduzione dell’efficienza motoria età-dipendente del nostro modello. Infine abbiamo dimostrato l’esistenza in natura di popolazioni distinte (“isolati”) di N. furzeri con diversa aspettativa di vita, da cui poter trarre informazioni importanti per successivi studi di genetica quantitativa, volti a identificare geni o gruppi di essi direttamente coinvolti nella modulazione dell’ aspettativa di vita del nostro modello vertebratoFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/145607
URN:NBN:IT:UNIPI-145607