La Discinesia Ciliare Primaria (PCD) è una malattia autosomica recessiva caratterizzata dalla disfunzione delle cilia epiteliali che non si muovono correttamente. Essa è spesso causata da un difetto in una delle braccia di dineina, complessi proteici che collegano tra loro i microtubuli dell’assonema. La disfunzione ciliare produce problemi respiratori, puo’ dare origine ad asimmetria degli organi interni e, negli uomini, è talvolta causa di infertilità, in quanto il flagello degli spermatozoi presenta la stessa architettura interna delle cilia. La PCD è una malattia geneticamente eterogenea: la mutazione in uno solo dei geni che codificano per le proteine coinvolte nella struttura e nel funzionamento delle cilia puo’ alterare la fisiologia ciliare. Questo studio intende stimare la percentuale di ricorrenza di mutazioni in geni già identificati quali responsabili della PCD e di identificarne di nuovi per poter confermare la diagnosi nei pazienti che restano non caratterizzati geneticamente. L’intero esoma di una coorte di 65 individui appartenenti a 46 famiglie è stato sequenziato. Inoltre, utilizzando un pannello Haloplex personalizzato, contenente 640 geni ciliari quali bersaglio del sequenziamento, un totale di altri 96 pazienti è stato analizzato. Solo il 40% degli individui presi in esame presenta mutazioni patogeniche nei geni che causano la PCD. Questa percentuale differisce da quella stimata da un altro gruppo statunitense che ritiene invece che ben il 60% dei pazienti si possa caratterizzare grazie ai soli geni attualmente noti. In alcune famiglie (25%) sono stati individuati dei geni che, codificando per proteine coinvolte nella struttura e nel funzionamento delle cilia, sono ritenuti essere possibile causa di PCD. Essi verranno sottoposti a validazione funzionale. In circa il 3% degli individui sono state rilevate mutazioni nel gene CFTR. Questo porta a concludere che tali soggetti siano affetti da Fibrosi Cistica piuttosto che da PCD. In conclusione circa il 68% della coorte presa in esame è stato definito geneticamente, dacchè sono state reperite mutazioni patogeniche in geni noti o in buoni candidati. Tuttavia, per il rimanente 38% non è stato possibile raggiungere una diagnosi molecolare. La presenza di individui non ancora caratterizzati geneticamente (32%) dà adito alla formulazione di plurime ipotesi. La ricerca sulle ciliopatie rimane pertanto un settore di indagine interessante ed ampiamente ed ulteriormente studiabile.

Molecular Basis of Pri m ary Cilia ry Dyskinesia

2016

Abstract

La Discinesia Ciliare Primaria (PCD) è una malattia autosomica recessiva caratterizzata dalla disfunzione delle cilia epiteliali che non si muovono correttamente. Essa è spesso causata da un difetto in una delle braccia di dineina, complessi proteici che collegano tra loro i microtubuli dell’assonema. La disfunzione ciliare produce problemi respiratori, puo’ dare origine ad asimmetria degli organi interni e, negli uomini, è talvolta causa di infertilità, in quanto il flagello degli spermatozoi presenta la stessa architettura interna delle cilia. La PCD è una malattia geneticamente eterogenea: la mutazione in uno solo dei geni che codificano per le proteine coinvolte nella struttura e nel funzionamento delle cilia puo’ alterare la fisiologia ciliare. Questo studio intende stimare la percentuale di ricorrenza di mutazioni in geni già identificati quali responsabili della PCD e di identificarne di nuovi per poter confermare la diagnosi nei pazienti che restano non caratterizzati geneticamente. L’intero esoma di una coorte di 65 individui appartenenti a 46 famiglie è stato sequenziato. Inoltre, utilizzando un pannello Haloplex personalizzato, contenente 640 geni ciliari quali bersaglio del sequenziamento, un totale di altri 96 pazienti è stato analizzato. Solo il 40% degli individui presi in esame presenta mutazioni patogeniche nei geni che causano la PCD. Questa percentuale differisce da quella stimata da un altro gruppo statunitense che ritiene invece che ben il 60% dei pazienti si possa caratterizzare grazie ai soli geni attualmente noti. In alcune famiglie (25%) sono stati individuati dei geni che, codificando per proteine coinvolte nella struttura e nel funzionamento delle cilia, sono ritenuti essere possibile causa di PCD. Essi verranno sottoposti a validazione funzionale. In circa il 3% degli individui sono state rilevate mutazioni nel gene CFTR. Questo porta a concludere che tali soggetti siano affetti da Fibrosi Cistica piuttosto che da PCD. In conclusione circa il 68% della coorte presa in esame è stato definito geneticamente, dacchè sono state reperite mutazioni patogeniche in geni noti o in buoni candidati. Tuttavia, per il rimanente 38% non è stato possibile raggiungere una diagnosi molecolare. La presenza di individui non ancora caratterizzati geneticamente (32%) dà adito alla formulazione di plurime ipotesi. La ricerca sulle ciliopatie rimane pertanto un settore di indagine interessante ed ampiamente ed ulteriormente studiabile.
2016
Inglese
BERNARDI, Francesco
BARTOLONI, Lucia
BERNARDI, Francesco
Università degli Studi di Ferrara
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/145610
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIFE-145610