Il presente lavoro di tesi punta ad analizzare il settore automotive nel contesto dei paesi emergenti dell'Asia orientale: gli ASEAN–5 (Indonesia, Filippine, Malesia, Tailandia e Vietnam) e la Cina. Le motivazioni del lavoro derivano dall'importanza macroeconomica che il settore riveste nel contesto mondiale, e dell'investimento specifico che diversi paesi in via di sviluppo hanno fatto per la strutturazione di questa industria. In questo contesto, la regione analizzata rappresenta probabilmente la più interessante tra quelle in via di sviluppo. In primo luogo, perché essa costituisce la principale fonte di offerta e di domanda nel settore. Inoltre, perché essa costituisce un tipico esempio di regionalizzazione della produzione intorno ad alcuni centri produttivi di rilievo globale. Infine, perché al suo interno si sono date diverse importanti esperienze di politiche selettive per il settore (tra cui Cina e Tailandia) che però hanno dato luogo ad esiti differenti. Il lavoro ruota intorno a tre domande di ricerca. La prima riguarda la configurazione del settore automotive nella regione e se si possa parlare, più che di livello–paese o in ottica comparata, di una sua dimensione regionale. La seconda si interroga sulle determinanti delle performance del settore, al fine di capire se vi siano delle differenze intra–regionali. La terza vuole rintracciare se, come per le dinamiche economiche in generale, anche per quanto riguarda questa industria la Cina costituisca un caso a sé ed un potenziale modello di sviluppo alternativo per l'Asia orientale. Le domande di ricerca vengono trattate trasversalmente nei tre capitoli, i quali analizzano il settore sul piano macro, meso e micro. Per quanto riguarda la configurazione del settore nella regione, emerge da un lato che queste economie si trovano ad oggi in uno spazio produttivo integrato e, d'altro canto, che i diversi paesi rivestono un ruolo molto differenziato nella regione e su base mondiale, disegnando il quadro di un'area complessivamente forte, ma internamente caratterizzata dalla presenza di alcuni poli di attrazione e di altre economie al margine. Rispetto al secondo quesito di ricerca, si evidenzia chiaramente che la forma che l'industria dell'auto ha assunto oggi in tutti i paesi analizzati sia stata profondamente influenzata dal ruolo giocato dagli attori transnazionali dominanti nel settore. Tuttavia, il successo o meno delle economie e la possibilità per le loro imprese di ottenere buoni risultati sembra sia dovuto principalmente alla qualità dei rapporti che il contesto locale e le politiche sono in grado di sviluppare con tali attori, che su base micro si traduce in migliori performance per le imprese locali che gestiscono relazioni dirette di importazione ed esportazione. Nelle parti che ineriscono alla specificità dell'esperienza cinese, infine, rileva come, al di là dell'immenso mercato che essa rappresenta, ruolo fondamentale nel successo della Cina nel settore è stato rivestito dalle politiche selettive implementate dai governi a partire dagli anni Ottanta. Questi hanno infatti investito cospicuamente sull'automotive come volano di sviluppo, puntando in particolare su un numero limitato di campioni nazionali di proprietà pubblica e su un'interazione con gli attori esteri accuratamente pilotata e deliberatamente votata al trasferimento tecnologico e all'accumulo di risorse tecnologiche. A livello micro, questo si traduce in una caratterizzazione delle imprese più produttive che è diversa rispetto a quella della regione nel suo complesso, e che punta maggiormente sui vantaggi derivanti da forme di importazione diretta.

L'industria dell'auto in Cina e nei paesi emergenti dell'Asia orientale

2016

Abstract

Il presente lavoro di tesi punta ad analizzare il settore automotive nel contesto dei paesi emergenti dell'Asia orientale: gli ASEAN–5 (Indonesia, Filippine, Malesia, Tailandia e Vietnam) e la Cina. Le motivazioni del lavoro derivano dall'importanza macroeconomica che il settore riveste nel contesto mondiale, e dell'investimento specifico che diversi paesi in via di sviluppo hanno fatto per la strutturazione di questa industria. In questo contesto, la regione analizzata rappresenta probabilmente la più interessante tra quelle in via di sviluppo. In primo luogo, perché essa costituisce la principale fonte di offerta e di domanda nel settore. Inoltre, perché essa costituisce un tipico esempio di regionalizzazione della produzione intorno ad alcuni centri produttivi di rilievo globale. Infine, perché al suo interno si sono date diverse importanti esperienze di politiche selettive per il settore (tra cui Cina e Tailandia) che però hanno dato luogo ad esiti differenti. Il lavoro ruota intorno a tre domande di ricerca. La prima riguarda la configurazione del settore automotive nella regione e se si possa parlare, più che di livello–paese o in ottica comparata, di una sua dimensione regionale. La seconda si interroga sulle determinanti delle performance del settore, al fine di capire se vi siano delle differenze intra–regionali. La terza vuole rintracciare se, come per le dinamiche economiche in generale, anche per quanto riguarda questa industria la Cina costituisca un caso a sé ed un potenziale modello di sviluppo alternativo per l'Asia orientale. Le domande di ricerca vengono trattate trasversalmente nei tre capitoli, i quali analizzano il settore sul piano macro, meso e micro. Per quanto riguarda la configurazione del settore nella regione, emerge da un lato che queste economie si trovano ad oggi in uno spazio produttivo integrato e, d'altro canto, che i diversi paesi rivestono un ruolo molto differenziato nella regione e su base mondiale, disegnando il quadro di un'area complessivamente forte, ma internamente caratterizzata dalla presenza di alcuni poli di attrazione e di altre economie al margine. Rispetto al secondo quesito di ricerca, si evidenzia chiaramente che la forma che l'industria dell'auto ha assunto oggi in tutti i paesi analizzati sia stata profondamente influenzata dal ruolo giocato dagli attori transnazionali dominanti nel settore. Tuttavia, il successo o meno delle economie e la possibilità per le loro imprese di ottenere buoni risultati sembra sia dovuto principalmente alla qualità dei rapporti che il contesto locale e le politiche sono in grado di sviluppare con tali attori, che su base micro si traduce in migliori performance per le imprese locali che gestiscono relazioni dirette di importazione ed esportazione. Nelle parti che ineriscono alla specificità dell'esperienza cinese, infine, rileva come, al di là dell'immenso mercato che essa rappresenta, ruolo fondamentale nel successo della Cina nel settore è stato rivestito dalle politiche selettive implementate dai governi a partire dagli anni Ottanta. Questi hanno infatti investito cospicuamente sull'automotive come volano di sviluppo, puntando in particolare su un numero limitato di campioni nazionali di proprietà pubblica e su un'interazione con gli attori esteri accuratamente pilotata e deliberatamente votata al trasferimento tecnologico e all'accumulo di risorse tecnologiche. A livello micro, questo si traduce in una caratterizzazione delle imprese più produttive che è diversa rispetto a quella della regione nel suo complesso, e che punta maggiormente sui vantaggi derivanti da forme di importazione diretta.
2016
Italiano
DI TOMMASO, Marco Rodolfo
MAZZANTI, Massimiliano
Università degli Studi di Ferrara
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