Gli edifici a struttura leggera sono presenti oramai in tutto il mondo; il loro numero tende sempre di più a salire, anche grazie a quanto contenuto nel protocollo di Kyoto. Infatti, questi possono immagazzinare anidride carbonica utilizzando il legno, considerato una fonte rinnovabile e una materia prima non inquinante. Generalmente, tali costruzioni sono prefabbricate in industria dove la tendenza ad accumulare scarti è ridotta al minimo e il rifiuto permesso è esiguo. Inoltre, il metodo di produzione utilizzato comporta un’alta qualità del prodotto finito, visto che la manodopera utilizzata all’interno degli stabilimenti è formata e specializzata per il lavoro da svolgere; a valle del processo è prevista anche un’obbligatoria marcatura CE. Il metodo di produzione include molto spesso lavorazioni meccanizzate CAD-CAM che offrono la possibilità di poter produrre forme architettoniche complesse ed elaborate. La velocità di assemblaggio dell’edificio è considerata un grosso punto a favore specialmente negli edifici multipiano. Infatti, in due settimane si può assemblare un edificio composto da molti livelli, il tutto grazie ad un preventivo progetto a monte molto particolareggiato e a valle una produzione industriale di alta precisione. Negli anni i ricercatori hanno iniziato a cercare di capire questi nuovi edifici; tuttavia ad un primo approccio la difficoltà più importante che ci trova ad affrontare è quella della smisurata varietà tecnologica. Infatti, ogni produttore, ogni stabilimento, ogni progettista presenta e richiede soluzioni sempre diverse usando tuttavia sempre la stessa materia prima e tipologia costruttiva: legno, fibre, pannellature. Inoltre vengono usati agganci, fissaggi e viti sempre diversi, di diversa lunghezza, spessore e forma; quindi ogni pannello prefabbricato avrà diversi tipi di giunti che lo legano al resto della struttura. Lo scopo di questo studio è di capire il comportamento termico e acustico delle costruzioni in legno e dove possibile di colmare alcune lacune fornendo modelli previsionali che siano in grado di adattarsi a questo tipo di strutture. Quindi il presente lavoro inizia con una disamina della letteratura scientifica esistente che porta ad evidenziare le seguenti lacune che necessariamente devono essere riempiete; più precisamente serve studiare: 1) il comportamento acustico dei solai grezzi 2) l’influenza dei massetti galleggianti 3) la riduzione del rumore da calpestio apportata da materiali resilienti e le loro prestazioni nel tempo 4) il comportamento dei materiali resilienti di derivazione naturale o riciclata 5) le prestazioni delle parti trasparenti 6) la previsione del rumore degli impianti usando e adattando i modelli della norma ISO 12354-5 7) l’influenza del giudizio soggettivo delle persone che saranno gli abitanti di tali edifici abstract 2 8) la valutazione oggettiva del disturbo a bassa frequenza Quindi per ogni punto è stata scritta un’apposita sezione contenente ognuna una breve introduzione all’argomento specifico, la descrizione dei materiali e metodi utilizzati, una disamina dei risultati e una discussione degli stessi. Tutti i capitoli si chiudono con le conclusioni dedicate e la bibliografia di riferimento.
Acoustic and thermal properties o timber constructions: theoretical and experimenta investigation
2016
Abstract
Gli edifici a struttura leggera sono presenti oramai in tutto il mondo; il loro numero tende sempre di più a salire, anche grazie a quanto contenuto nel protocollo di Kyoto. Infatti, questi possono immagazzinare anidride carbonica utilizzando il legno, considerato una fonte rinnovabile e una materia prima non inquinante. Generalmente, tali costruzioni sono prefabbricate in industria dove la tendenza ad accumulare scarti è ridotta al minimo e il rifiuto permesso è esiguo. Inoltre, il metodo di produzione utilizzato comporta un’alta qualità del prodotto finito, visto che la manodopera utilizzata all’interno degli stabilimenti è formata e specializzata per il lavoro da svolgere; a valle del processo è prevista anche un’obbligatoria marcatura CE. Il metodo di produzione include molto spesso lavorazioni meccanizzate CAD-CAM che offrono la possibilità di poter produrre forme architettoniche complesse ed elaborate. La velocità di assemblaggio dell’edificio è considerata un grosso punto a favore specialmente negli edifici multipiano. Infatti, in due settimane si può assemblare un edificio composto da molti livelli, il tutto grazie ad un preventivo progetto a monte molto particolareggiato e a valle una produzione industriale di alta precisione. Negli anni i ricercatori hanno iniziato a cercare di capire questi nuovi edifici; tuttavia ad un primo approccio la difficoltà più importante che ci trova ad affrontare è quella della smisurata varietà tecnologica. Infatti, ogni produttore, ogni stabilimento, ogni progettista presenta e richiede soluzioni sempre diverse usando tuttavia sempre la stessa materia prima e tipologia costruttiva: legno, fibre, pannellature. Inoltre vengono usati agganci, fissaggi e viti sempre diversi, di diversa lunghezza, spessore e forma; quindi ogni pannello prefabbricato avrà diversi tipi di giunti che lo legano al resto della struttura. Lo scopo di questo studio è di capire il comportamento termico e acustico delle costruzioni in legno e dove possibile di colmare alcune lacune fornendo modelli previsionali che siano in grado di adattarsi a questo tipo di strutture. Quindi il presente lavoro inizia con una disamina della letteratura scientifica esistente che porta ad evidenziare le seguenti lacune che necessariamente devono essere riempiete; più precisamente serve studiare: 1) il comportamento acustico dei solai grezzi 2) l’influenza dei massetti galleggianti 3) la riduzione del rumore da calpestio apportata da materiali resilienti e le loro prestazioni nel tempo 4) il comportamento dei materiali resilienti di derivazione naturale o riciclata 5) le prestazioni delle parti trasparenti 6) la previsione del rumore degli impianti usando e adattando i modelli della norma ISO 12354-5 7) l’influenza del giudizio soggettivo delle persone che saranno gli abitanti di tali edifici abstract 2 8) la valutazione oggettiva del disturbo a bassa frequenza Quindi per ogni punto è stata scritta un’apposita sezione contenente ognuna una breve introduzione all’argomento specifico, la descrizione dei materiali e metodi utilizzati, una disamina dei risultati e una discussione degli stessi. Tutti i capitoli si chiudono con le conclusioni dedicate e la bibliografia di riferimento.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/145655
URN:NBN:IT:UNIFE-145655