È ben noto che l’archeometallurgia si occupa dello studio interdisciplinare di tutti gli aspetti che riguardano la produzione, l’uso e l’utilizzo dei metalli fin dall’inizio dei tempi. È quindi una materia che prende in considerazione molte discipline, tra cui l’archeometria, la metallurgia, la geologia, l’arte, la storia e molte altre. Lo scopo primario è quello di ottenere il maggior numero di informazioni in merito alla caratterizzazione degli oggetti, alla loro conservazione e alla loro possibile autenticità. Sebbene tali aspetti siano stati ampiamente discussi in letteratura, ancora molte ricerche devono essere portate avanti in alcuni settori specifici, in particolare nel campo della conservazione e dell’autenticità delle opere d’arte in lega metallica. È inoltre utile sottolineare che ogni oggetto d’arte è pressoché unico ed è quindi molto importante, e al tempo stesso molto complesso, trovare il giusto compromesso tra conservazione e studio sistematico dell’opera. Un ulteriore tema fortemente sentito nel campo del mercato dell’arte è quello dell’autenticazione delle opere. È ben noto, infatti, che datare i materiali metallici in maniera diretta non è possibile e quindi, in campo archeometallurgico, l’autenticazione è sicuramente una delle sfide maggiori e più sentite. Inoltre, una tematica che negli ultimi anni sta suscitando grande interesse nella comunità accademica è la continua ricerca di inibitori di corrosione innovativi, che siano al tempo stesso efficaci e non dannosi per la salute e l’ambiente. Per questo motivo, i risultati presentati in questo elaborato possono fornire alcuni spunti interessanti per approfondimenti e ricerche future. Alla luce di tali considerazioni, lo scopo di questa tesi di dottorato è pertanto la ricerca delle tecniche di studio più adatte ad indagare ciascun’opera nella sua unicità, unitamente a valutare l’efficacia di una tecnica non convenzionale per la datazione di opere d’arte contemporanee in lega metallica e ad ulteriori prove in campo di inibitori di corrosione efficaci ed eco-compatibili. I risultati principali di queste tematiche affrontate sono riportate di seguito: L’impossibilità di datare direttamente le opere d’arte prodotte in lega metallica comporta che esse siano collocate in determinati periodi storici e/o artistici principalmente mediante valutazioni prettamente stilistiche, che in alcuni casi possono essere poco affidabili. La tecnica dell’analisi degli isotopi del piombo, che consente principalmente di localizzare i giacimenti di provenienza dei minerali e di datare meteoriti e rocce, è stata considerata ed un differente metodo di calcolo del piombo-210 (210Pb) è stato proposto. Nello specifico tale valore è stato ricavato dal rapporto tra il piombo-210 stesso (210Pb) e il piombo-204 (204Pb), unico isotopo che non deriva dal decadimento di altri elementi e perciò viene utilizzato come indice per calcolare la quantità di piombo totale nel sistema. Il 210Pb ha un tempo di dimezzamento molto breve (circa 22 anni) perciò non è utile nel campo delle datazioni geologiche, ma al tempo stesso tale caratteristica gli permette di essere un utile indice in processi con scale temporali inferiori, o di poco superiori, a 100 anni. Per questo motivo, se una quantità di 210Pb viene rilevata nell’opera indagata è molto probabile che essa sia stata prodotta negli ultimi 100 anni; al contrario la sua assenza può indicare che l’opera ha più di un secolo di vita. Per tali motivi, un differente approccio alla datazione di opere d’arte è stato valutato al fine di indagare una tecnica che possa essere uno strumento veloce, semplice ed utilizzabile nell’autenticazione di opere contemporanee in lega metallica. In uno dei lavori è stato studiato il comportamento a corrosione di un bronzo dorato sottoposto ad un trattamento protettivo mediante un composto organico (PropS-SH). I campioni sono stati sottoposti ad invecchiamento accelerato sia in condizioni che simulano l’esposizione a pioggia acida stagnante (wet&dry) che in condizioni che simulano l’esposizione a pioggia battente (dropping). In particolare, il composto utilizzato oltre a non essere nocivo per la salute e l’ambiente, ha evidenziato una buona capacità di protezione anche in condizioni aggressive. Inoltre per valutarne l’efficacia, le misure elettrochimiche sono state eseguite mediante una speciale sonda a contatto per misure in situ non distruttive. La possibilità di valutare i processi di degrado direttamente e continuativamente su opere d’arte esposte all’aperto è di sicuro una tematica molto importante nell’ambito della conservazione dei Beni Culturali. Ciò consente, infatti, di monitorare in tempo reale gli eventuali cambiamenti e/o danneggiamenti delle opere, consentendo un rapido intervento di conservazione e restauro.
An Archaeometallurgical approach to dating, authentication and conservation of copper-based artefacts.
2016
Abstract
È ben noto che l’archeometallurgia si occupa dello studio interdisciplinare di tutti gli aspetti che riguardano la produzione, l’uso e l’utilizzo dei metalli fin dall’inizio dei tempi. È quindi una materia che prende in considerazione molte discipline, tra cui l’archeometria, la metallurgia, la geologia, l’arte, la storia e molte altre. Lo scopo primario è quello di ottenere il maggior numero di informazioni in merito alla caratterizzazione degli oggetti, alla loro conservazione e alla loro possibile autenticità. Sebbene tali aspetti siano stati ampiamente discussi in letteratura, ancora molte ricerche devono essere portate avanti in alcuni settori specifici, in particolare nel campo della conservazione e dell’autenticità delle opere d’arte in lega metallica. È inoltre utile sottolineare che ogni oggetto d’arte è pressoché unico ed è quindi molto importante, e al tempo stesso molto complesso, trovare il giusto compromesso tra conservazione e studio sistematico dell’opera. Un ulteriore tema fortemente sentito nel campo del mercato dell’arte è quello dell’autenticazione delle opere. È ben noto, infatti, che datare i materiali metallici in maniera diretta non è possibile e quindi, in campo archeometallurgico, l’autenticazione è sicuramente una delle sfide maggiori e più sentite. Inoltre, una tematica che negli ultimi anni sta suscitando grande interesse nella comunità accademica è la continua ricerca di inibitori di corrosione innovativi, che siano al tempo stesso efficaci e non dannosi per la salute e l’ambiente. Per questo motivo, i risultati presentati in questo elaborato possono fornire alcuni spunti interessanti per approfondimenti e ricerche future. Alla luce di tali considerazioni, lo scopo di questa tesi di dottorato è pertanto la ricerca delle tecniche di studio più adatte ad indagare ciascun’opera nella sua unicità, unitamente a valutare l’efficacia di una tecnica non convenzionale per la datazione di opere d’arte contemporanee in lega metallica e ad ulteriori prove in campo di inibitori di corrosione efficaci ed eco-compatibili. I risultati principali di queste tematiche affrontate sono riportate di seguito: L’impossibilità di datare direttamente le opere d’arte prodotte in lega metallica comporta che esse siano collocate in determinati periodi storici e/o artistici principalmente mediante valutazioni prettamente stilistiche, che in alcuni casi possono essere poco affidabili. La tecnica dell’analisi degli isotopi del piombo, che consente principalmente di localizzare i giacimenti di provenienza dei minerali e di datare meteoriti e rocce, è stata considerata ed un differente metodo di calcolo del piombo-210 (210Pb) è stato proposto. Nello specifico tale valore è stato ricavato dal rapporto tra il piombo-210 stesso (210Pb) e il piombo-204 (204Pb), unico isotopo che non deriva dal decadimento di altri elementi e perciò viene utilizzato come indice per calcolare la quantità di piombo totale nel sistema. Il 210Pb ha un tempo di dimezzamento molto breve (circa 22 anni) perciò non è utile nel campo delle datazioni geologiche, ma al tempo stesso tale caratteristica gli permette di essere un utile indice in processi con scale temporali inferiori, o di poco superiori, a 100 anni. Per questo motivo, se una quantità di 210Pb viene rilevata nell’opera indagata è molto probabile che essa sia stata prodotta negli ultimi 100 anni; al contrario la sua assenza può indicare che l’opera ha più di un secolo di vita. Per tali motivi, un differente approccio alla datazione di opere d’arte è stato valutato al fine di indagare una tecnica che possa essere uno strumento veloce, semplice ed utilizzabile nell’autenticazione di opere contemporanee in lega metallica. In uno dei lavori è stato studiato il comportamento a corrosione di un bronzo dorato sottoposto ad un trattamento protettivo mediante un composto organico (PropS-SH). I campioni sono stati sottoposti ad invecchiamento accelerato sia in condizioni che simulano l’esposizione a pioggia acida stagnante (wet&dry) che in condizioni che simulano l’esposizione a pioggia battente (dropping). In particolare, il composto utilizzato oltre a non essere nocivo per la salute e l’ambiente, ha evidenziato una buona capacità di protezione anche in condizioni aggressive. Inoltre per valutarne l’efficacia, le misure elettrochimiche sono state eseguite mediante una speciale sonda a contatto per misure in situ non distruttive. La possibilità di valutare i processi di degrado direttamente e continuativamente su opere d’arte esposte all’aperto è di sicuro una tematica molto importante nell’ambito della conservazione dei Beni Culturali. Ciò consente, infatti, di monitorare in tempo reale gli eventuali cambiamenti e/o danneggiamenti delle opere, consentendo un rapido intervento di conservazione e restauro.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/145696
URN:NBN:IT:UNIFE-145696