This thesis reports the study of antimicrobial and antineoplastic applications of novel 2-aminothiazolo porphycene conjugates and Hypericin in Photodynamic therapy (PDT), while aiming to understand their mechanism of action. The conjugation of 9-isothiocyanate-2,7,12,17-methoxyethylporphycene to two hydrophilic entities, gentamicin as an antibiotic and triphenylphosphonium as a lipophilic cation, rendered amphiphilic compounds with high biological activity against microorganisms and HeLa cells. The conjugates presented dual aromatic systems, highly absorbing in the deep red with high singlet oxygen yields. Their fluorescence, despite being dim, was still exploited in applications such as confocal microscopy and even stimulated emission depletion super-resolution microscopy (STED). The Gentamicin conjugate was able to inactivate S. aureus, E. coli and C. albicans in the submicromolar range, but lacking the intended selectivity since it also inactivates cancer cells. The conjugate endowed with the Triphenylphosphonium cation presented less activity against microorganisms than the previous conjugate, but higher for cancer PDT due to the partial subcellular localization guidance towards mitochondria. Hypericin, on the other hand, is a powerful and well-known naturally occurring photosensitizer which is costly to both purify from a plant extract or chemically synthesized. In this regard, a non-purified lyophilized hydroalcoholic H. perforatum extract was compared with pure hypericin, observing how its photophysical properties are not quenched by other compounds in the extract and that its antimicrobial activity against S. aureus was preserved. Continuing with Hypericin, retinoic acid was incorporated into the previously reported β-lactoglobulin-Hypericin complex in order to test its antimicrobial in vitro potential. Despite being a singlet oxygen quencher, this addition did not affect the Hypericin’s performance against S. aureus, proving its potential as a double payload vehicle when treating acne vulgaris: Hypericin to treat infections and the retinoid to calm inflammation.

Questa tesi riguarda lo studio di applicazioni antimicrobiche e antineoplastiche di nuovi coniugati di 2-aminotiazoloporficeno e dell’Ipericina nella terapia fotodinamica (TFD), con l'obiettivo di comprendere il loro meccanismo d'azione. La coniugazione del 9-isotiocianato-2,7,12,17-metossietilporficeno in due entitá idrofiliche, con gentamicina come antibiotico e trifenilfosfonio come catione lipofilo, ha reso composti anfifilici con elevata attività biologica contro i microrganismi e le cellule HeLa. I coniugati presentavano sistemi aromatici doppi, altamente assorbenti nel rosso lontano con una alta resa di ossigeno singoletto. La loro fluorescenza, nonostante fosse debole, è stata tuttavia utilizzata in applicazioni come la Microscopia Confocale e persino nella Microscopia di svuotamento dell'emissione stimolata (STED). Il coniugato di gentamicina è stato in grado di inattivare S. aureus, E. coli e C. albicans nell’intervallo di concentrazioni del submicromolare, ma si è rivelato carente nella selettività voluta poiché inattiva anche le cellule tumorali. Il coniugato fornito del catione trifenilfosfonio presentava minor attività contro i microrganismi rispetto al coniugato precedente, ma un’attivitá maggiore contro il cancro a causa del parziale indirizzamento con localizzazione subcellulare nei i mitocondri. L'ipericina, d'altra parte, è un ben noto fotosensibilizzatore naturale e potente, costoso sia se ottenuto per purificazione da un estratto di piante, sia se sintetizzato chimicamente. A questo proposito, un estratto liofilizzato idroalcolico di H. perforatum non purificato è stato confrontato con l'ipericina pura, osservando come le sue proprietà fotofisiche non siano soppresse da altri composti nell'estratto e come sia preservata la sua attività antimicrobica contro S. aureus. Continuando con l'ipericina, l'acido retinoico è stato incorporato nel complesso β-lattoglobulina-ipericina precedentemente riportato per esaminare il suo potenziale antimicrobico in vitro. Nonostante sia un soppressore di ossigeno singoletto, questa aggiunta non ha avuto impatto sull’efficacia dell'ipericina contro S. aureus, dimostrando il suo potenziale come doppio agente nella cura dell'acne vulgaris: l'ipericina per le infezioni e l’acido retinoico per calmare l'infiammazione.

Artificial and natural photosensitizers in photodynamic therapy: expanded porphycene conjugates and hypericin

2021

Abstract

This thesis reports the study of antimicrobial and antineoplastic applications of novel 2-aminothiazolo porphycene conjugates and Hypericin in Photodynamic therapy (PDT), while aiming to understand their mechanism of action. The conjugation of 9-isothiocyanate-2,7,12,17-methoxyethylporphycene to two hydrophilic entities, gentamicin as an antibiotic and triphenylphosphonium as a lipophilic cation, rendered amphiphilic compounds with high biological activity against microorganisms and HeLa cells. The conjugates presented dual aromatic systems, highly absorbing in the deep red with high singlet oxygen yields. Their fluorescence, despite being dim, was still exploited in applications such as confocal microscopy and even stimulated emission depletion super-resolution microscopy (STED). The Gentamicin conjugate was able to inactivate S. aureus, E. coli and C. albicans in the submicromolar range, but lacking the intended selectivity since it also inactivates cancer cells. The conjugate endowed with the Triphenylphosphonium cation presented less activity against microorganisms than the previous conjugate, but higher for cancer PDT due to the partial subcellular localization guidance towards mitochondria. Hypericin, on the other hand, is a powerful and well-known naturally occurring photosensitizer which is costly to both purify from a plant extract or chemically synthesized. In this regard, a non-purified lyophilized hydroalcoholic H. perforatum extract was compared with pure hypericin, observing how its photophysical properties are not quenched by other compounds in the extract and that its antimicrobial activity against S. aureus was preserved. Continuing with Hypericin, retinoic acid was incorporated into the previously reported β-lactoglobulin-Hypericin complex in order to test its antimicrobial in vitro potential. Despite being a singlet oxygen quencher, this addition did not affect the Hypericin’s performance against S. aureus, proving its potential as a double payload vehicle when treating acne vulgaris: Hypericin to treat infections and the retinoid to calm inflammation.
2021
Inglese
Questa tesi riguarda lo studio di applicazioni antimicrobiche e antineoplastiche di nuovi coniugati di 2-aminotiazoloporficeno e dell’Ipericina nella terapia fotodinamica (TFD), con l'obiettivo di comprendere il loro meccanismo d'azione. La coniugazione del 9-isotiocianato-2,7,12,17-metossietilporficeno in due entitá idrofiliche, con gentamicina come antibiotico e trifenilfosfonio come catione lipofilo, ha reso composti anfifilici con elevata attività biologica contro i microrganismi e le cellule HeLa. I coniugati presentavano sistemi aromatici doppi, altamente assorbenti nel rosso lontano con una alta resa di ossigeno singoletto. La loro fluorescenza, nonostante fosse debole, è stata tuttavia utilizzata in applicazioni come la Microscopia Confocale e persino nella Microscopia di svuotamento dell'emissione stimolata (STED). Il coniugato di gentamicina è stato in grado di inattivare S. aureus, E. coli e C. albicans nell’intervallo di concentrazioni del submicromolare, ma si è rivelato carente nella selettività voluta poiché inattiva anche le cellule tumorali. Il coniugato fornito del catione trifenilfosfonio presentava minor attività contro i microrganismi rispetto al coniugato precedente, ma un’attivitá maggiore contro il cancro a causa del parziale indirizzamento con localizzazione subcellulare nei i mitocondri. L'ipericina, d'altra parte, è un ben noto fotosensibilizzatore naturale e potente, costoso sia se ottenuto per purificazione da un estratto di piante, sia se sintetizzato chimicamente. A questo proposito, un estratto liofilizzato idroalcolico di H. perforatum non purificato è stato confrontato con l'ipericina pura, osservando come le sue proprietà fotofisiche non siano soppresse da altri composti nell'estratto e come sia preservata la sua attività antimicrobica contro S. aureus. Continuando con l'ipericina, l'acido retinoico è stato incorporato nel complesso β-lattoglobulina-ipericina precedentemente riportato per esaminare il suo potenziale antimicrobico in vitro. Nonostante sia un soppressore di ossigeno singoletto, questa aggiunta non ha avuto impatto sull’efficacia dell'ipericina contro S. aureus, dimostrando il suo potenziale come doppio agente nella cura dell'acne vulgaris: l'ipericina per le infezioni e l’acido retinoico per calmare l'infiammazione.
Photodynamic therapy
Hydrophylic conjugates
Viappiani, Cristiano
Nonell Marrugat, Santi
Università degli Studi di Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/146333
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIPR-146333