Numerose evidenze sperimentali sono concordi nel sostenere una stretta correlazione tra il BDNF e gli estrogeni. A livello cerebrale tale interazione si manifesta maggiormente nelle aree implicate in processi di apprendimento e memoria, quali l’ippocampo. Il BDNF infatti ha la capacità di promuovere la plasticità sinaptica , funzione alla base di tali processi. Studi sperimentali mostrano inoltre un miglioramento della memoria e dell’apprendimento in ratti ovariectomizzati, a seguito di un trattamento con estrogeni. Il nostro studio era volto a valutare l’esistenza di una correlazione tra l’estradiolo e il BDNF anche a livello periferico, analizzando l’andamento delle concentrazioni delle due molecole durante l’intero ciclo mestruale.Con il presente studio si è cercato inoltre di indagare la correlazione esistente tra i livelli plasmatici di BDNF e lo stato ormonale, valutando sia le variazioni dei livelli circolanti della neurotrofina durante le diverse fasi del ciclo mestruale, sia le eventuali modificazioni correlate a deficit ormonali. I risultati ottenuti hanno mostrato che donne con regolari cicli ovulatori presentano valori di BDNF plasmatico più alti rispetto a donne in stato di amenorrea (p< 0,001) Alla luce di questi dati si può affermare che nonostante la precisa origine del BDNF plasmatico sia ancora da chiarire si può supporre che gli alti livelli plasmatici osservati nella fase luteale possono derivare almeno in parte da una produzione locale che risulterebbe pertanto deficitaria nelle donne oligomenorroiche. Tale fonte di produzione potrebbe essere il corpo luteo o l’endometrio tenuto conto che uno studio ha dimostrato la presenza di BDNF nell’endometrio di ratto.
Valutazione del Brain-Derived-Neurotrophic-Factor (BDNF) nel sistema circolatorio periferico e nel sangue mestruale di donne fertili e oligomenorroiche in relazione allo stato ormonale
2009
Abstract
Numerose evidenze sperimentali sono concordi nel sostenere una stretta correlazione tra il BDNF e gli estrogeni. A livello cerebrale tale interazione si manifesta maggiormente nelle aree implicate in processi di apprendimento e memoria, quali l’ippocampo. Il BDNF infatti ha la capacità di promuovere la plasticità sinaptica , funzione alla base di tali processi. Studi sperimentali mostrano inoltre un miglioramento della memoria e dell’apprendimento in ratti ovariectomizzati, a seguito di un trattamento con estrogeni. Il nostro studio era volto a valutare l’esistenza di una correlazione tra l’estradiolo e il BDNF anche a livello periferico, analizzando l’andamento delle concentrazioni delle due molecole durante l’intero ciclo mestruale.Con il presente studio si è cercato inoltre di indagare la correlazione esistente tra i livelli plasmatici di BDNF e lo stato ormonale, valutando sia le variazioni dei livelli circolanti della neurotrofina durante le diverse fasi del ciclo mestruale, sia le eventuali modificazioni correlate a deficit ormonali. I risultati ottenuti hanno mostrato che donne con regolari cicli ovulatori presentano valori di BDNF plasmatico più alti rispetto a donne in stato di amenorrea (p< 0,001) Alla luce di questi dati si può affermare che nonostante la precisa origine del BDNF plasmatico sia ancora da chiarire si può supporre che gli alti livelli plasmatici osservati nella fase luteale possono derivare almeno in parte da una produzione locale che risulterebbe pertanto deficitaria nelle donne oligomenorroiche. Tale fonte di produzione potrebbe essere il corpo luteo o l’endometrio tenuto conto che uno studio ha dimostrato la presenza di BDNF nell’endometrio di ratto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/147698
URN:NBN:IT:UNIPI-147698