La tesi approfondisce, nel contesto della cosiddetta “letteratura italiana della migrazione”, sei opere degli scrittori di origine araba che si sono occupati dell’argomento religioso; un argomento che oggi è forse il più importante sia in rapporto all’integrazione degli immigrati, che sono molto aumentati di numero rispetto agli anni Novanta, che in rapporto agli equilibri internazionali che regolano i flussi migratori e la situazione geopolitica, e alla stessa percezione che gli europei hanno dei migranti di fede musulmana. Per inquadrare le opere letterarie nella cornice dell’Italia di oggi e per approfondire il contenuto in rapporto al tema della religione, ho deciso di non occuparmi solo delle pagine che gli autori hanno scritto ma di intervistarli, quando possibile. La tesi è organizzata in quattro capitoli: nel primo capitolo, intitolato Gli autori arabi nella letteratura della migrazione in Italia, sono introdotti e contestualizzati gli scrittori le cui opere saranno analizzate nel terzo capitolo. Il primo paragrafo è dedicato alla storia della narrativa italiana dagli anni Novanta a oggi, cioè alla storia di quello che Tellini nella sua Storia del romanzo italiano definisce «ventennio del degrado», a causa della forte influenza delle esigenze di mercato sulla produzione letteraria. La letteratura della migrazione nasce in Italia proprio all’inizio degli anni Novanta, e dunque si tratta di un contesto storico ed editoriale con cui ha dovuto fare i conti fin dall’inizio. Successivamente, sempre allo scopo di contestualizzare le sei opere che sono oggetto della ricerca, sono ripercorse quelle che Gnisci definisce le tre fasi della letteratura italiana dalla migrazione (1.2), e sono fornite informazioni biografiche sulla carriera degli autori (1.3). Il secondo capitolo è interamente dedicato alle interviste. Un breve paragrafo introduttivo, Dialogare per comprendere, chiarisce lo scopo delle interviste e i temi affrontati nelle domande. Seguono le risposte fornite da Tahar Lamri (2.2), Nacéra Benali (2.3), Sumaya Abdel Qader (2.4), Salah Methnani (2.5) e Younis Tawfik (2.6). Per concludere, ho scelto di mettere a confronto tutte le interviste, cercando di far emergere quello che accomuna gli scrittori e quello che invece li vede divisi. La parte principale della tesi è costituita dal terzo capitolo, Casi e declinazioni del tema religioso. Come nel caso dei due precedenti, anche qui ho scelto di iniziare con un paragrafo introduttivo, che nello specifico è dedicato alla religione nell’ambito della sociologia della migrazione. I sei romanzi sono trattati separatamente, sempre cercando di mettere in risalto quello che nella trama o nelle caratteristiche dei personaggi richiama il tema della religione.

Il Tema Della Religione Negli Autori Arabi Della Letteratura Italiana

2019

Abstract

La tesi approfondisce, nel contesto della cosiddetta “letteratura italiana della migrazione”, sei opere degli scrittori di origine araba che si sono occupati dell’argomento religioso; un argomento che oggi è forse il più importante sia in rapporto all’integrazione degli immigrati, che sono molto aumentati di numero rispetto agli anni Novanta, che in rapporto agli equilibri internazionali che regolano i flussi migratori e la situazione geopolitica, e alla stessa percezione che gli europei hanno dei migranti di fede musulmana. Per inquadrare le opere letterarie nella cornice dell’Italia di oggi e per approfondire il contenuto in rapporto al tema della religione, ho deciso di non occuparmi solo delle pagine che gli autori hanno scritto ma di intervistarli, quando possibile. La tesi è organizzata in quattro capitoli: nel primo capitolo, intitolato Gli autori arabi nella letteratura della migrazione in Italia, sono introdotti e contestualizzati gli scrittori le cui opere saranno analizzate nel terzo capitolo. Il primo paragrafo è dedicato alla storia della narrativa italiana dagli anni Novanta a oggi, cioè alla storia di quello che Tellini nella sua Storia del romanzo italiano definisce «ventennio del degrado», a causa della forte influenza delle esigenze di mercato sulla produzione letteraria. La letteratura della migrazione nasce in Italia proprio all’inizio degli anni Novanta, e dunque si tratta di un contesto storico ed editoriale con cui ha dovuto fare i conti fin dall’inizio. Successivamente, sempre allo scopo di contestualizzare le sei opere che sono oggetto della ricerca, sono ripercorse quelle che Gnisci definisce le tre fasi della letteratura italiana dalla migrazione (1.2), e sono fornite informazioni biografiche sulla carriera degli autori (1.3). Il secondo capitolo è interamente dedicato alle interviste. Un breve paragrafo introduttivo, Dialogare per comprendere, chiarisce lo scopo delle interviste e i temi affrontati nelle domande. Seguono le risposte fornite da Tahar Lamri (2.2), Nacéra Benali (2.3), Sumaya Abdel Qader (2.4), Salah Methnani (2.5) e Younis Tawfik (2.6). Per concludere, ho scelto di mettere a confronto tutte le interviste, cercando di far emergere quello che accomuna gli scrittori e quello che invece li vede divisi. La parte principale della tesi è costituita dal terzo capitolo, Casi e declinazioni del tema religioso. Come nel caso dei due precedenti, anche qui ho scelto di iniziare con un paragrafo introduttivo, che nello specifico è dedicato alla religione nell’ambito della sociologia della migrazione. I sei romanzi sono trattati separatamente, sempre cercando di mettere in risalto quello che nella trama o nelle caratteristiche dei personaggi richiama il tema della religione.
2019
Italiano
Simone Magherini
Università degli Studi di Firenze
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14242/148127
Il codice NBN di questa tesi è URN:NBN:IT:UNIFI-148127