Il lavoro muove dalla individuazione della nozione di autonomia privata nell’attuale dibattito civilistico per approdare all’inquadramento di questo concetto all’interno del fenomeno arbitrale. Dopo il tentativo di collocare l’istituto arbitrale fra ambito privatistico e ambito processualistico, lo studio si è concentrato sui settori nei quali l’autonomia privata riferita al diritto arbitrale può esplicarsi. Si è cosi trattato il tema della materia arbitrale verificando soprattutto l’ampiezza e i limiti del potere delle parti relativamente alla possibilità di sottrarre alla competenza del giudice ordinario la risoluzione delle controversie. Da questo punto di vista si è appurato come la necessaria valorizzazione del ruolo dell’autonomia privata implichi la tendenza ad ampliare al massimo il potere di devolvere ad arbitri la controversia. Tale potere sopporta il limite, tuttavia, della soggezione alle disposizioni costituzionali rappresentate dagli artt. 24 e 111 della Carta Costituzionale Dall’analisi di un ambito c.d. sostanzialista si è quindi passati alla disamina di un settore più precipuamente processualista e si è quindi verificato entro quali limiti e seguendo quali criteri le parti possono conformare le regole del processo arbitrale ovvero modificare o derogare a quelle previste dalla disciplina processualcivilistica. Da questo punto di vista l’esito dell’indagine è stato quello di riconoscere la libertà delle parti di conformare le regole del processo arbitrale in conformità all’art. 816 bis del c.p.c. Anche rispetto a tale settore si è tuttavia posto in evidenza come il potere delle parti non possa trasformarsi in arbitrio e debbano essere pertanto rispettati anche in tale contesto i principi che regolamentano il processo ordinario e pertanto quello del contraddittorio, della terzietà e imparzialità dell’organo giudicante e della ragionevole durata del processo. Infine, si è proceduto all’analisi di come alcuni modelli di common law (modello nordamericano e modello inglese) trattino il tema dell’autonomia privata nel contesto del fenomeno arbitrale.
Funzioni e limiti dell'autonomia privata nella giustizia arbitrale
2019
Abstract
Il lavoro muove dalla individuazione della nozione di autonomia privata nell’attuale dibattito civilistico per approdare all’inquadramento di questo concetto all’interno del fenomeno arbitrale. Dopo il tentativo di collocare l’istituto arbitrale fra ambito privatistico e ambito processualistico, lo studio si è concentrato sui settori nei quali l’autonomia privata riferita al diritto arbitrale può esplicarsi. Si è cosi trattato il tema della materia arbitrale verificando soprattutto l’ampiezza e i limiti del potere delle parti relativamente alla possibilità di sottrarre alla competenza del giudice ordinario la risoluzione delle controversie. Da questo punto di vista si è appurato come la necessaria valorizzazione del ruolo dell’autonomia privata implichi la tendenza ad ampliare al massimo il potere di devolvere ad arbitri la controversia. Tale potere sopporta il limite, tuttavia, della soggezione alle disposizioni costituzionali rappresentate dagli artt. 24 e 111 della Carta Costituzionale Dall’analisi di un ambito c.d. sostanzialista si è quindi passati alla disamina di un settore più precipuamente processualista e si è quindi verificato entro quali limiti e seguendo quali criteri le parti possono conformare le regole del processo arbitrale ovvero modificare o derogare a quelle previste dalla disciplina processualcivilistica. Da questo punto di vista l’esito dell’indagine è stato quello di riconoscere la libertà delle parti di conformare le regole del processo arbitrale in conformità all’art. 816 bis del c.p.c. Anche rispetto a tale settore si è tuttavia posto in evidenza come il potere delle parti non possa trasformarsi in arbitrio e debbano essere pertanto rispettati anche in tale contesto i principi che regolamentano il processo ordinario e pertanto quello del contraddittorio, della terzietà e imparzialità dell’organo giudicante e della ragionevole durata del processo. Infine, si è proceduto all’analisi di come alcuni modelli di common law (modello nordamericano e modello inglese) trattino il tema dell’autonomia privata nel contesto del fenomeno arbitrale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/149489
URN:NBN:IT:UNIBO-149489