Introduzione: Il trattamento delle pseudoartrosi di scafoide con innesti ossei non vascolarizzati ha una percentuale di fallimento compresa tra il 10 ed il 20%, salendo al 50% nei casi di necrosi del polo prossimale dello scafoide. Gli innesti ossei vascolarizzati garantendo un apporto ematico allo scafoide hanno percentuali di successo più alte. Quello utilizzato nella nostra serie si basa sull'utilizzo di un auto innesto di radio distale irrorato dalla arteria volare carpale epifisaria che decorre lungo il margine distale del pronatore quadrato. Nel gruppo di controllo i pazienti sono stati trattati coninnesto osseo non vascolarizzato da cresta iliaca. Materiali e Metodi: In questo studio prospettico riportiamo la nostra casistica di 9 pazienti affetti da pseudoartrosi dello scafoide carpale, trattati con innesto osseo vascolarizzato dalla arteria volare carpale come procedura primaria Il gruppo di controllo è formato da 12 pazienti trattati con innesto osseo non vascolarizzato da cresta iliaca. Tutti i pazienti sono stati valutati con scale funzionali (DASH, Mauo Wrist score, VAS), valutazione dinamometria della forza di presa e range articolari . La conferma della consolidazione è stata valutata con esame TAC. Risultati: La percentuale di pazienti che ha ottenuto una consolidazione della pseudoartrosi è stata dell' 88% (8/9). Il consolidamento della pseudoartrosi è stato ottenuto in tutti i casi in un arco temporale di 8-11 settimane e confermato dall’esame TAC. I pazienti hanno mostrato un miglioramento nelle scale funzionali, nella forza e nel range articolare. I pazienti del gruppo di controllo hanno mostrato un tasso di consolidazione più basso (75%, 9/12 pazienti) e tempi di consolidazione più lunghi. Discussione: il trattamento delle pseudoartrosi con innesto osseo vascolarizzato da radio volare si dimostra una valida opzione nel trattamento primario delle pseudoartrosi di scafoide. La tecnica attraverso una singola incisione, e quindi con bassa morbidità del sito donatore, permette di eseguire la procedura in regime di ricovero di day surgery. Nessun paziente ha riportato complicanze post operatorie. I risultati ottenuti dalla nostra serie sono sovrapponibili a quellipubblicati. Conclusioni: l’innesto osseo vascolarizzato utilizzato nel presente studio rappresenta una valida opzione nel trattamento primario delle pseudoartrosi di scafoide, garantendo ottime percentuali di consolidazioe in minor tempo. E’ tuttavia necessaria una buona dimestichezza con le tecniche di dissezione microchirurgica.
l trattamento della pseudoartrosi di scafoide con innesto osseo vascolarizzato da radio volare
2018
Abstract
Introduzione: Il trattamento delle pseudoartrosi di scafoide con innesti ossei non vascolarizzati ha una percentuale di fallimento compresa tra il 10 ed il 20%, salendo al 50% nei casi di necrosi del polo prossimale dello scafoide. Gli innesti ossei vascolarizzati garantendo un apporto ematico allo scafoide hanno percentuali di successo più alte. Quello utilizzato nella nostra serie si basa sull'utilizzo di un auto innesto di radio distale irrorato dalla arteria volare carpale epifisaria che decorre lungo il margine distale del pronatore quadrato. Nel gruppo di controllo i pazienti sono stati trattati coninnesto osseo non vascolarizzato da cresta iliaca. Materiali e Metodi: In questo studio prospettico riportiamo la nostra casistica di 9 pazienti affetti da pseudoartrosi dello scafoide carpale, trattati con innesto osseo vascolarizzato dalla arteria volare carpale come procedura primaria Il gruppo di controllo è formato da 12 pazienti trattati con innesto osseo non vascolarizzato da cresta iliaca. Tutti i pazienti sono stati valutati con scale funzionali (DASH, Mauo Wrist score, VAS), valutazione dinamometria della forza di presa e range articolari . La conferma della consolidazione è stata valutata con esame TAC. Risultati: La percentuale di pazienti che ha ottenuto una consolidazione della pseudoartrosi è stata dell' 88% (8/9). Il consolidamento della pseudoartrosi è stato ottenuto in tutti i casi in un arco temporale di 8-11 settimane e confermato dall’esame TAC. I pazienti hanno mostrato un miglioramento nelle scale funzionali, nella forza e nel range articolare. I pazienti del gruppo di controllo hanno mostrato un tasso di consolidazione più basso (75%, 9/12 pazienti) e tempi di consolidazione più lunghi. Discussione: il trattamento delle pseudoartrosi con innesto osseo vascolarizzato da radio volare si dimostra una valida opzione nel trattamento primario delle pseudoartrosi di scafoide. La tecnica attraverso una singola incisione, e quindi con bassa morbidità del sito donatore, permette di eseguire la procedura in regime di ricovero di day surgery. Nessun paziente ha riportato complicanze post operatorie. I risultati ottenuti dalla nostra serie sono sovrapponibili a quellipubblicati. Conclusioni: l’innesto osseo vascolarizzato utilizzato nel presente studio rappresenta una valida opzione nel trattamento primario delle pseudoartrosi di scafoide, garantendo ottime percentuali di consolidazioe in minor tempo. E’ tuttavia necessaria una buona dimestichezza con le tecniche di dissezione microchirurgica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14242/149580
URN:NBN:IT:UNINA-149580