“Perché di innovazione parlano soprattutto gli economisti?” La necessità di trovare risposte non scontate a questa domanda ha generato un lavoro di ricerca che ha cercato di esplorare tutti i possibili punti di vista del concetto innovazione connessi al mondo del Design. Il binomio Design&Innovazione, anche alla luce della programmazione europea Horizon 2020, viene considerato all’origine di molti dei processi portatori di forme di progresso, di tipo economico ma anche politico e sociale. Sono stati approfonditi i concetti di Innovazione e di Design, per capirne i legami profondi e per individuarne, se possibile, ambiti, prerogative, aspettative e limiti. La ricerca, fondata su una prima conferma di tipo quantitativo in merito alle aree di competenza degli autori di testi sull’argomento, prosegue con il tentativo di classificare l’innovazione prendendone in esame i molti punti di vista economico, sociologico, antropologico, psicanalitico che a vario titolo si rivelano di interesse per il designer. Una parte importante del lavoro approfondisce lo scenario contemporaneo quale fattore stesso di generazione di interpretazioni e di attese sui temi di Innovazione e Design, analizzando il rapporto tra Psike e Tekne, il tema della complessità della società attuale, la maniera in cui l’uomo si approccia all’innovazione, il rapporto tra tecnologia e democrazia, il ruolo della folla nelle strategie di innovazione, il tema delle esternalità prodotte dai processi di innovazione, l’argomento brevetti. La parte finale del lavoro verte sulla proposta di introduzione del parametro di resistenza all’interno della teoria dell’innovazione, individuando alcuni fattori di Grip (tecnologici, formali, valoriali, economici, produttivi, ambientali, sociali, …) che permettono ai prodotti di soddisfare i requisiti richiesti dallo scenario contemporaneo. L’intento è proporre una risposta al bisogno di innovazione che parta dal punto di vista del designer, quindi soprattutto tramite contenuti di onestà progettuale piuttosto che inseguendo risultati e performance.
Fattori di innovazione per il design - Individuazione dei Grip Factors
2015
Abstract
“Perché di innovazione parlano soprattutto gli economisti?” La necessità di trovare risposte non scontate a questa domanda ha generato un lavoro di ricerca che ha cercato di esplorare tutti i possibili punti di vista del concetto innovazione connessi al mondo del Design. Il binomio Design&Innovazione, anche alla luce della programmazione europea Horizon 2020, viene considerato all’origine di molti dei processi portatori di forme di progresso, di tipo economico ma anche politico e sociale. Sono stati approfonditi i concetti di Innovazione e di Design, per capirne i legami profondi e per individuarne, se possibile, ambiti, prerogative, aspettative e limiti. La ricerca, fondata su una prima conferma di tipo quantitativo in merito alle aree di competenza degli autori di testi sull’argomento, prosegue con il tentativo di classificare l’innovazione prendendone in esame i molti punti di vista economico, sociologico, antropologico, psicanalitico che a vario titolo si rivelano di interesse per il designer. Una parte importante del lavoro approfondisce lo scenario contemporaneo quale fattore stesso di generazione di interpretazioni e di attese sui temi di Innovazione e Design, analizzando il rapporto tra Psike e Tekne, il tema della complessità della società attuale, la maniera in cui l’uomo si approccia all’innovazione, il rapporto tra tecnologia e democrazia, il ruolo della folla nelle strategie di innovazione, il tema delle esternalità prodotte dai processi di innovazione, l’argomento brevetti. La parte finale del lavoro verte sulla proposta di introduzione del parametro di resistenza all’interno della teoria dell’innovazione, individuando alcuni fattori di Grip (tecnologici, formali, valoriali, economici, produttivi, ambientali, sociali, …) che permettono ai prodotti di soddisfare i requisiti richiesti dallo scenario contemporaneo. L’intento è proporre una risposta al bisogno di innovazione che parta dal punto di vista del designer, quindi soprattutto tramite contenuti di onestà progettuale piuttosto che inseguendo risultati e performance.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14242/149626
URN:NBN:IT:UNIFI-149626